Segnalazione- Mafalda e le sue disavventure: Il Cantropodo

Segnalazione- Mafalda e le sue disavventure: Il Cantropodo

Buongiorno, lettori! Oggi vi segnalo il romanzo “Mafalda e le sue disavventure: Il Cantropodo”, scritto da Francesca Ottaviani e in uscita il 22 gennaio.

Il romanzo appartiene al genere cozy mistery e sarà disponibile sia in ebook (prezzo 0,99 euro), sia in versione cartacea (prezzo 11,50).

Vi lascio il Link di acquisto: https://www.amazon.it/dp/B08NJZBZPJ/ref=docs-os-doi_0


TRAMA

Mafalda è una donna in carriera, di una bellezza non convenzionale, un misto tra una pantofolaia fuori moda e Carmen Sandiego, ma goffa e maldestra come pochi; proprio non è al passo con la fine degli anni ‘90. È sempre alla ricerca di nuove avventure e nel paesino di Arpa, che da poco l’ha accolta, si annoia facilmente. Il suo lavoro di crisis manager le permette di viaggiare in tutto il mondo e affrontare progetti sempre nuovi. Nella vita di tutti i giorni, però, sfrutta qualsiasi occasione per mettersi nei guai. Odia tutto di Arpa, a esclusione del suo lavoro e del novello ispettore di polizia, Giorgio Penta, per il quale ha decisamente una cotta. Arpa è piccola, piena di tradimenti, pettegolezzi e casalinghe disperate, ma dopo il terzo anno che Mafalda è lì, pur non volendo ammetterlo, comincia ad apprezzare la piccola comunità. Quasi il genere umano le appare più tollerabile in quell’angolo di mondo… Analizzando quello che le sembra un nuovo e succulento indizio per un’avventura, si caccia nell’ennesimo guaio, imbattendosi nel Cantropodo. Cosa si celerà dietro questa parola sconosciuta? Tra misteri, omicidi e amori, la nostra Mafalda ne combinerà di tutti i colori.


Un piccolo estratto


Le voci nel paesino si spargevano in fretta e la notizia di un morto doveva aver fatto il giro del vicinato e ritorno, spingendo i più timorosi a sbarrarsi in casa e i più curiosi a spettegolare sulle possibili cause del delitto. Mafalda rientrava a pieno titolo nella seconda categoria: gli impiccioni senza remore.


Qualche dettaglio sul genere cozy mistery


Il cozy mystery è quello che in italiano potremmo definire “giallo da ombrellone”, ossia un giallo con atmosfere frizzanti. Il termine cozy letteralmente si traduce come “accogliente”. Questo perché mancano la parte ansiogena dei thriller e le scene di violenza esplicita. Ci sono invece scene divertenti, omicidi e non manca un pizzico di rosa. Solitamente, è presente un’investigatrice amatoriale che nella vita fa ben altro.

In questo libro, Mafalda è un così detto tagliatore di teste e nel tempo libero fa l’impicciona.  Spesso al fianco dell’eroina di turno appaiono membri delle forze di polizia locali. In “Mafalda e le sue disavventure” è l’ispettore Giorgio Penta a mantenere le redini dell’indagine. È alto, bello e pensa solo al lavoro… e Mafalda ha una spaventosa cotta per lui.


L’autrice


Non mi piace troppo parlare di me e quindi sia questo libro che il precedente contengono come biografia degli episodi di vita legati alla mia passione per la scrittura… che spiegano un po’ come mi sono ritrovata a questo punto, avendo pensato di fare tutt’altro nella vita. In linea di massima, la mia carta d’identità mi dà più anni di quel che mi sento e la mia città natale, Roma, fa parte della mia essenza. Ho un rapporto di amore e odio con la mia amica Ispirazione, che immagino come un drago mansueto che all’occorrenza sputa fuoco.

Trovate l’autrice qui: Francesca Ottaviani https://www.instagram.com/instabettybook/


Infine vi lascio l‘incipit del romanzo


Mafalda, ancora ignara che un giorno tutti avrebbero saputo chi fosse e forse avrebbero perfino raccontato di lei, girava per i lunghi corridoi della biblioteca come un’anima in pena. Era una donna che si avvicinava alla soglia dei trenta, capelli rossi e ondulati che si poggiavano delicatamente sulle forti spalle, occhi azzurri e carnagione chiarissima, quasi angelica. Sembrava una donna d’altri tempi, proprio non era adatta ai tempi moderni. Sicuramente non rispettava i canoni di bellezza di quegli ultimi anni Novanta. Era alta un metro e sessantacinque per settanta generosi chili. Non era grassa, ma formosa e muscolosa quanto un tronco di quercia. Aveva un naso con profilo greco, così diceva lei, e sopracciglia folte. 

Un cappello era poi l’immancabile cornice della sua figura. Ne aveva di tantissime fogge: a falde larghe, di paglia, modello borsalino, bombetta, fedora, panama…

Buona lettura!

Condividi:

Leave comment

Your email address will not be published. Required fields are marked with *.