Review Tour: Nocturna
Buongiorno lettori! Oggi partecipo al Review Tour di un romanzo mi ha letteralmente conquistata! Al suo esordio letterario, Maya Motayne stupisce con un romanzo fantasy dalle connotazioni young adult, in cui la magia è uno degli elementi principali: esce oggi edito da Mondadori, NOCTURNA!
TRAMA
Per l’orfana Finn Voy “magia” significa due cose ben precise: un pugnale puntato al mento di chiunque si azzardi a incrociare la sua strada, e la capacità di indossare qualunque travestimento con la stessa facilità con la quale una persona comune indossa un mantello. Perché Finn, oltre a essere una ladra abilissima, è anche una mutafaccia, capace cioè di cambiare le proprie fattezze quando lo desidera. Ed è talmente abituata a farlo, per sopravvivere nel mondo violento e spietato in cui vive, da non ricordarsi quasi più quale sia il suo vero volto. Ma tutto sommato a lei va bene così. Quando però viene acciuffata da un potente criminale con il quale è indebitata, è costretta ad accettare una missione impossibile: rubare un tesoro leggendario dal palazzo reale di Castallan. Se non ci riuscirà, perderà per sempre la sua magica capacità di mutare aspetto. Per il principe Alfehr “magia” significa la possibilità di sfuggire a una vita che non gli appartiene. Dopo la morte del fratello maggiore Dezmin, infatti, il ragazzo è diventato l’erede al trono, anche se è ciò che meno desidera al mondo. Tormentato dal dolore per la sua perdita, Alfie è disposto a tutto per riportare in vita il fratello, anche se questo significa inoltrarsi nel sentiero proibito della magia nera. Ma la magia può essere anche qualcosa di terribile e spaventoso, come terribile è il potere che Finn e Alfie liberano inavvertitamente e che diventa subito una minaccia per il mondo intero. Con il destino del regno di Castallan nelle loro mani, i due dovranno superare le loro differenze e allearsi per rimediare al loro errore. Primo capitolo di una nuova e originalissima serie fantasy ambientata in un regno post coloniale dal sapore latino, Nocturna è un romanzo dalle tinte scure ricco di azione e colpi di scena con due protagonisti memorabili.
Ipnotico e incalzante, l’esordio fantasy di questa autrice e’ un concentrato di originalita’, di azione e di coinvolgimento.
Ambientazione decisamente ben riuscita, trama accattivante e volutamente piena di misteri, e personaggi approfonditi e delineati nelle loro sfumature, rendono questo romanzo scorrevole e fluido nella lettura, tanto da non riuscire a staccarmi!
Nel regno di Castallan un grave lutto affligge ancora la popolazione: l’amato principe ereditario Dezmin e’ morto da qualche mese e tutti aspettano il momento in cui suo fratello, Alfie, ne prendera’ il posto. Tutti, tranne Alfie. Sconvolto dalla perdita, avvenuta in ben altre circostanze rispetto a quelle rese note al popolo, Alfie si e’ allontanato dalla citta’, San Cristobal, dagli amici, dalla famiglia, dal dolore. Dez, il figlio – secondo lo sguardo di Alfie- piu’ amato, piu’ adatto, viene dichiarato morto. Il lettore si fa un’idea di Dez tramite i ricordi e gli occhi del fratello minore che seppure ha sentito di essere stato da sempre meno amato, quantomeno dal padre, rispetto al maggiore, non ha mai perso la speranza, l’ostinazione, di ritrovarlo, di affrontare il vuoto. Legati profondamente da un sentimento autentico, non vi era invidia o cattiveria tra i due, ma un affetto sincero: Dez ha sempre protetto e aiutato Alfie il quale guardava al fratello con ammirazione e amore. Perdere Dez, per Alfie, e’ perdere un punto fermo, significa dover iniziare a rappresentare cio’ che per lui e’ sempre stato Dez: una guida. Alfie non riesce ad accettarsi in questo ruolo da cui scappa, letteralmente, per mesi: nel suo viaggio cerca con modi legali e non, tutto cio’ che potrebbe aiutarlo a scoprire la verita’ sul giorno maledetto in cui Dez e’ sparito. La sua ricerca lo portera’ a una partita a cambio’ nei bassifondi della capitale: la posta in palio sono libri proibiti nei quali Alfie e’ convinto di trovare risposte. Quello che trovera’ , invece, gli sconvolgera’ letteralmente la vita, innescando una serie di eventi pazzeschi e fuori da ogni previsione.
Rocambolesco e visionario, il romanzo contiene tutti gli elementi per diventare il primo di una serie di successo.
In primis, l’autrice ha costruito un mondo credibile e fantastico, di derivazione latina e particolareggiato nei suoi vari aspetti geografici, politici, sociali e culturali. Continui sono i riferimenti linguistici ad una lingua spagnoleggiante: i protagonisti ricorrono spesso ad imprecazioni e modi di dire migrati dalla lingua europea quali “maldito”, ad esempio, ed utilizzano questa stessa lingua per uno degli aspetti piu’ interessanti del romanzo, la magia.
Ogni individuo nasce con una affinita’ verso uno degli elementi della magia ma qualcuno e’ dotato anche di una magia unica, individuale e straordinaria, chiamata propio. Chi possiede tale propio e’ considerato un privilegiato in quanto instaura un legame piu’ profondo con la magia stessa. Il rapporto con la magia, inoltre, e’ reciproco: tanto l’una ha bisogno di un umano, di un corpo per incarnarsi, tanto l’altro ha bisogno della magia; e’ un gioco di equilibrio, uno scambio che presuppone un grande rispetto verso la magia, trattata con reverenza e attenzione. Particolare importanza viene data alle ombre, rivelatrici del propio; questo aspetto mi ha molto colpita per il rimando ancestrale e psicologico scelto dall’autrice.
Alfie, come molti nobili, non ha approfondito molto la magia elementale ma possiede un propio.
Ma Alfie non e’ l’unico protagonista del romanzo! Parallelamente al suo rientro a corte, facciamo la conoscenza di Finn, una ragazza solitaria, dal carattere duro e intransigente, brillante e ironica, usa il sarcasmo come una maschera per difendersi da un passato di tormenti e dolore. Il propio di Finn le permette di cambiare identita’, di trasformare le proprie sembianze in quelle di chiunque altro: questo l’ha resa un’abile ladra e le ha permesso di sfuggire dal gioco del folle e psicopatico Ignacio, che la costringeva ad esibirsi nel circo e le impediva di crearsi dei contatti umani.
Meglio non muoversi affatto che muoversi per volere di qualcun altro
Finn e’ in gamba, sveglia, abituata a prendersi cura di se stessa: per sopravvivere nel
Mondo violento e caotico di Castallan ha dovuto corazzarsi da empatia e sentimentalismi, richiudendosi in un egoismo talmente radicato e confortante per lei da convincerla che non vi sia mai stato altro per lei, e , peggio, che non vi possa mai essere altro. Il destino pero’ ha in serbo per lei un diverso esito: quando si intrufola ad una partita clandestina di cambio’… anche la sua vita cambiera’ incredibilmente. Quel male oscuro che la tormenta sin dalla prima infanzia, le cui ferite l’hanno resa la persona che oggi è, minaccia l’interno regno di Castallan, regno per cui lei non ha mai mostrato interesse, né sentimenti di appartenenza, ma che attraverso l’incontro con il Principe comincerà a concepire come qualcosa di differente, qualcosa che vale la pena proteggere.
Due mondi in apparenza lontani e inavvicinabili, due personalita’ opposte, due vite destinate a percorsi gia’ predefiniti, devono incontrarsi, scontrarsi, accettarsi, per porre rimedio ad un disastro globale.
L’interazione tra Finn e Alfie e’ esilarante! Attendevo con trepidazione i dialoghi mai banali tra Finn, Alfie e gli altri personaggi: con una penna sagace e ironica, l’autrice è riuscita a dare spessore e corpo alle loro azioni, alle loro scene, mostrando leggerezza dove necessario e momenti di grande intimità e riflessione. I due personaggi maturano e crescono nelle pagine del libro, nonostante l’arco temporale narrato sia breve ma assolutamente serrato: evolvono e soprattutto imparano a conoscersi.
Ammetto di essere stata stregata da questa storia, da questi ragazzi, ma l’autrice ha saputo incantarmi anche con i personaggi secondari, con l’ambientazione magica e con la costruzione di una religione e di una societa’ originali.
Misteri, ipotesi, domande che lasciano presagire la costruzione di una trama piu’ fitta, che esula da questo primo sguardo sul mondo di Castallan: sicuramente l’autrice ha altro da dare e dire… deve! Soprattutto alla luce di un finale davvero intenso.
Ringrazio la Casa Editrice Mondadori per l’opportunita’!