La fiamma nera

La fiamma nera

TRAMA

«Una fiamma nera che divampa gelida nel mondo»: la principessa Margot, immortale sorella del Maestro, il signore dell’Impero e riedificatore della civiltà umana dopo l’olocau-sto nucleare. Simbolo di tutto ciò che di male e di bene è racchiuso nella figura femminile, la Fiamma Nera considera il mondo rinnovato come un giocattolo nelle sue mani, un passatempo nato per distoglierla dalla noia grigia dell’immortalità. Nel mondo da qui a mille anni, infatti, la vita eterna è un fatto acquisito: ma soltanto per pochi, per quanti se ne sono dimostrati degni a insindacabile giudizio del Maestro, e dividono con lui il dominio della Terra, unificata sotto un immenso Impero. Un Impero che assicura ai suoi sudditi il benessere, la pace sociale, la sicurezza: ma pretende in cambio fedeltà assoluta, obbedienza indiscussa e docilità piena sotto il controllo degli Immortali. In un equilibrio del genere, basta poco per creare situazioni instabili, per canalizzare lo scontento e far esplodere moti di ribellione. Un caso fortuito è sufficiente a provocare una scintilla pericolosa: come quella rappresentata da Tom Connor, l’uomo che un singolare destino ha tolto al mondo del passato, e che sembra dotato di un’acutezza d’ingegno sconosciuta all’umanità nuova. Soprattutto, l’uomo che, unico al mondo, non ha alcun timore della Fiamma Nera.

Titolo: LA FIAMMA NERA
Autore: S.G. WEINBAUM
Genere: FANTASCIENZA
Casa Editrice: FANUCCI EDITORE
Pagine: 320 p.
Prezzo cartaceo: 10.20 euro; Prezzo ebook; 3.49 euro
Prodotto fornito da Fanucci Editore
Comincio dicendo che non conoscevo l’autore e la sua storia, ho letto con interesse ed attenzione la necessaria Introduzione al romanzo. L’autore ha fatto la storia della fantascienza rompendo diversi cliche’ del genere che imperavano ai suoi tempi. Questo romanzo e’ considerato in Francia un classico del genere fantascientifico, pensate che Asimov lo defini’ una “nova nel firmamento statico della fantascienza degli anni Trenta”. Ebbene si’, questo romanzo vide la luce nel 1935, anno in cui il giovane autore muore ad appena 35 anni.
Trecento anni prima dell’ inizio della prima parte della storia che ha per protagonista il giovane montanaro Hull Tarvish, il mondo era al suo apice, ed era un mondo belligerante in cui  le razze erano coinvolte in mille battaglie. Quello che era il XX secolo era un periodo di conflitti letali tra milioni di essere umani, conflitti che venivano combattuti con armi di distruzione di massa, quali gas e malattie. A seguito della Morte Grigia, per un caso fortuito, uno studioso riesce a decifrare i vecchi testi e tramite questa conoscenza scopre un modo per arginare la malattia. Ma conoscenza e’ potere e qualcuno scopre l’energia atomica. Attraverso gli studi di Martin Sair e del maestro Smith, l’uomo ottiene l’immortalita’ e comincia una guerra di devastazione e annessione dei territori. Questa e’ la Storia che il vecchio Einar – saggio- racconta al curioso Hull, il quale ha lasciato la sua terra per conoscere il mondo, per attraversare l’Impero, affamato di avventura e di conoscenza.
Appena stanziatosi in un grosso villaggio, avviene l’impensabile: il maestro Smith in persona muove la propria armata per conquistare il territorio; la battaglia imperversa, a nulla valgono spade e archi, perche’ gli avversari posseggono quella che la gente considera Stregoneria. Ma come gli ha rivelato il vecchio Einar, la stregoneria non esiste: e’ quella che nei secoli passati veniva definita scienza. L’esercito nemico infatti e’ dotato di armi ormai per noi datate ma che all’epoca di Weinbaum era sicuramente l’avanguardia della ricerca e sperimentazione scientifica. Cosi’ un popolo si difende con le frecce e l’altro attacca con raggi ionici.
Hull evolve pagina dopo pagina, dal montanaro che conosciamo all’inizio,  va nel mondo, si cala in dinamiche di interazione che nemmeno immaginava! E’ un personaggio con cui il lettore empatizza da subito: curioso, soggiogato dal bello. Sicuramente alcuni punti e alcuni atteggiamenti, ci possono far storcere il naso ma dobbiamo sempre ricordare la premessa, ovvero “l’eta’” del romanzo che per quanto moderno conserva tratti sociali appartenenti all’epoca (penso specialmente al modo in cui vengono trattate alcune gerarchie sociali e politiche,  al senso di pudore della giovane Vail contrapposto alla sensualita’ quasi accidentale e dirompente della Strega Nera).
Un accenno al ruolo della donna va fatto doverosamente perche’ anche in questo l’autore si contraddistingue per la sua epoca. Vail e Margot sono protagoniste del romanzo, entrambe legate al giovane Hull. Se la prima e’ la figlia dell’Anziano di un modesto villaggio, l’altra e’ la sorella del Maestro, la donna piu’ potente ( e temuta) dell’Impero. Margot stessa chiede in una scena al povero Hull di mettere le due donne a confronto per decretarne la piu’ bella, l’oggetto del suo amore.
Pudica una, sfacciata l’altra, sono comunque incarnazione del femmineo: apparentemente e’ un gioco che vede Vail sconfitta ma qui la condizione della donna trascende il mero aspetto della corporeita’. Il piano di sfida reale e’ quello della forza d’animo e di volonta’. Margot d’altronde e’ la Fiamma Nera che da il titolo al romanzo: costretta a un’immortalita’ che non vuole, proprio perche’ cio’ a cui anela e’ l’amore stesso, l’umanita’. E sceglie quindi di sfidarsi con Vail: fallibile, emozionale, tremendamente umana; chi e’ davvero gelosa di chi e perche’?
“ Penso che tu sia una fiamma nera che divampa gelida nel mondo”, dice Hull ormai al termine della propria storia: ama Margot e la fiamma nera gode di questo amore.
Nella seconda parte del romanzo fa la comparsa Thomas Connor detto Tom, condannato alla morte per un crimine che ha commesso; dopo mille anni, viene svegliato da quello che sembrava essere un sonno indotto in un mondo che lo definisce Antico, in cui non esiste piu’ la lingua scritta, nessuno conosce la letteratura e la capitale- Urbs, comandata dal Maestro- richiede al popolo tasse esose limitando la liberta’ individuale delle genti. Tom fa anche la conoscenza dell’ipnotica Margot. Come Hull, anche lui viene soggiogato dal fascino davvero magnetico della giovane senza eta’. Per la prima volta nella storia del genere la tematica dell’immortalita’ viene trattata con una nota dolente, non come un traguardo ma come una condanna , maledizione e non benedizione. Cosi’ la bella Margot che aveva invidiato la mortalita’ di Hull e Vail, si riconosce in Tom il Dormiente, lo elegge suo pari.
Il percorso stesso attraverso cui gli scienziati/ demoni di quello che viene chiamato Secondo Illuminismo arrivano all’immortalita’, fa riflettere: infatti si arriva a scoprirla accidentalmente mentre si studia la sterilita’ (quasi in un confronto tra stagnazione e vitalita’).
Rivoluzione e lotta per la liberta’, le tematiche sociali trattate: liberta’ da un governo di pochi immortali che hanno sperimentato – barbaramente – alla ricerca della ricetta perfetta per l’immortalita’ stessa che diventa fonte di guadagno, di potere e “status” ambito da tutti (immortalita’ come discriminante sociale, insomma). Ed e’ un romanzo in cui mi ha colpito la presenza di figure femminili di spicco a fronte di uomini quasi “rassegnati” alla loro condizione!
Ribellione, nucleare, storia: l’eclettismo e la contemporaneità di un testo cosi’ datato, meritano sicuramente! E l’amore a unire il tutto, a rappresentate quel valore supremo e “alto” al punto da richiedere l’estremo sacrificio da parte di tutti.
Con uno stile narrativo che alterna descrizioni vivide ed impressionistiche a pennellate piu’ delicate e introspettive per raccontare una storia con tanti colori e sfumature. 
 

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