La regina dei draghi – I draghi di Terra vol.2
Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo del secondo volume della saga I draghi di Terra: “La regina dei draghi“, scritto da Brian Naslund (traduzione di Francesca Noto) ed edito da Multiplayer Edizioni, che ringrazio per la copia.
Vi lascio il link d’acquisto: https://multiplayer.com/libri-e-fumetti/libri/la-regina-dei-draghi-i-draghi-di-terra-vol-2_460222.html
L’ammazzadraghi Bershad e la regina Ashlyn stanno per affrontare la più grande sfida della loro esistenza. Considerata una strega e ripudiata dal suo regno, Ashlyn trova rifugio presso il popolo di sua madre. Ma non si è rassegnata, ed è decisa a dominare poteri magici da tempo ritenuti impossibili da gestire. Questo, tuttavia, potrebbe avere conseguenze impreviste. Nel frattempo, Bershad ha scoperto il motivo della sua presunta invincibilità e sa di avere i giorni contati. Ciò nonostante, vuole aiutare a tutti i costi Ashlyn a riconquistare il trono. Per farlo, saranno costretti ad affrontare un imperatore straniero e il suo esercito dotato di terribili nuovi armamenti, pronto a distruggere la terra di Ashlyn pur di appropriarsi dei suoi preziosi draghi. I due dovranno tentare l’impossibile per salvare il regno e prevalere.
Il secondo volume di questa avvincente saga fantasy riprende dopo gli ultimi caotici eventi con cui si è concluso il romanzo precedente: la regina di Almira, Ashlyn, tacciata di stregoneria, e l’ammazzadraghi Bershad l’Impeccabile stanno fuggendo verso la Papiria nella speranza di trovare rifugio e risposte; Kira, sorella minore di Ashlyn, è diventata Imperatrice di Balaria e trama con la sua fidata vedova per un progetto davvero ambizioso. Come nel volume precedente, la narrazione segue alcuni dei personaggi, spostando e allargando la prospettiva nei vari territori attraversati e mettendo in luce le complesse dinamiche politiche che si sono create tra le fazioni più importanti di Terra, un mondo che sembra sempre più lanciato verso la guerra. Dopo la Grande Migrazione, i draghi si sono ritirati dai territori di Almira permettendo alla terra di prosperare e garantendo un abbondante raccolto, obiettivo però ambito proprio dalla rivale Balaria, le cui finanze sono provate dalla costruzione della terrificante flotta di navi volanti alimentate dal costosissimo quanto raro olio di drago. La flotta è un capolavoro di ingegneria, tecnologia, scienza ad opera di Osyrus Ward, alchimista cacciato dalla propria gilda e sperimentatore, ricercatore, un uomo chiamato – non a torto – ” pazzo” che sarebbe capace di passare sopra milioni di cadaveri pur di raggiungere i suoi obiettivi; perennemente alla ricerca di un ideale di perfezione irraggiungibile, ha studiato i draghi nel modo peggiore. Prima che la sua follia divenisse ben nota, tuttavia, è stato non solo sovvenzionato e aiutato ma anche spronato proprio dalla zia di Ashlyn e Kira, Eterna Imperatrice della Balaria: una caratteristica che non manca proprio a Ward è la capacità di leggere e capire gli obiettivi altrui per poi trarne il suo vantaggio. In gioventù, Oniku, Eterna Imperatrice, voleva a tutti i costi una flotta che fosse migliore di quella delle nazioni rivali e voleva avvalersi delle ossa di drago, così ha mandato proprio Ward sull’isola dei draghi falena, luogo in cui l’uomo ha creato una serie di laboratori terrificanti e creature ancor peggiori.
Ashlyn e Bershad, dopo un viaggio per mare trascorso a nascondersi da pirati e flotte nemiche, giungono proprio a Papiria: durante la traversata, l’ammazzadraghi è costretto a rivelare alla regina ciò che proprio Ward gli aveva detto in precedenza circa il suo destino; ed è anche per questo motivo che Ashlyn, su suggerimento della zia Oniku, decide di recarsi sull’isola dei draghi falena convinta che lì troverà tutte le risposte che le servono per salvare l’uomo che ama e l’intero reame. Tuttavia, l’accoglienza che troveranno sull’isola sarà poco piacevole: il territorio, oltre ad essere una landa desolata e infestata da strani funghi e demoni, è stato diviso in diverse zone, sulla base di chi ci abita. A Rocca del Naga, Kerrigan raccoglie attorno a sé un gruppo di esuli, tra cui molti ammazzadraghi; al Campo prova, Simeon e i suoi corsari contrabbandano merce di valore, e infine c’è la zona abitata da Kasamir, botanico mandato sempre da Oniku diversi anni prima per studiare la zona e costretto a vivere le torture di Ward. Come dirà Kasamir, sembra proprio che l’alchimista abbia ricreato, manipolato, plasmato l’isola sulla base dei suoi esperimenti, via via sempre più complessi e contro natura: da draghi sventrati, privati di organi interni, a uomini sezionati, nutriti con strani funghi e con gli organi ricostruiti, i laboratori di Ward sembrano contenere, per Ashlyn, sempre più domande che risposte, fino a quando arriva al cuore pulsante, alla fonte, alla sorgente. Che cosa vuole ottenere davvero Ward? Conoscenza, potere o una fusione dei due? Quello che è chiaro è che è disposto a cose disumane pur di portare avanti i propri studi senza minimamente tenere in considerazione la volontà, l’umanità, il corpo altrui considerato alla stregua di un “sacco di carne” limitato e limitante. Ciò che ha in mente è qualcosa di grandioso, di follemente ambizioso, che cambierà le sorti del mondo. Ashlyn è disposta a mettere in gioco tutta se stessa, anche a costo di farsi del male, pur di trovare le risposte che cerca e di fermare i tentativi di quest’uomo di corrompere l’intero mondo; è un personaggio attivo, che si espone in prima persona e non ha paura di assumersi rischi fisici ingenti sulle cui conseguenze sa poco. Se c’è qualcosa che si può tentare, lei lo farà.
Mentre lei è impegnata a comprendere gli appunti di Ward, dall’altra parte del Mare delle Anime la giovane Kira sgomita per costruirsi il suo posto nel mondo. Non è disposta ad essere nuovamente considerata un ornamento ad un potere maschilista: lei vuole la pace in Terra e sa che per ottenerla deve far leva su ogni arma che ha ed essere disposta ad alleanze senza precedenti e ad azioni irreparabili. Costretta anche lei ad una fuga rocambolesca, Kira cerca in ogni modo di perseguire la sua visione del mondo: ci riuscirà o sarà anche lei una pedina in un gioco molto più grande?
Infine, seguiamo le gesta e il viaggio dell’apprendista alchimista Jolan alle prese con i guardiani giaguari di Boscofino, un gruppo di ribelli fedeli ai Bershad che devono capire come riorganizzarsi anche per via delle informazioni parziali di cui dispongono.
Almira non è spezzata. E’ l’intera Terra a esserlo. E io voglio cambiare le cose.
Tra colpi di scena e rivelazioni, l’autore ci riporta nuovamente a Terra, un reame fortemente diviso tra zone arretrate e zone relativamente progredite, ma la questione del progresso inevitabilmente si lega a dilemmi etici e morali e alla questione del potere: il più progredito merita di controllare Terra? Kira diventa, a mio avviso, un personaggio fondamentale nel fragile equilibrio politico tra Almira, Balaria e Papiria ma a sua volta deve fare i conti con le ambizioni degli altri e con il prezzo che certi favori richiederanno; nella scacchiera, ha un ruolo centrale anche Boscofino, l’unico territorio a non poter essere raggiunto dalle navi volanti. Se nel primo volume mi aveva colpito il tema dell’ecologia nel rapporto tra draghi e umani, qui prevarica il rapporto tra tecnologia e scienza, tra conoscenza e ricerca; per gli almiriani tutto ciò che Ward e Ashlyn stessa fanno è stregoneria, qualcosa che ha un’accezione negativa e di cui diffidare, mentre tramite gli appunti che la regina recupera si capisce quanto studio ci sia dietro gli esperimenti folli di Ward. E se le sue intuizioni potessero servire proprio per fermarlo? Nei capitoli finali, tutti i pezzi del puzzle assumono una nuova raccapricciante forma: cosa faranno, ora, i protagonisti? Con uno stile perfettamente adeguato al genere di riferimento, l’autore ci regala un secondo volume carico di intrighi, di tradimenti, di scoperte; come per il primo volume, il linguaggio utilizzato è spesso crudo ma personalmente l’ho trovato aderente alla storia raccontata, al contesto in cui i personaggi si muovono. Una giovane donna che sogna la libertà, per sé e per il popolo, che sogna un luogo migliore in cui poter davvero fare del bene, e un mondo che invece non manca di rivelarsi terribile e crudele, dove gli interessi dei singoli e dei potenti è più importante di qualunque cosa; segreti nascosti nelle ossa stesse dei potentissimi draghi, e che possono offrire la chiave di tutto a chi li comprenderà; sagacia, ironia, dolore, sfide, tutti elementi che hanno contribuito a rendere questo secondo libro all’altezza delle mie personali aspettative!