Paura verticale

Paura verticale

Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo del romanzo Paura verticale. scritto da Linwood Barclay ( traduzione di Nicola Manuppelli) ed edito da Nutrimenti Edizioni, che ringrazio per l’invio della copia.


TRAMA

Tutto inizia di lunedì, quando quattro persone salgono su un ascensore di un grattacielo di Manhattan. Ciascuno preme il pulsante del proprio piano, ma l’ascensore continua a salire, senza sosta, fino al quarantesimo piano, l’ultimo. Una volta lì, si ferma per alcuni istanti, poi comincia a riscendere. Giunto al ventinovesimo piano, si blocca di nuovo. Pochi secondi di ansia e sconcerto, poi l’ascensore inizia a precipitare vertiginosamente, schiantandosi e uccidendo i passeggeri al suo interno. Sembra trattarsi di un incidente orribile, ma casuale. Il giorno dopo, però, un altro ascensore fuori controllo, in un altro edificio di Manhattan, causa la morte di una persona. E quando il mercoledì ci si trova ad affrontare la terza tragedia, opera dell’ennesimo ascensore impazzito, New York precipita nel caos. Ormai è chiaro che non si tratta più di una coincidenza, ma di un piano calcolato per mandare nel panico la città. E sta funzionando. Chi sta facendo tutto questo e perché? C’è la mano del terrorismo islamico? Oppure è opera dello stesso gruppo estremista che ha già fatto esplodere delle bombe in altre città degli Stati Uniti? E c’entra in qualche modo il cadavere trovato sulla High Line, a cui è stato sfigurato il volto e sono state mozzate tutte le dita? Trovare una risposta è una corsa contro il tempo, prima che il Top of the Park, l’ultimo audace grattacielo della città, venga inaugurato il venerdì sera.


“Tutti abbiamo delle complicazioni nella vita, ma andiamo avanti. Se c’e’ qualcosa che vuoi, la insegui, non importa quanto sia difficile o quanto tempo ci voglia”.

E’ un tranquillo lunedi’ nella metropoli che non dorme mai, tutti sono di fretta, la vita e’ frenetica, persino aspettare un ascensore – in una citta’ che si espande in verticale – sembra una noiosa perdita di tempo. E proprio in uno di questi momenti che accade un terribile incidente, una fatalita’, orribile certo, ma appunto dettata dal caso in una New York dove l’ascensore e’ praticamente essenziale. Eppure, dopo appena 24 ore ecco che un nuovo incidente accade e rischia di diventare qualcosa di piu’: a morire, in modo cruento, e’ una scienziata russa che lavora sui batteri patogeni e non vuole tornare in patria. Il rischio di un incidente diplomatico colpisce la gia’ travagliata esistenza del sindaco Headley che combatte con i detrattori e in particolar modo con una giornalista, Barbara, che non perde occasione per massacrarlo dalle pagine del suo giornale.
Headley e’ un uomo complicato, e Barbara, la sua nemesi, e’ sempre pronta a smascherare quelle che considera le sue ipocrisie, mentre nel privato, con i suoi assistenti, Valerie, Chris e il figlio Glover, il sindaco cerca di far capire che certi meccanismi vadano unti per funzionare bene. E New York e’ una macchina complessa… Non e’ un momento facile per essere sindaco, soprattutto quando le indagini sugli incidenti degli ascensori instillano il dubbio di una premeditazione: delle microcamere sono state trovate nei grattacieli colpiti…

A mali estremi, estremi rimedi: stop forzato agli ascensori con conseguente paralisi della citta’ (e insulti al sindaco).

Come se non bastasse, una bomba fa esplodere un taxi e sembra essere coinvolto un gruppo di estremisti chiamato Flyovers. Potrebbero essere gli artefici degli incidenti? E’ un caso che il leader del movimento si trovi a New York proprio in questo preciso momento?
Due detective indagano sulla morte di un tecnico di ascensori russo, seguace delle idee dei Flyovers e recentemente paranoico. Chi e’ l’uomo con cui e’ stato visto parlare al lavoro? Come mai il suo omicidio sembra un massacro?

Con uno stile incredibile, l’autore ci guida in una storia ricca di colpi di scena e di suspence, un romanzo impossibile da chiudere prima di aver girato l’ultima pagina. L’autore ricrea una New York credibile, attuale, e quindi spaventosamente vicina al reale, dove la tecnologia puo’ essere manipolata a piacimento per perseguire fini di odio e vendetta. Le morti sono casuali? Chi c’e’ dietro? Ma non e’ solo questo che appassionera’ il lettore: le storie personali e le relazioni tra i personaggi sono un altro elemento che cattura l’attenzione. Tutto, alla fine, e’ una questione personale; tutto ritorna, si conclude, anche con la possibilita’ di poter recuperare un rapporto, uno spiraglio di speranza nonostante l’angoscia claustrofobica di ascensori, esplosioni e grattacieli.

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