Hell Bent- Portale per l’Inferno

Hell Bent- Portale per l’Inferno

Buongiorno, lettori! Esce oggi Hell Bent – Portale per l’inferno, attesissimo sequel del romanzo La Nona Casa, scritto da Leigh Bardugo (traduzione di Roberta Verde) ed edito da Mondadori.

Trovare un portale per il mondo sotterraneo e rubare un’anima dall’inferno. Un piano semplice, se non fosse che le persone che compiono questo particolare viaggio raramente tornano indietro. Ma Galaxy “Alex” Stern è determinata a liberare Darlington, anche se questo le costerà il futuro alla Lethe e a Yale. Impossibilitate a tentare un salvataggio perché non possono accedere alle risorse della Nona Casa, Alex e Pamela Dawes, l’assistente di ricerca, mettono quindi insieme una squadra di dubbi alleati per salvare il “gentiluomo della Lethe”. Insieme, dovranno navigare in un labirinto di testi arcani e artefatti bizzarri per scoprire i segreti più gelosamente custoditi dalla società, infrangendo ogni regola. Ma quando i membri della facoltà iniziano a morire, Alex sa che non si tratta di semplici incidenti. Qualcosa di letale è all’opera a New Haven e, se vuole sopravvivere, dovrà fare i conti con i fantasmi del suo passato e con l’oscurità insita nelle mura dell’università. Denso di storia e ricco di colpi di scena nello stile magnifico di Bardugo, Hell Bent dà vita a un mondo intricato e indimenticabile, pieno di magia, violenza e mostri fin troppo reali.


Per saldare i tuoi conti, dovevi sapere con chi eri in debito. Dovevi decidere per chi eri disposto ad andare in guerra, e chi potevi essere sicuro che si sarebbe gettato nella mischia per te. Era questo che contava nel mondo. Niente buoni e cattivi, solo le persone per cui avresti sfidato le onde, e quelle che avresti lasciato annegare.

Premesso che il primo romanzo mi aveva lasciata con diverse domande e una grande curiosità suscitata proprio dalle note finali del volume, mi sono approcciata a questo secondo libro senza particolari aspettative e … sono stata letteralmente risucchiata dalla storia! Non so se, come si suol dire, sia stato il libro giusto al momento giusto, ma la Bardugo mi ha lasciata piacevolmente stupita. Quindi posso serenamente dire che ho amato molto più questo romanzo rispetto al primo. Perchè ? Non saprei dirlo con esattezza: sarà stata una Alex più determinata ma al tempo stesso più fragile, in quel suo modo scontroso e intimo di vivere le cose, sarà stato che finalmente ha permesso a qualcuno di avvicinarsi e lo ha ammesso prima di tutto con se stessa senza per questo denaturarsi come personaggio o risultando stucchevole o peggio melensa, sarà che Alex trova la sua “gente” e quando lo fa si batte con unghie e denti per essa … o sarà stato quell’essere con le corna, luminoso, con strani simboli, decisamente nudo, in un cerchio magico?!

Alex deve convivere con la sua nuova carica: non più Dante, ora è Virgilio della Lethe, questa strana Nona Casa che funge un pò da arbitro un pò da supervisore, un pò racimola oggetti strani ed estremamente pericolosi, questa casa che è considerata dalle altre un male necessario per continuare a fare … beh, ciò che sanno fare meglio i potenti e i ricchi di questo mondo, ovvero i loro beati comodi. Alex è – e su questo non si smentisce, fortunatamente, mai – del tutto fuori da questa logica perversa che anima le case, che anima i rituali che deve presiedere ( e in fondo, anche il mondo). Pur essendo perfettamente consapevole di come vadano le cose, lei e’ dalla parte di chi osserva e patisce le conseguenze del potere altrui, schiacciata com’e’ stata nella sua vita precedente che sembra non volerla lasciare mai.

Affine a lei, in questo disprezzo riservato a tutti quelli che hanno una vita facile, troviamo ancora una volta il detective Turner: ho adorato le interazioni tra i due, il loro modo sottile di dimostrare in un certo qual modo l’affetto, la loro indignazione verso un mondo che prende tutto e non da nulla, avido e crudele.
La magia, si sa, richiede sempre un prezzo. E come sottolinea Alex, il prezzo ovviamente non potrà mai essere qualcosa di facile, ma sarà quasi sempre un prezzo di sangue. Sangue da versare, sangue versato.
Alex è sempre più immersa nei suoi guai: la Lethe non è assolutamente disposta a credere né a lei, né alla preziosa Oculus, Pamela Dawes. Per loro, il gentiluomo Darlington è morto. Andato. Ma solo loro due sanno la verità e faranno di tutto per riportare l’amico, mentore ( qualcosa di più, forse?) a casa.
E’ interessante come l’autrice ponga Alex di fronte a questa domanda: perchè è così determinata a salvare Darlington? Cosa c’è sotto? Indubbiamente, Alex sente di dover qualcosa al mentore che le ha mostrato tutto quanto. Sua è la voce della memoria, del ricordo. Sua una quasi voce della coscienza che Alex usa per muoversi nella vita. Ma c’è altro? Io credo che lui sia il primo ad averla vista realmente, e, nonostante tutto, nonostante il modo in cui Alex percepisca se stessa, lui c’è stato. E comunque, non lo lascerebbe mai all’inferno.

Resta solo un piccolo dettaglio da capire per lei e l’Oculus: come aprire le parte dell’Inferno? Come arrivarci? E soprattutto, come farlo senza indizi, aiuti e dovendo anche agire di nascosto? Impresa titanica, certo, ma state sicuri che se c’è qualcuno che non si tira indietro, quella è Alex. Nel suo Percorso coinvolgerà Turner ovviamente ( riluttante, certo, ma anche un pochino interessato, suvvia!), e la sua amica Mercy, ignara fino a quel momento dell’esistenza di un mondo magico proprio sotto i suoi occhi e sotto i piedi della sua Yale. Coinvolgerà anche Tripp, un giovane rampollo che riserverà delle belle sorprese … ma chi sono loro? I buoni o i cattivi? Ed è davvero come dice Turner, una battaglia tra bene e male? Tra le mura di Yale, le pagine e i manufatti della Lethe, si nascondono segreti e porte che nessuno vuole riaprire, ma perchè?

Ancora una volta, Alex deve fare i conti con il suo passato, con chi è stata, con chi vuole essere e con il suo enorme quanto oscuro e pericoloso potere. E forse, anche con quella strana attrazione che sembra provare per un certo qualcuno … La sua relazione con i Grigi è cambiata ancora: esiste un limite a ciò che può fare? Lo travalicherebbe? Ho letteralmente divorato questo secondo romanzo: ho trovato Alex più matura, pur con tutto il suo bel bagaglio di problemi; non è una che fa e che si fa sconti e questo lato di lei mi piace. E’ una persona che ha agito con violenza in passato e non solo, e non se ne rammarica, rifarebbe i suoi errori. Nessuno di questi personaggi è totalmente buono o cattivo, sono tutti un pò … grigi. Sfumati. In certi momenti della lettura, mi apparivano chiarissimi e in altri non riuscivo a capire cosa sottendessero le loro frasi e i loro comportamenti: se questo nel primo romanzo mi aveva infastidito, in questo volume mi ha stuzzicato, mi ha incuriosito. Ho apprezzato le nuove dinamiche tra i personaggi ,e anche se forse era un pò scontata la parte in merito al “cattivo/a/i” della situazione, mi sono goduta il viaggio, gli indizi, e sono sicuramente pronta a scatenare ancora l’inferno con Alex e gli altri!

-copia per la recensione fornita da Mondadori

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