L'orso e l'usignolo
TRAMA
In uno sperduto villaggio ai confini della tundra russa, l’inverno dura la maggior parte dell’anno e i cumuli di neve crescono più alti delle case. Ma a Vasilisa e ai suoi fratelli Kolja e Alësa tutto questo piace, perché adorano stare riuniti accanto al fuoco ascoltando le fiabe della balia Dunja. Vasja ama soprattutto la storia del re dell’inverno, il demone dagli occhi blu che tutti temono ma che a lei non fa alcuna paura. Vasilisa, infatti, non è una bambina come le altre, può “vedere” e comunicare con gli spiriti della casa e della natura. Il suo, però, è un dono pericoloso che si guarda bene dal rivelare, finché la sua matrigna e un prete da poco giunto nel villaggio, proibendo i culti tradizionali, compromettono gli equilibri dell’intera comunità: le colture non danno più frutti, il freddo si fa insopportabile, le persone vengono attaccate da strane creature e la vita di tutti è in pericolo. Vasilisa è l’unica che può salvare il villaggio dal Male, ma per farlo deve entrare nel mondo degli antichi racconti, inoltrarsi nel bosco e affrontare la più grande minaccia di sempre: l’Orso, lo spaventoso dio che si nutre della paura degli uomini. Nell’incantevole scenario della tundra russa, il primo capitolo di una nuova trilogia fantasy.
Titolo: L’ORSO E L’USIGNOLO
Autore: KATHERINE ARDEN
Genere: FANTASY
Casa editrice: FANUCCI EDITORE
Pagine: 304 p.
Prezzo cartaceo: 15.30 euro; Prezzo ebook: 4.99 euro
Prodotto fornito da Fanucci Editore
Immersa nella tundra profonda e desolata della gelida e nevosa Rus (Russia) vive la famiglia protagonista di questa favola nella favola; Marina e Petr vivono coi loro figli in questo mondo dove l’inverno e’ quasi perenne. I bambini pero’ non soffrono particolarmente lo stato di reclusione perche’ allietati dalle storie narrate da Dunja, risoluta balia dell’enigmatica quanto bella Marina e dei suoi figli. Figlia di una donna altrettanto bella e misteriosa , e del principe Ivan, Marina viene data in sposa a un uomo benestante ma lontanissimo da Mosca, centro del potere: Petr appunto. Pettegolezzi e storie venivano narrate sulla madre di Marina ma la donna vive la sua vita con semplicita’, aiutando il villaggio e la comunita’ in cui vive ( che sotto sotto pero’ continuera’ s giudicarla); Marina conserva tuttavia il desiderio di avere a sua volta una figlia simile alla madre – attorniata da dicerie che la dipingevano come una donna in possesso di doti magiche.
Quando avviene il miracolo, nasce la piccola Vasilisa dal temperamento avventuroso e coraggioso che troppe volte si mette nei guai costringendo il padre e i due fratelli maschi maggiori di lei ad un riluttante viaggio verso la “lussuriosa ma sudicia” Mosca. Qui le vite dei personaggi prenderanno un’inattesa svolta.
E’ un libro magico, questo, fatto di fiabe , miti e leggende raccontati con leggerezza e delicatezza dall’autrice che ci regala un romanzo da cui ci si stacca con fatica. Seguiremo le vicende di questa famiglia che suo malgrado viene coinvolta in giochi di potere politico lontanissimi dal loro modo di vivere, proprio come accadde a Marina, anche la nuova moglie di Petr viene considerata “pericolosa” e da allontanare, in un mondo dalla gerarchia sociale nettamente definita e decisamente maschilista (le donne devono imparare a prendersi cura di casa, sposarsi e fare figli; la devianza dalla norma sociale non e’ contemplata, pena l’esclusione dal mondo per esempio attraverso la chiusura in convento, non per vocazione ma per obbligo). E la magia sempre a fare capolino tra le pagine, tra vecchie storie temute da tutti, demoni e dicerie, saremo trasportati in un mondo “altro”, tipico della dimensione fiabesca a cui l’autrice attinge a piene mani.
Una storia difficile da raccontare senza rivelare parte di essa: pagina dopo pagina ho amato, sofferto, gioito con dei personaggi descritti in modo talmente profondo da essere vivi sulla carta.
“Le favole sono belle nelle notti d’inverno, nulla piu’” dice la balia mentre prepara la maggiore delle figlie di Petr, Ol’ga, a sposare un ricco e giovane principe. In tasca conserva un dono misterioso che Petr ha ricevuto da un enigmatico e pericoloso straniero – che sembra proprio uscito da un vecchio libro di fiabe- e destinate all’ultimogenita di Marina e Petr, Vasja, il cui destino sembra intriso di magia. Non particolarmente bella ma selvaggia, selvatica, avventurosa e dallo spirito indomito, ammalia e affascina la giovane Vasja che vede cose che non dovrebbe. In un mondo in cui la superstizione supera la fede, Vasja e’ la potenza delle storie, delle leggende: da voce a quegli spiriti cosi’ trasversali a luoghi, tempi e culture, da appartenere alla Russia narrata dalla Arden cosi’ come alla tradizione dei romani che veneravano i Lari. Ma la Russia vive intensamente anche l’attaccamento alla religione e quando nella landa sperduta di Vasja viene mandato un giovane affascinante – ma troppo potente- prete di Mosca, il conflitto tra religione e superstizione diviene fortissimo con conseguenze per tutti.
Il linguaggio usato dalla Arden e’ davvero un valore aggiunto alla storia gia’ di per se’ magica: la Russia, poi, con i suoi nomi, nomignoli e discendenze peculiari, evocano un mondo cosi’ lontano dal nostro e affascinante proprio per questo. Dalle icone sacre, alle lunghe trecce, ai copricapi tempestati di gioielli, alle strutture delle case, tutto ci suggerisce immagini e contesti precisi e ammalianti.
Una storia che parla di purezza d’animo, dell’eterna lotta del male contro il bene – come in ogni fiaba che possa dirsi tale – di innocenza e di eroi delle storie: Vasja, l’eterna bambina, dal cuore buono e puro, che è indomita senza fare del male, che protegge chi non può essere visto e dovrà lottare contro le forze oscure e immonde, asserragliate per sottrarle tutto, per sottrarre ella stessa al suo mondo, rubare la forza che le proviene in parte da una discendenza misteriosa ( che spero venga approfondita nel prossimo volume) e in parte dal suo cuore, dalla sua indole.
E la foresta, luogo magico per eccellenza, luogo di creature ancestrali di cui tutti hanno paura, tranne la nostra ragazza!
se tutto questo non e’ abbastanza, l’autrice ci regala una profezia di tutto rispetto che sconvolgera’ la vita della ragazza, la perseguitera’ quasi , in un crescendo di situazioni in cui ancora una volta le sue abilita’, il suo carattere, il profondo legame della fanciulla con la natura, saranno scambiati per possessione demoniaca.
Ma ricordate: “gli uccelli selvatici muoiono in gabbia” … preparatevi ad un finale intenso!
Consigliato agli amanti del fantasy fiabesco, promosso a pieni voti! Ultimo ma non meno importante cenno alla bellezza ipnotica e suggestiva della cover, che si distingue e attrae gli amanti del genere!