Norby il robot scombinato

Norby il robot scombinato

Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo del libro Norby il robot scombinato, scritto da Janet ed Isaac Asimov (traduzione e prefazione di Davide Morosinotto), ed edito da Mondadori che ringrazio per la copia.

TRAMA

Norby è un robottino davvero unico. E non solo perché ha l’aspetto di un barilotto. I meccanismi che lo compongono provengono da una misteriosa astronave aliena e questo dettaglio gli permette di sottrarsi alle tre leggi della robotica. Può quindi rifiutarsi di obbedire agli ordini; essere un fifone sempre preoccupato di farsi male; e addirittura lottare contro i cattivi. Questo lo rende imprevedibile, buffo e… incredibilmente umano. Insieme al suo amico e proprietario, il cadetto spaziale Jeff Wells, dovrà affrontare l’odioso Ing l’Ingrato, deciso a diventare Imperatore della Terra. Il primo libro di fantascienza per ragazzi scritto da Isaac Asimov e dalla moglie Janet, con la traduzione e una prefazione di Davide Morosinotto, appassionato lettore dell’opera di Asimov.

Il giovane Jeff è un cadetto spaziale di quattordici anni, con la tendenza a cacciarsi spesso nei guai, motivo per il quale l’ammiraglio Yobo, di concerto con suo fratello maggiore, Fargo, decide di rimandarlo dall’Accademia sulla Terra tramite il teletrasporto. Inoltre, l’ammiraglio gli consegna, enigmaticamente, una carta di credito per poter acquistare un robot professore, e colmare così alcune delle sue lacune scolastiche; Jeff, stranito per l’accaduto, non sa ancora che la sua vita sta per cambiare e sta per conoscere un robot decisamente fuori dagli schemi, che ribattezzerà Norby. Il venditore presso cui lo acquista, vuole liberarsi di quel robot vecchio e mal funzionante, eppure, qualcosa, un istinto, sospinge Jeff verso quello strano barilotto: Norby si rivelerà essere un amico leale, anche se puntiglioso, divertente e dalle mille potenzialità che nemmeno lui conosce sino in fondo. Creato dal geniale Mac, morto prima di riuscire a spiegare al suo robot la sua peculiarità, Norby è diverso dai computer professori, e dai computer che in generale aiutano a gestire la vita nel mondo futuristico in cui Jeff vive: Norby è più umano di quanto si possa pensare. Si interroga sulla presenza della sua coscienza e sul suo ruolo nell’universo, anche alla luce di quell’Unità che Jeff stesso persegue – e che rappresenta lo spiraglio della visione dell’universo portata avanti dagli autori.

Io sono parte dell’universo, parte della vita. Sono una creatura terrestre, discendo dalla vita che si è evoluta qui sulla Terra. Ovunque vada e qualsiasi cosa faccia ricorderò la Terra. Rispetterò tutte le forme di vita. Ricorderò che siamo tutti parte della stessa Unità.

Un messaggio, questo, di apertura e di rispetto verso il prossimo, chiunque esso sia, che trascende dal rapporto tra Norby e Jeff e diventa messaggio universale, da estendersi a tutti i lettori, giovani e non, di questa storia. Il rapporto tra Norby e Jeff è pieno di dialoghi divertenti, ma anche di profonde riflessioni: il robot insiste spesso sul suo essersi sentito solo, sulla sua capacità di ricordare, anche se in modo vago, esperienze del passato, di sognare persino, e di essere dotato di una fine sensibilità, messa a dura prova da Jeff, abituato ad avere a che fare con computer poco intelligenti, esecutori di ordini e basta.

Alla ricerca del fratello per festeggiare con lui una ricorrenza speciale, Jeff, Norby e Fargo stesso si troveranno a dover fronteggiare il ribelle Ing l’Ingrato che vuole dominare il mondo, conquistando il Sistema Solare. Quello che sembra un gruppo di terroristi senza intenzioni precise, si rivelerà invece una minaccia alla stabilità del Sistema stesso. Come possono un cadetto, un giovane affascinante ma tagliato fuori dalla vita militare e un robot “scombinato” salvare il mondo? Verrà loro in aiuto la poliziotta Albany: cercando di intercettare un teletrasporto che li riporti dal Comando Spaziale e dall’ammiraglio Yobo, compiranno un viaggio che li porterà a conoscere perfino dei draghi, a comunicare con la telepatia e a scongiurare, infine, il terribile progetto di Ing, la cui identità verrà svelata. Con un stile leggero e scorrevole, gli autori ci raccontano una storia di amicizia, ambientata in uno spazio e in un tempo futuro accattivanti e pieni di innovazioni, dove emerge la visione peculiare di Asimov sulla scienza e sulla tecnologia. La prefazione a cura di Davide Morosinotto contestualizza l’opera, voluta dalla seconda moglie di Asimov, psichiatra, psicoanalista e scrittrice: la nuova traduzione ci regala un romanzo stilisticamente adattato alla nostra contemporaneità.

Non mi interessa se sei scombinato: preferisco scombinarmi pure io insieme a te.

Condividi:

Leave comment

Your email address will not be published. Required fields are marked with *.