Promesse vane

Promesse vane

Buongiorno, lettori! Sono disponibili in libreria dal 28 febbraio i volumi Promesse vane e Destini incrociati, scritti da Lexi Ryan (traduzione di Vanessa Valentinuzzi) ed editi da Mondadori. Oggi vi parlo del primo volume: Promesse vane.


POTREI GODERMI L’OSCURITÀ, MA NON SPRECHERÒ IL MIO TEMPO.QUESTE ORE APPARTENGONO A SPIE E LADRI.APPARTENGONO A ME.

Se c’è una certezza nella vita di Brie è che odia i Fae con tutta se stessa e che preferirebbe morire di fame per strada piuttosto che avere a che fare con loro. Quando però la sorella Jas viene venduta come schiava a Mordeus, il sadico re Fae di Unseelie, per ripagare un debito, non può che rivedere la sua posizione. Per riportarla a casa, infatti, è costretta a stringere un patto proprio con il sovrano delle ombre: dovrà introdursi nella corte nemica, la corte del Sole, e, una volta dentro, rubare tre oggetti magici che un tempo gli erano appartenuti. Accedere al palazzo dorato è un’impresa tutt’altro che semplice, però, tanto che l’unica possibilità per riuscirci sembra essere spacciarsi per una delle pretendenti del principe Ronan, erede al trono. Determinata a portare a termine la sua missione senza farsi distrarre dal cuore, decide infine di accettare l’aiuto di una banda di disperati, di cui ignora però le vere intenzioni. A mano a mano che la conoscenza con il loro capo Finn si approfondisce, Brie si ritrova a combattere con se stessa per resistere al suo fascino seduttivo. In bilico tra due corti ugualmente pericolose, Brie sarà costretta a decidere di chi fidarsi e a chi offrire la propria lealtà. E quindi il proprio cuore.


“La magia è vita. La vita è magia.”

Abriella, chiamata da tutti Brie, è una ladra abilissima, forse la migliore in tutta Fairscape. Capelli rosso fuoco, un legame fortissimo con sua sorella minore Jas per la quale farebbe di tutto, e un odio viscerale, un disgusto profondo, per i Fae, quelle creature fatate che lei associa all’abbandono da parte della madre e che francamente non hanno alcuna attrattiva per la giovane, anzi. Lei e la sorella sono orfane, costrette a vivere con la perfida zia dopo che la madre le ha abbandonate proprio per fuggire nel mondo fatato di Elora ( ma sarà davvero così?) e le ha lasciate alle “cure” dello zio e della zia; la situazione è divenuta insostenibile per le due alla morte dello zio, relegate in uno scantinato che chiamare alloggio sarebbe un complimento, alla mercé dei desideri e dei bisogni della zia e delle sue figlie, le due sorelle cercano come possono di sopravvivere in un mondo fatto di povertà, di patti, di gente che viene comprata e venduta. Brie sa che le manca ancora poco per comprare la libertà agognata ma quel sogno sfuma quando la zia decide di vendere sua sorella minore … proprio al terribile re della corte Unseelie.

Abriella, anche su consiglio di Sebastian del quale si fida moltissimo, giovane apprendista di un mago, sa che non dovrebbe recarsi nelle terre fatate ma come potrebbe sopravvivere sapendo che ha lasciato Jas da sola? Già una volta si è letteralmente gettata nel fuoco per proteggerla, e lo farà ancora.

Al suo arrivo, però, le cose prendono pieghe sempre più strane: incontri con personaggi che si rivelano essere tutt’altro, rivelazioni su vecchie amicizie e nuove scoperte su se stessa, portano Brie a vivere in modo ancor più confuso e ambivalente ciò che le accade attorno.

Costretta ad aiutare il re Unseelie per riavere la sorella, Brie deve entrare nel cuore della corte Seelie per sottrarre degli oggetti magici, e l’unico modo per farlo è partecipare ad una sorta di selezione: dodici fanciulle umane saranno scelte per sfidarsi a diventare la consorte del bellissimo principe Ronan. Chi si cela dietro la sua identità? Chi è la terribile Arya, regina e sua madre? In realtà, di questa ipotetica sfida, vedremo ben poco perchè la nostra bella rossa catturerà un cuore che è sempre stato suo … o forse no? Ma come può lei chiedere fiducia quando vive di inganni? Come può accettare di vivere con gli esseri fatati? Di godere di agi e bellezze mentre non sa dove sia Jas? Perchè neanche il principe riesce a trovarla?

Mentre seguiamo Brie nelle sue giornate nel castello del principe il cui cuore sembra essere già suo e che attende solo la decisione della protagonista, facciamo la conoscenza di diversi altri personaggi, tra cui spicca ovviamente Finnian. Il cuore di Brie è diviso tra questi due principi che però fanno della menzogna e dei segreti il loro tratto comune.

Pagina dopo pagina, Brie sarà sempre più invischiata in questo mondo che pure detestava: scoprirà che la linea tra buoni e cattivi è davvero molto labile e che spesso i suoi preconcetti la porteranno a sbagliare; di chi fidarsi? E chi può davvero fidarsi di lei?

Ammetto di aver faticato per gran parte del romanzo con la costruzione del personaggio di Brie, che si salva, per il mio gusto, proprio nei capitoli finali. Il suo atteggiamento è spesso troppo contraddittorio, indeciso, e soprattutto all’inizio l’ho trovata arrogante verso gli altri personaggi pur senza mostrare nulla che giustificasse un tale comportamento. Non amo particolarmente quando viene sottolineato quanto la protagonista sia ” bella e speciale” pur senza far nulla, anzi, mostrandosi spesso infantile e purtroppo Brie all’inizio è stata così; facile preda di infatuazioni che la portano a muoversi quale bandierina al vento tra l’uno e l’altro dei principi, in realtà si dovrà scontrare con il peso delle bugie, proprie e altrui. In questo passaggio, Brie mi ha convinta: quando tutto attorno a lei crolla, e capisce di essere stata così ossessionata dalle sue paure da non vedere quanto esse stessero prendendo vita, potrebbe cedere e invece … spero che nel secondo volume, smetta di essere inconsapevole pedina e mostri il coraggio che pure deve avere, o quantomeno ci viene fatto credere che sia così. Il problema è, a mio avviso, che ci viene narrata una Brie che nei comportamenti poi non si mostra così. Certo, prova a fare un percorso, durante lo svolgimento di una trama che troppo spesso, per i miei gusti, si “nasconde” dietro a segreti e maledizioni: Brie è una ragazza che finge di non avere speranze e invece ne è piena, che ha paura di perdere tutto ciò che le rimane, che vuole essere amata per ciò che è e non per quello che gli altri possono prenderle.

La parola chiave di questo romanzo è, a mio avviso, manipolazione. Brie in questo è trasparente: tutti sanno come fare per portarla dalla loro parte e lei si lascia condurre troppo facilmente. In un mondo dove non si deve bere vino fatato, stringere patti e legami, come può un’umana come lei che vuole solo salvare sua sorella a sopravvivere? Umana ed empatica, come viene definita da qualcuno, saprà proteggere chi ama e anche il suo cuore così desideroso di amore e riconoscimento, o tutti potranno prendersi parti di lei? Ma soprattutto, lei cosa è pronta a sacrificare di se stessa? La domanda che più mi sono posta e a cui non sono riuscita a dare una risposta è: cosa vuole?

Pur avendo trovato alcune dinamiche e svolgimenti decisamente prevedibili, personaggi maschili un pò troppo infantili per i miei gusti ( se Brie viene manipolata da tutti, anche i due principi non scherzano, completamente soggiogati da questa ragazza che di fatto non fa nulla per alimentare il loro desiderio se non concedersi e negarsi loro continuamente adducendo le più improbabili scuse per i suoi atteggiamenti), nella seconda parte, la storia ha solleticato il mio interesse; attingendo a piene mani dal genere di riferimento, l’autrice ci conduce in un mondo di magia, due corte in guerra, fazioni e antichi rancori, maledizioni, oggetti magici, intrighi e amore, che è ovviamente è il motore di tutto.

Mi aspetto, nel secondo volume, di non continuare a leggere di quanto Brie sia attraente, potente, speciale, unica e finalmente di trovarla coerente con se stessa, ammettendo quello che prova e che comprenda che nella vita, per quanto fatata e magica sia, non si può avere tutto!

Brie, devi scegliere!!!

-copia per la recensione fornita da Mondadori

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