Il sogno del rinnegato: Amnia vol. 1

Il sogno del rinnegato: Amnia vol. 1

Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo del primo romanzo della saga fantasy Amnia, Il sogno del rinnegato, scritta da Simone Gambineri e Aligi Pezzatini, che ringrazio per l’invio della copia.

TRAMA

É il 1492 su Amnia, e tra l’Impero di Anosia, terra degli umani, e l’Egemonia di Tyranian, terra dei rettiloidi, la lotta combattuta dai mortali per conto degli dèi Vàlor e Tyran, attraversa un periodo di relativa pace. Le guerre tra i due schieramenti sono lontane negli anni e la Profezia dell’Equilibrio non sembra essersi mai realizzata. Ma quando il chierico Keldon e il paladino Duncan si ritrovano nel Bosco delle Sette Sequoie insieme alla druida Morgase nonché agli elfi Liriel, Firion e Nalatien, il mistero che avvolge il Bracciale Perduto, che le Maschere d’Ombra e uno strano uomo con un’armatura oscura vogliono fare proprio con qualunque mezzo, li catapulta in un passato in cui i segni indicati nella Profezia stanno cominciando a manifestarsi. Ha così inizio una lunga avventura, in cui i protagonisti di questa avvincente – quasi epica – saga fantasy si ritroveranno a vivere in un mondo dove tutto ciò che era bandito sembra aver fatto il suo ritorno, e in cui la lotta fratricida tra gli dèi della Triade divina per la supremazia consente al Rinnegato di uscire dallo Scrigno in cui è stato rinchiuso per millenni per diventare l’unico dio che tutta Amnia possa adorare.

Un chierico, un paladino di Vàlor, una druida con la sua bellissima lupa, tre elfi e due umani abili bugiardi e scassinatori: personaggi differenti tra loro, qualcuno con dei legami pregressi, tutti costretti “sulla stessa barca“, come mai si ritrovano insieme?

Duncan e Keldon sono cresciuti insieme, coltivando con passione ed ardore i propri studi e attitudini, uno nella preghiera, divenendo chierico, e l’altro nelle arti della guerra, diventando paladino; si sono scelti come amici, come fratelli e compagni di avventura e hanno un legame solido e autentico che permette a entrambi di riprendersi a vicenda quando necessario, come può accadere solo tra persone che godono del massimo rispetto reciproco. Chiamati a stanare un pericoloso gruppo di banditi, intraprendono un viaggio verso la capitale dell’Impero, dove la loro strada si incrocia con quella di Morgase, una druida potente che viaggia con la sua fida lupa Insidia e ha anch’ella una missione da svolgere. Morgase infatti è stata mandata nel Bosco delle Sette Sequoie per risolvere un mistero che dura praticamente da quando è nata, e a lei pare essere collegato proprio con il suo arrivo nel mondo: in quel Bosco, infatti, che ha dato i natali alla madre di Morgase, è successo qualcosa di terribile e misterioso, che ha portato alla scomparsa del cerchio di druidi che vi viveva. Per fortuna di Duncan e Keldon, che stanno vivendo una grave aggressione, la druida è abile anche nel maneggiare il bastone e insieme ad Insidia li salva; così, il piccolo gruppo comincia a crescere e decide di raggiungere il Bosco delle Sette Sequoie, la cui direzione sembra aver preso anche il bandito che ha provato a gabbare Duncan e Keldon. Come mai è interessato al bracciale posseduto dal paladino? Che cosa se ne farebbe un tipo come lui, oltre che rivenderlo? Nel bosco si celeranno più insidie e misteri di quanti il terzetto potesse immaginare, a partire da una terribile creatura legata all’acqua, un kelpie, che punta la preda, la soggioga mentalmente, sino ad affogarla. E il kelpie ha puntato un altro gruppetto capitato nel bosco – per caso o no, ancora non ci è dato saperlo – e composto da tre elfi, Liriel e Nalatien, fratelli incantatori, e Firion, un ranger.

Liriel è stata esiliata in seguito al peggiore crimine che un elfo possa commettere, ed è stata seguita dal fratello e dal ranger con cui ha una relazione; bellissima ed ambiziosa, eccelle nella capacità di utilizzare l’Eteria, la forza vitale del mondo di Amnia, ed è un’abile incantatrice attratta dagli incantesimi di manipolazione energetica e di creazione. Il fratello, invece, è più interessato agli incantesimi di evocazione di creature e rivelazione di informazioni, come ad esempio gli incantesimi divinatori. Sebbene caratterialmente più timido della sorella, sembrerebbe anche meno altezzoso nei confronti degli umani: esiste, infatti, una sorta di equilibrio delicato tra le varie specie che popolano Amnia, in cui alleanze e amicizie sono definite in base all’appartenere agli umani, elfi o rettiloidi. E gli elfi, per loro natura, non amano “confondersi” con nessun altro. Nel caso del nostro terzetto di elfi, dovranno per forza di cose accettare l’aiuto di Duncan, Keldon e Morgase: questo avrà diversi effetti sui caratteri e sulle longeve vite degli elfi. 

Quando si ritroveranno a dover combattere contro quei banditi che altro non sono se non le terribili Maschere d’Ombra, che hanno sottratto manufatti preziosi ai nostri personaggi, accadrà qualcosa di sconvolgente e incredibile … tutte le loro certezze crolleranno sotto i loro piedi … tempo e spazio non sono più gli stessi e si troveranno a dover affrontare qualcosa di indicibile ed impensabile, che travalica le profonde e preziose conoscenze degli studiosi. Con l’introduzione di un elemento totalmente inaspettato, i personaggi dovranno allearsi con chi li ha traditi, non solo, dovranno rivedere i loro valori e la loro fede, mettendo in discussione principi ed ideali ai quali hanno votato le loro esistenze. Che cosa sta succedendo ad Amnia? Una guerra tra uomini combattuta in nome degli dèi, in cui scendono in campo forze e creature dimenticate e dalla potenza inesauribile, elementi che avrebbero dovuto essere spariti dal mondo ma grazie ad artefatti magici riportano in battaglia energie indistruttibili. In un continuo capovolgimento della situazione, ci ritroveremo ad affrontare una battaglia senza esclusione di colpi, dove la lotta per la supremazia ed il potere divino si intreccia a quella terreno per la conquista di popoli e territori: chi sta usando chi? 

Suspence e colpi di scena che infittiscono una trama articolata in modo capillare, ottenendo l’effetto di incollare il lettore alle pagine per prevedere le mosse e anticipare le conseguenze delle azioni. Qualcuno non è chi dice di essere, qualcuno non agisce per l’interesse del proprio popolo … è sempre più difficile scovare l’origine della verità, manipolata a piacimento per ottenere altri scopi. Tra demoni evocati e dèi che ritornano, gli autori ci guidano in un fantasy epico e davvero notevole, che offre spunti di riflessioni ma più di tutto affascina il lettore. L’incredibile capacità degli autori di tratteggiare con dovizia di particolari l’aspetto fisico dei personaggi, cui corrisponde un’accurata psicologia e una dettagliata storia personale, contribuiscono a rendere il romanzo credibile e coerente pur appartenendo chiaramente ad un contesto fantastico. La costruzione del mondo è precisa, colma di particolari, e studiata in ogni suo aspetto: dalla geografia alla stratificazione sociale, tutto contribuisce a rendere la lettura totalmente immersiva. Ho apprezzato tanto l’attenzione dedicata all’elemento magico, l’Eteria in questo caso, e al mondo militare dei Tyran, i rettiloidi. Le due specie, elfi e rettiloidi, sembrano essere proprio agli antipodi: tanto gli elfi sono chiusi e rigidi verso gli altri, isolati e contrari a forme di contatto con le specie considerate inferiori, quanto i rettiloidi sembrano più inclini ad accettare nei loro ranghi chiunque, con la credenza che chiunque possa ricoprire ogni carica in base ad una visione meritocratica del mondo, previa accettazione del proprio credo religioso. 
La fede è uno dei cardini fondanti il mondo di Amnia e da cui deriva poi la storia delle varie specie, che discendono quindi dai tre poli di una Triade, sulla cui composizione i nostri protagonisti si troveranno a dover apprendere radici e fondamenta. Vige un equilibrio cosmico delicato, secondo il quale nessuna specie deve prevalere sull’altra … ma sarà davvero così? 

L’equilibrio è messo in discussione dalla continua lotta tra istanze che possono essere associate al bene – male, incarnate da Vàlor e Tyran, i quali, però, in quanto divinità non possono prendere parte attiva alla vita mortale e scatenano quindi una continua lotta tra i rispettivi fedeli. Spetterebbe a Samas, il dio Giudice, riportare l’equilibrio anche in virtù di una antica profezia: se uno dei due Spiriti otterrà la supremazia, il mondo cadrà. 

Che ruolo avranno i nostri protagonisti nella storia? Cosa accadrà alla Amnia che conoscono? Domande ed ipotesi che rimangono nella testa del lettore dopo aver chiuso l’ultima pagina di questo affascinante romanzo fantasy che ricalca tematiche ed archetipi tipici del genere, quali la ricerca intesa come missione e come viaggio interiore dei personaggi, chiamati a crescere e maturare e a fronteggiare dolori e perdite. Lo stile degli autori descrive senza annoiare mai e riesce a mantenere alta la tensione narrativa; delicato ed intimo nei momenti giusti, incisivo e potente nelle scene di azione, gli autori dimostrano capacità di introspezione psicologica che permette al lettore non solo di immaginare i protagonisti a tutto tondo, ma anche di empatizzare con loro, soffrendo, amando, arrabbiandosi con loro. Ognuno ha una propria storia, e qualche segreto nascosto, che sicuramente verrà svelato nel secondo capitolo. Ci sono stati momenti che mi hanno sinceramente emozionata, segno questo di una storia che ha saputo coinvolgermi e trasportarmi in un mondo che è riuscito a trasmettermi la sua umanità, pur con la presenza di angeli, demoni, e divinità con sogni di gloria terrificanti. I personaggi affrontano i propri fantasmi e si aprono a nuove sfide e a nuove relazioni: sarà interessante seguirne gli sviluppi!

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