LIFEL1KE – LIFEL1K3 SERIES VOLUME 1

LIFEL1KE – LIFEL1K3 SERIES VOLUME 1

Buongiorno, lettori! Esce oggi l’attesissima nuova serie firmata da Jay Kristoff! Nell’articolo di oggi vi parlo del primo volume, LifeL1k3 (traduzione di Gabriele Giorgi), edito da Mondadori.

Eve ha diciassette anni, e l’ultima cosa di cui ha bisogno è un segreto da custodire. No, grazie, è già abbastanza impegnata a guardarsi le spalle e a districarsi tra mille problemi. Problema numero uno: il robot gladiatore che ha passato mesi a costruire è stato ridotto a un relitto fumante. Problema numero due: ha perso con gli allibratori i pochi crediti che aveva, l’unico mezzo per comprare le medicine indispensabili a Nonno. Problema numero tre: un gruppo di fanatici puritani la vuole uccidere e… che altro? Ah, sì, ha appena scoperto che può distruggere le macchine con il potere della mente. Forse ha vissuto momenti peggiori, ma non riesce proprio a ricordarseli. Quando però scopre la carcassa di un ragazzo androide di nome Ezekiel, nell’ammasso di rottami che chiama casa, tutto cambia; si mette in viaggio per salvare chi ama insieme a lui, alla sua amica Lemon e al suo compagno robotico Cricket: attraverseranno deserti di vetro nero, combatteranno contro cyborg assassini, esploreranno megalopoli abbandonate, fino a scoprire i segreti sepolti nel suo passato… anche se ci sono segreti che è meglio non portare alla luce.

Metallo o carne. Sangue o corrente. Tutti meritano una scelta.

Torna Jay Kristoff e lo fa con un primo volume ricco di azione e con un mondo pieno di quei dettagli cui l’autore ci ha abituato e con i quali continua a deliziarci. Siamo in un mondo futuristico, un futuro cupo, puzzolente, marcescente, asfissiante, dove le guerre hanno portato a Devastazioni, Scorie, a grigiore e radiazioni. Un mondo distopico, nel quale l’umanità cerca come può di sopravvivere tra relitti, rimasugli di vetri, plastica, in città semivuote, bruciate, dove sopravvivono bande pseudoarmate che cercano pezzi di ricambio, componenti elettrici da poter rivendere. La natura è praticamente assente in questo paesaggio spettrale e devastato.

Protagonista della storia è la diciassettenne Eve Carpenter che vive con il Nonno Silas, la sua “amica per la pelle” Lemon Fresh, il cyborg Cricket e il melampo Kaiser. E’ una botdoc, si batte al PalaGuerra con il suo makina modificato da lei per recuperare la grana necessaria a comprare le medicine del Nonno gravemente malato. Dopo otto incontri vinti, Eve subisce la sua prima, disastrosa, sconfitta e, per non farsi mancare nulla, sembra essersi manifestata. Deviante. Aberrazione. Quelli come lei vengono crocifissi dalla Fratellanza e ora che lei in diretta si è mostrata per quello che è – una persona con il potere di manipolare la corrente elettrica ( necessaria per … beh, praticamente tutto), sa che deve correre più veloce della Fratellanza, più veloce dei suoi nemici, una banda scalcagnata, per arrivare a casa. Ma come se non bastasse, la giornata diventa decisamente storta e stramba quando lei, Lemon, Cricket e Kaiser recuperano un … qualcosa … dopo lo schianto di un flexicottero indipendente. Un ragazzo, poco più grande di loro, dalla bellezza incantevole, praticamente perfetto … un sembiante. Ma non dovevano essere tutti estinti?

Eve porta il sembiante senza un braccio a casa, nella sua officina, dove il ragazzo si risveglia e stranamente sembra non solo conoscere Nonno, ma anche lei … anche se la chiama in un modo diverso. Le cose diventano subito concitate e non c’è tempo per le spiegazioni: uno squadrone della Fratellanza bussa con insistenza alle pseudoporte di casa di Eve. Il gruppetto deve tentare la fuga, ostacolata da sempre nuovi nemici. Ecco, una cosa che a Eve non mancano sono proprio i nemici e i G maiuscoli ( Guai). Lottando per la sopravvivenza di se stessa e di coloro che ama, Eve comincerà un viaggio che affonda le sue radici nei ricordi di una vita passata, perduta, a lei del tutto oscura e improvvisamente accessibile. I ricordi sono devastanti. Brulicano di morte e puzzano di ingenuità, ma hanno anche il sapore dolce di un bacio e il rumore delle farfalle nello stomaco. Ma come può essere? Come può quell’altra lei aver amato così intensamente una macchina? Il loro amore era proibito, ovvio, ma come fermare un sentimento simile soprattutto visto che l’amore dei sembianti è qualcosa di unico e potentissimo?

I ricordi di Eve sono anche i ricordi di un mondo perduto, un mondo nel quale suo padre era un genio … o forse no? Forse lo era, forse, però, la sua sete di ambizione, potere, egocentrismo, l’ha portato a credersi un novello Creatore. I suoi “figli” come li ha sempre chiamati lui – progettati sullo schema delle personalità di sua moglie, della sua famiglia – sono cose? Oggetti? O hanno una loro forza interiore? Una loro volontà? Cosa succede quando si armano questi soggetti? Dove sta l’umanità? Chi è umano?

Domande suggestive che l’autore fa porre ai suoi personaggi regalandoci un primo volume dove ne succedono davvero di tutti i colori; a mio avviso, rispetto ai lavori precedenti dell’autore, qui ho trovato i colpi di scena almeno in parte meno incisivi e più prevedibili, tranne ovviamente il finale in cui Kristoff cala il famoso asso. Costruisce personaggi come sempre multisfaccettati, divertenti, dotati di tanta ironia; leggendo di Cricket e Lemon, non ho potuto fare a meno di pensare ai personaggi di altri suoi lavori. Hanno quel carisma che solo l’autore può infondere ad un cyborg paranoico ma tremendamente simpatico e ad un’incorreggibile giovane donna dal caschetto rosa! Largo spazio anche all’amore in questo volume che strizza l’occhio ad un target abbastanza giovane. Ma ricordate che è sempre di Kristoff che stiamo parlando quindi nulla è davvero così scontato! Non vedo l’ora di scoprire di più sulle identità dei personaggi, sulle conseguenze delle loro scelte e di continuare a vedere il mondo che l’autore ha costruito. Un punto di forza del romanzo è, a mio avviso, il linguaggio tecnico e preciso che l’autore crea per il suo mondo, sia per quanto attiene alla tecnologia e agli elementi tecnologici presenti, sia per quanto riguarda il linguaggio gergale tra Lemon ed Eve ad esempio. Espressioni come “vericerto”, “frizzante”, entrano subito nella mente del lettore che ci familiarizza in modo rapido e sono elementi che rendono subito riconoscibile l’autore, e il contesto che crea.

Eve è una protagonista molto simile per carattere e attitudine alle protagoniste cui Kristoff ci ha abituato: non ha nulla della damigella in pericolo, ma è comunque una ragazza che vuole essere amata, determinata a lottare per coloro che ama. Ferita, tradita, si rialza per chi resta, fino alla rivelazione finale!

Umani o robot? C’è una linea che separa le due specie? Quando si travalica tale linea, cosa può succedere?

Le tre leggi della robotica esistono per un motivo … ma se si potessero aggirare? Un mondo costruito sulle schiene dei robot, dei sembianti più forti, veloci, migliori verrebbe da dire rispetto agli umani, cosa potrà mai accadere?

-copia per la recensione fornita da Mondadori

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