Scholomance – Lezioni pericolose

Scholomance – Lezioni pericolose

Buongiorno, lettori! Esce oggi il romanzo Scholomance- Lezioni pericolose, primo capitolo di una nuova serie, scritto da Naomi Novik ( traduzione di Simona Brogli), ed edito da Mondadori.


La Scholomance è una scuola di magia diversa da tutte le altre. Qui non esistono insegnanti né vacanze, e non è possibile riuscire a stringere amicizie disinteressate perché gli unici legami che si possono costruire sono strategici. Soprattutto, è una scuola dove il fallimento è sinonimo di morte certa (sul serio!). Le regole, alla Scholomance, sono drammaticamente semplici: non devi mai aggirarti da solo per i corridoi della scuola. E devi prestare continua attenzione ai mangia-anime, pericolose creature mostruose che si annidano ovunque. Sopravvivere è più importante di qualsiasi voto. Una volta entrato nella scuola, infatti, hai solo due modi per uscirne: diplomarti… o morire! Ma l’ingresso alla Scholomance di una nuova studentessa, El, è destinato a cambiare le carte in tavola e a portare alla luce alcuni segreti dell’istituto. Galadriel “El” Higgins, infatti, è straordinariamente dotata. Forse, tra tutti gli studenti, è l’unica preparata a una scuola tanto pericolosa. Pur non avendo dalla sua un gran numero di alleati – la maggior parte degli studenti la tiene a distanza perché di lei ha molta paura… e perché non è quel che si dice una ragazza amabile – e non incarnando esattamente l’idea di eroina senza macchia, potrebbe senza troppi sforzi evocare un potere oscuro così forte da radere al suolo intere montagne e annientare milioni di persone ignare e innocenti. Per lei, infatti, sarebbe un gioco da ragazzi usare la sua magia per sbarazzarsi una volta per tutte dei mostri che infestano la scuola e che attendono la notte per aggredire e uccidere i suoi compagni. Il problema non proprio trascurabile è che farvi ricorso potrebbe portare alla morte di tutti gli altri studenti… Naomi Novik ha creato una scuola che pullula di una magia che non avete mai visto prima e un’eroina così atipica e ricca di sfumature che vivrà a lungo nei vostri cuori e nelle vostre menti.


Galadriel – El andrà benissimo – frequenta la Scholomance, una scuola di magia decisamente… particolare! Non c’è un corpo docenti, la scuola, costruita nel 1800, si autogoverna per così dire e lo fa in modo del tutto singolare. Entità senziente, con una propria volontà a salvaguardare il destino degli stregoni oscuri a discapito degli altri studenti, assegna compiti, decide che libri della biblioteca fornire agli studenti, che lezioni devono seguire, li assegna nelle stanze i cui piani sono destinati a ruotare nel corso degli anni fino a giungere all’ultimo – peggiore o migliore, non si capisce bene- vicino al nucleo pulsante di malvagità della scuola, ultimo baluardo prima della vita fuori ( per chi ci arriva, ovviamente). La scuola è infestata di creature malvagie, i nefasti, diversi tra loro per dimensioni e attitudini ma tutti attratti da quello che ai loro occhi appare delizioso: il mana, ovvero la magia degli studenti (“o forza vitale o energia arcana o polvere di fata o comunque lo si voglia chiamare; “mana” è soltanto la moda del momento“). Più crescono, meno il mana risulta appetibile, rendendo di fatto gli anni dell’adolescenza ancor più complessi, impresa non proprio facilissima di per sé! Ed è per questo che le cerchie hanno costruito la scuola, l’unico punto di contatto tra il mondo reale e la scuola è proprio collocato nelle porte della sala del diploma, che diventano l’ennesima ed ultima prova affrontata dagli studenti.

Anche all’interno della scuola, però, si aggirano minacce con vario livello di pericolosità sono ovunque, motivo per cui gli studenti non escono mai da soli dalle proprie stanze preferendo muoversi in piccoli gruppi per guardarsi le spalle, né si fanno trovare in stanze altrui dopo il coprifuoco e controllano tutto ciò che fanno prima di farlo perché il rischio di morire è altissimo; purtroppo crearsi amicizie in questo luogo è molto difficile. In una metafora interessante delle gerarchie sociali, alla scuola possono accedere sia studenti indipendenti che “affiliati” ad una cerchia. Chiaramente, i secondi hanno il vantaggio di poter contare sugli altri membri della cerchia , vantaggio che non è né scontato né gratuito; tutti gli altri studenti lottano non solo contro la scuola e la sua fame di morte ma anche gli uni contro gli altri per farsi notare dalle cerchie ed avere una possibilità di sopravvivere al diploma e un posto fuori.

Alcune di queste cose, El le sa, le ha ereditate come bagaglio esperenziale della madre, studentessa a sua volta della Scholomance e maga guaritrice; le due sono vive grazie al generoso atto d’amore del padre di El, anch’egli studente che si è sacrificato al momento del diploma. El ha avuto pochi rapporti con la parte hindi della sua famiglia, quella paterna, e quei pochi momenti sono stati burrascosi. La bisnonna paterna ha visto nel futuro di El morte e atrocità, al punto che gli altri memebri della famiglia pensarono di eliminare dalla radice la potenziale minaccia… non proprio un benvenuto caloroso. Così El è cresciuta in una comune con la madre, emarginata tra gli emarginati, fino al giorno in cui è entrata nella scuola. Sente di non aver avuto alternative: sa di essere estremamente potente e il suo mana stava diventando un faro ingestibile per l’appetito dei nefasti esponendo lei e la madre a continui attacchi. La scuola per lei è l’unica alternativa ma in qualche modo anche qui non riesce a trovare il suo posto e ciò alimenta un circolo vizioso: meno è inserita, più rumina su questa cosa, più allontana gli altri con i suoi comportamenti. Se solo sapessero quanto è potente… ma El vuol solo essere amata per quello che è, non essere considerata in base al proprio potere, pedina in una cerchia, anche se a rigor di logica questo sarebbe un ragionamento più che sensato … El però non è l’eroina che segue gli altri solo per trarne un beneficio o che si mette in mostra per le sue qualità (enormi), non è il tipo. Sa bene che diventerebbe così allettante per alcune cerchie, ma a che prezzo? Non è disposta ancora a rispondere a questa domanda, forse, perché sa che le chiederebbero tutto.

Per questo sbotta clamorosomanente quando le si avvicina l’eroe del suo anno e della scuola: Orion Lake, figlio della Domina della cerchia di New York, tra le più potenti al mondo. Cosa vuole da lei? Perché le sta vicino nonostante i modi bruschi di El?

Mentre combatte quotidianamente per purificare il vassoio del pranzo da nefasti, El inizia a capire meglio Orion e anche se stessa, i suoi lati oscuri che tanto la preoccuano. Sarebbe così facile cedere al male.. ed essere la meravigliosa strega oscura che sembra destinata a diventare. Ma ovviamente ogni magia ha un prezzo, non solo scambi e alleanze ma proprio fisico: ciò che la stregoneria elargisce, poi, sottrae. Cedere significherebbe morte certa. Ed El sa che vuole vivere, vuole avere un futuro. Certo, non è pienamente d’accordo con le conseguenze di questa sua volontà: sa che per restare viva deve fare che non vuole, scendere a compromessi. Ci riuscirà? Conoscendo Orion, però, El riesce anche a capire lui: così diversi, così lontani, eppure speculari, questi due ragazzi ricercano in fondo la stessa cosa, essere riconosciuti per quello che sono e non per ciò che rappresentano. Essere accettati senza dover dare in cambio qualcosa, senza paura delle aspettative altrui.

La cosa che ho apprezzato maggiormente in questo romanzo è proprio la lettura che l’autrice offre dell’adolescenza e delle differenze sociali qui declinate in caste rigide: per un posto nella cerchia gli studenti farebbero di tutto. Anche se la violenza non è apertamente palese c’è qualcosa di sotterraneo, un piacere subdolo nel sapere di avere in pugno gli altri. C’è l’ingenuità di Orion che non sa quanto mana ha a disposizione perché lo condivide con la sua cerchia. Ma se all’inizio El condanna nell’amico quest’atteggiamento da ricco, capirà che in realtà è la sua ingenuità ad essere pericolosa per il ragazzo, sfruttato dalla sua stessa cerchia che gli impone un tot di mana … quel mana che è proprio lui ad accumulare con il suo talento.

Io ho sviluppato un’inclinazione per la distruzione di massa. E’ colpa di mia madre, certo, proprio com’è sua la colpa del mio stupido nome.

El, sola e solitaria ma così desiderosa di amicizie da non poterselo nemmeno dire per paura che ciò non avvenga; così preferisce stare alla larga da tutti. Ha in mente un piano per garantirsi una qualche alleanza all’ultimo anno ma per il resto vivacchia almeno fino a quando Orion sposta l’attenzione su di lei. Scoprirà che può avere amici, che esiste gente interessata a lei… malgrado lei! E scoprirà anche che certe volte bisogna esporsi, rischiare, per ottenere ciò che si vuole.

A mio avviso, gli elementi per un bellissimo libro c’erano tutti, ma ho fatto davvero fatica con lo stile dell’autrice: la costruzione del suo mondo, con questa scuola senziente e perversamente cattiva, mi è risultata spesso confusionaria, con passaggi che partendo dal racconto del momento presente poi tornavano indietro per fornite spiegazioni e contestualizzare ciò che veniva mostrato. Questa scelta non mi ha aiutato nella lettura, rendendomela meno agevole del previsto; anche per quanto riguarda il rapporto con la magia, con il mana, avrei voluto capire meglio. L’attenzione è focalizzata su El, voce narrante in prima persona la sua storia, personaggio che viene eviscerato e mostrato nelle sue complesse fragilità: sarcastica (tratto che mi è piaciuto molto), intelligente, profondamente consapevole di chi vuole essere e della lotta tra bene e male insita nel suo tipo di magia, è una protagonista forte, con cui non sempre sono stata d’accordo ma che sono riuscita a capire. Orion invece si vede poco pur essendo molto presente nei pensieri di El e nella sua vita: è un personaggio che non ho ancora ben inquadrato ma che vorrei vedere di più… soprattutto alla luce del finale decisamente aperto!

Nefasti ad ogni angolo pronti a nutrirsi di giovani studenti dotati di magia, una scuola misteriosamente fluttuante nel vuoto, incantesimi ed artifici, adolescenti e potere, cerchie e stregoneria: la Scholomance è pronta per un nuovo anno, cosa accadrà ora?

– Copia per la recensione fornita da Mondadori.

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