Nemesis- In principio

Nemesis- In principio

Buongiorno lettori, oggi vi parlo di un romanzo fantasy dalle tinte decisamente noir e gotiche: Nemesis. In principio, scritto da Alessandra Giacich , che ringrazio per l’invio della copia cartacea, ed edito da Lettere Animate.
 

TRAMA

La vita di Madeline era una bugia. Una bugia creata ad arte dai migliori hacker in circolazione. Vestita dei panni di un insegnante, cerca di dare un senso di “normalità” alla sua vita, fino a quando, una mattina, un uomo venne a bussare alla sua porta. Simon Clark, adepto e devoto servo, riesce a rintracciarla e le fa una proposta scioccante. Il male doveva essere estirpato, la famiglia che per anni li aveva nutriti doveva cessare di esistere. Le chiede di denunciare la stirpe di Horus. Le sue due vite entreranno inesorabilmente in collisione e tutto prenderà una piega inaspettata. Troverà il coraggio di tradire l’uomo che ama? Ma la domanda che iniziò a tormentarla, fu: chi era davvero Madeline Ray?

 
Questa e’ la storia di Madeline, di Marta e di Eva: parti frantumate di una personalita’ alla ricerca di se stessa. E’ una storia oscura, terribile, di dolore che squarcia l’anima di chi la legge. Cruda, sadica, difficile:e’ una storia di tormento interiore e di spiraglio di speranza, con la rinascita consapevole.
La competenza dell’autrice nel conoscere e contemplare la psiche umana e’ lampante: i richiami, i livelli simbolici ed interpretativi di cui e’ intriso il romanzo sono evidentemente frutto di un’ interesse accompagnato ad uno studio approfondito (penso all’ipnosi, ai riferimenti alla manipolazione mentale, all’attenzione per il concetto di Animus e alla ghiandola pineale).
La storia che viene raccontata scava nelle emozioni piu’ primitive dell’essere umano: odio, paura, disgusto, disprezzo. Quanto sono potenti queste emozioni? quanta energia sprigionano? e se esistessero creature assetate di quella potenza energetica che le emozioni provocano? Beh, se così fosse, queste creature sovrannaturali si nutrirebbero, ricercherebbero le emozioni, appunto, più primordiali, più ancestrali … e cosa c’è di più insito nell’animo umano che la paura?
Ma soprattutto … Cosa si è disposti a fare per provocarla?
Una setta, che si atteggia a Famiglia, distrugge letteralmente l’esistenza dei propri adepti rubandone l’identita’, plasmandoli nuovamente fino a farli rinascere come mostri brutali, senza scrupoli, senza emozioni umane, senza vergogna né empatia, avvezzi a comportamenti francamente devianti e psicopatici, a crimini mostruosi.
Madeline non ha nessuno se non la Famiglia, se non Sasha- uno dei membri più influenti di questa Famiglia, con cui ha un legame complesso: una forma di amore pericoloso ma intenso.
Non conosce la propria origine – il proprio principio. A cinque anni viene raccattata da una situazione di disagio profondo per essere cresciuta come una Sacerdotessa della Luna, sposa di Sasha, amante. Ma e’ davvero cosi’? Da dove viene? Perche’ proprio lei? Perche’ spezzare la sua umanita’? E per quale scopo? Domande che inizierà a porsi la protagonista man mano che il romanzo scorre, e noi con lei; domande che portano ad ipotesi sconcertanti.
Orrori indicibili, vite spezzate, rituali dal sapore vampiresco gravano sulle  spalle della protagonista, fino a quando Madeline dice basta, abbandona questa vita e diventa Marta.
Sola, cerca di convivere con le sue diverse anime: dall’essere potente Sacerdotessa all’essere mediocre insegnante … questo e’ il prezzo per aver cercato di uscire dalla Famiglia. Non riesce a sentire di aver fatto la cosa giusta perche’ e’ stata cresciuta con la convinzione di essere al di sopra di tali terreni dilemmi esistenziali. Eppure… eppure piano piano qualcosa viene scalfito. Una crepa nella maschera, e l’inesorabile domanda che appartiene a tutti: ma chi sono io davvero?
Quando Simon, suo vecchio adepto, bussera’ alla porta di Marta per chiederle aiuto, protezione per lui, per la moglie e la figlia, le due vite di Madeline/ Marta entreranno in collisione.
Seducente e seduttiva, famelica, ammaliante femmina, Marta/Madeline inizia una lotta con se stessa per conoscersi e proprio grazie alla soffiata di Simon verra’ in contatto con la Polizia di Seattle dove vive. Qui un poliziotto e una profiler intuiranno che l’unico modo per salvare Madeline ( e ritrovare un gruppo di bambini destinati alla setta-famiglia) e’ proprio aiutarla a trovare le sue radici. 
La narrazione e’ alternata tra la prima persona- intensa, straziante, talvolta delirante, talvolta scissa- di Madeline/Marta/Eva, personalità complessa, e la terza persona che cambia di momento in momento sulla base della scena che l’autrice vuole evidenziare. E’ talvolta frammentata, coerentemente con lo stato emotivo della protagonista indiscussa di un fantasy dalle tinte noir e gotiche dove c’è anche la  presenza di mostri nascosti sotto fattezze angeliche: Sasha, ad esempio, e’ bellissimo, in modo quasi sovrannaturale. Con quella bellezza ferina che cattura e distrugge, che strega quasi, calamitando l’attenzione della stessa Madeline: ma è desiderio autentico di congiungimento carnale o è qualcosa di indotto tramite una manipolazione perversa della mente per lasciarsi andare totalmente senza freni inibitori alla sensualità più primitiva? Madeline è attratta dal bello, dal piacere, desidera gli uomini con cui interagisce maggiormente ed è ben consapevole del suo fascino ammaliante: interessante è cogliere la differenza tra voglia e bisogno. Cosa ricerca Madeline in quegli atti?
Ci sono uomini nel romanzo dotati di corpi muscolosi, possenti e seducenti che celano menti plagiate e avvezze ad atti di masochismo e sadismo senza rimorsi, senza empatia. Ci sono anche personaggi che cercano di aiutare Madeline, di venire a capo di quel mistero intricato che è la sua vita/mente e tramite la risoluzione di esso, salvare le vite umane che la Setta vuole eliminare. Personaggi che pian piano cambieranno idea su Madeline/Marta/Eva e tramite il loro evolversi porteranno anche la protagonista a cambiare idea su di sé.
Nel mondo ideato dall’autrice,  esistono individui dotati di Animus, una sorta di terzo occhio che può essere attivato, dando all’individuo capacità fuori dal comune, che potremmo definire “divine”.  Madeline, allora,  non e’ solo Sacerdotessa della Luna, non e’ solo Regina, lei e’ Nemesi: quando scoprirà – e noi con lei – cosa implica questo ruolo, la sua origine e il suo compimento … tutto cambierà irrimediabilmente nel fragile equilibrio della donna. Quando capirà cosa le è stato portato via, cosa le è costato appartenere alla Famiglia, pur senza averlo scelto deliberatamente, la sua visione del mondo sarà completamente diversa rispetto all’inizio del romanzo, lasciando il lettore con il desiderio di sapere come prosegue la storia.
Esiste spazio per il perdono, in primis, perdono personale?
Perchè, come dice Eva, se lei è il Male, allora vuol dire che contiene dentro di sé un pò di bene, un pò di luce … e non è filosofia ma fisica!
Per le tematiche affrontate (pur senza forma di giudizio né presa di posizione della autrice) suggerisco la lettura ad un pubblico consapevole che abbia voglia di affrontare una storia, una cronaca del bene e del male, e che sia disposto a compiere un viaggio di fantasia in luoghi oscuri, un romanzo pieno di spunti di riflessione. Vi lascio con la citazione che in realtà apre il romanzo e che mi ha molto colpita, anticipando secondo me la complessità dei messaggi contenuti in questa storia.

La realtà è terribilmente superiore a ogni storia, a ogni favola, a ogni divinità, a ogni surrealtà! ( A. Artaud )

 
 

Condividi:

Leave comment

Your email address will not be published. Required fields are marked with *.