La maga tessitrice

La maga tessitrice

TRAMA

Aspasia ha diciotto anni e conduce un’esistenza tranquilla e solitaria, circondata dai libri e dai silenzi di suo padre. Dopo aver subìto un’aggressione, ha costruito un muro per proteggersi dagli altri, ripiegandosi su sé stessa e sul proprio amore per le parole. Per questo, pur essendo dotata di una vivida immaginazione, la ragazza intuisce il mistero all’origine dell’universo solo quando l’enigma si svela davanti ai suoi occhi: esiste un mondo parallelo, e un giovane dai capelli bianchi, di nome Septimus, è arrivato proprio da lì per reclamarla. Intrecciato con la nostra dimensione, c’è l’Altrove, una realtà governata da miti e magia. Lì, nonostante la reggenza del giovane erede imperiale Hadrianus, un dittatore sanguinario regna incontrastato, mentre infuria una guerra millenaria e un gruppo di donne cerca di mantenere l’ordine. Le chiamano Tessitrici, perché capaci di manipolare i fili di cui è intessuto il cosmo. Aracne, la più temuta fra loro, è morta, nel tentativo di restituire la libertà ai sudditi dell’Impero. E adesso Aspasia deve attraversare il velo fra le dimensioni e destreggiarsi nei difficili equilibri di corte per prendere il posto della famosa Maga Tessitrice perché le somiglia terribilmente e quello sembra essere il suo destino…

Il primo, indimenticabile capitolo de La figlia del Cielo, una saga fantasy intrisa di mito, magia e sentimenti.

Titolo: LA MAGA TESSITRICE – LA FIGLIA DEL CIELO (PRIMO VOLUME)
Autore: HELENA PAOLI
Genere: FANTASY
Casa editrice: FANUCCI EDITORE
Pagine: 368 p.
Prezzo cartaceo: 15.30 euro; Prezzo ebook: 1.99 euro

  • Prodotto fornito in digitale da Fanucci Editore

La maga tessitrice è un romanzo poetico, scritto con mano competente e con grande maestria; sin dal prologo, la storia mi ha rapita e ho palpitato al passo spedito del battito di Aspasia e degli altri protagonisti di quest’avventura.
Un dettaglio che amo molto nei romanzi sono i capitoli con un titolo, dettaglio presente nel romanzo in questione.
Il racconto in terza persona, lungi dallo spersonalizzare l’esperienza del lettore, mi ha permesso di guardare alle cose tramite gli occhi dei vari personaggi che si alternano sulla scena.
Capelli rossi e sonno disturbato, Aspasia è vittima dei rimasugli dei propri sogni- che la perseguitano persino fuori dal letto – e di frequenti e dolorosi mal di testa che le rendono difficoltoso un rendimento scolastico adeguato. come non amare una protagonista innamorata delle parole, dei libri “incastrati su mensole stracolme, accumulati in cassetti adatti ai vestiti, raccolti in file disordinate sotto il letto o la finestra” e con una passione per le “Cronache del ghiaccio e del fuoco”? Immedesimarsi con lei, da lettrice, viene facile; è una ragazza di diciotto anni, dotata di grande senso dell’umorismo, con un grande segreto e un passato avvolto da un misterioso “incidente”. Aspasia è leale versa la propria famiglia, profondamente legata a suo padre seppure conscia di quanto il loro rapporto sia difficile e complesso; cerca di sopravvivere, di inanellare i giorni, desiderando in cuor suo poter cancellare il passato, essere altrove, fingersi una ragazza diversa.
L’incontro inaspettato con uno strano personaggio è come un risveglio per la giovane: la sua curiosità viene solleticata dal misterioso ragazzo, Seth, col quale, inspiegabilmente, sente di essere legata. Iniziera’ cosi’ un viaggio a tratti per lei incomprensibile, sempre sul limite del confine tra reale/irreale, un viaggio verso un mondo “altro”, popolato da creature strane e con una politica interna davvero intricata, in cui la ragazza sembrerebbe giocare un ruolo importante, data la sua somiglianza con la famigerata e temuta Aracne. In questo mondo conoscera’ anche Hadre, personaggio enigmatico e anch’egli connesso ad Aspasia. La dinamica tra Hadrianus (Hadre)/ Septimus (Seth)/ Aracne (Ari) e’ intricata: affonda le radici nella loro infanzia, quando i tre ragazzi sono cresciuti come fratelli sebbene non lo fossero. Pagina dopo pagina, tramite i due ragazzi e tramite Aracne – in un certo senso- scopriremo cosa li lega davvero e cosa e’ successo per giustificare i sentimenti differenti e contrastanti che i due giovani provano per Ari e di riflesso per Aspasia. Seth e Hadre, luce ed ombra, fratelli di vita: entrambi devono convivere con il peso delle proprie scelte, con un grande dolore e un profondo senso di perdita; entrambi si sentono prigionieri di un’esistenza spersonalizzante e , soprattutto, entrambi amano in modo tormentato e forte. Personalmente, sono stata subito attratta da Hadrianus, che ha confermato le mie aspettative rivelandosi un personaggio ben strutturato e approfondito; insieme a lui, mi sono piaciute molto le figure di Aetius e di Naturelle che hanno apportato passaggi importanti e retroscena fondamentali per lo svolgimento della trama.
 
Il romanzo e’ ambientato a Felsonia  un Regno antico, nato come Repubblica e divenuto Impero sotto il giogo avido, ambizioso e tracotante di Minus, l’imperatore; e’ governato da leggi rigide, da una religione primordiale che vede al centro di tutto il culto del Grande Ragno e dalle sue tessitrici contrapposte ai Mal- tessuti.
Nel cuore dell’Impero vi e’ un grande mistero legato al culto delle Tessitrici: scopriremo con Aspasia chi e’ la maga e la figlia del Cielo che da’ il titolo a questo romanzo e scopriremo cosa la lega ad Aracne a doppio nodo, come se fossero le due meta’ di una stessa mela, condividendo una forza di spirito ed un coraggio senza pari.
La trama e’ avvincente e misteriosa. Ogni parola aggiunge un tassello alla storia che, sebbene all’inizio appaia volutamente confusa (Aspasia stessa e’ confusa, disorientata, quasi come accade proprio in un dormiveglia, con un doppio sguardo aperto sia verso il mondo dei sogni, sia verso il mondo reale), si dispiega fino a farci comprendere il motivo di tutto: come delle briciole lungo il percorso, l’autrice inserisce qua e la’ piccoli indizi per arrivare alle grandi rivelazioni,  insieme alla protagonista arriveremo a comprendere come e quando i vari mondi si correlino tra loro, scopriremo cosa sta accadendo nell’Altrove.
Dalla seconda meta’ del romanzo, colpi di scena e vari piani narrativi, rendono la lettura ancora piu’ scorrevole: il desiderio di arrivare a capire tutto non mi ha permesso di staccarmi!
La scrittura dell’autrice e’ ricca e profonda. Ricercatezza, eleganza stilistica, chiarezza espositiva, sono caratteristiche che mi hanno piacevolmente ccolpita: l’autrice riesce a descrivere benissimo gli stati d’animo dei protagonisti, l’ambiente situazionale che sperimentano, rimpolpando il romanzo di metafore calzanti e di espressioni ben congeniali.
Non c’e’ che dire: questo stile di scrittura mi ha conquistata, cosi’ come la storia e i personaggi, dalla prima frase ai ringraziamenti dell’autrice!
Elementi mutuati dalla lingua e dalla cultura latina e greca sono, per me, un arricchimento ad una storia  gia’ bella di suo.
La dimensione onirica, riccamente rappresentata da un linguaggio intimo e sfumato, pervade tutto il romanzo donandogli una patina suggestiva, surreale, che personalmente ho davvero apprezzato.
Consigliato a chi ama immergersi in libri fascinosi e magici, a chi predilige le storie profonde, con mondi ben costruiti e facilmente immaginabili, questo primo romanzo di una saga ha il potere di catturare il lettore, di suscitare emozioni e riflessioni a diversi livelli. In un crescendo di scoperte che si rincorrono, di interrogativi e ipotesi che inevitabilmente il lettore si pone, arriveremo al finale, suspence pura!
Promosso a pieni voti, un romanzo che inneggia alla liberta’, a qualunque costo, e all’amore, come scelta autonoma e pienamente consapevole, che ci spinge a credere in noi stessi e ad osare anche quando tutto sembra lontano ed impossibile.
… aveva capito subito che ogni istante era un filo, la sua vita un semplice ricamo e che la tela finale non le apparteneva”.

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