Il trono di Spade. Libro 1: Un gioco di troni

Il trono di Spade. Libro 1: Un gioco di troni

Cari lettori, oggi vi parlo del volume “ Il trono di spade. Libro 1 : Un gioco di troni“, scritto da George R.R. Martin (traduzione di Sergio Altieri) ed edito da Mondadori nella Collana Oscar Draghi. Ringrazio la Casa Editrice per la copia.


EDIZIONE SPECIALE: grazie alla collaborazione con HBO e i loro graphic designer, un nuovo progetto grafico che sorprenderà i collezionisti e gli amanti del genere.
In una terra fuori dal mondo, dove le estati e gli inverni possono durare intere generazioni, sta per esplodere un immane conflitto. Sul Trono di Spade, nel Sud caldo e opulento, siede Robert Baratheon. L’ha conquistato dopo una guerra sanguinosa, togliendolo all’ultimo, folle re della dinastia Targaryen, i signori dei draghi. Ma il suo potere è ora minacciato: all’estremo Nord, la Barriera – una muraglia eretta per difendere il regno da animali primordiali e, soprattutto, dagli Estranei – sembra vacillare. Si dice che gli Estranei siano scomparsi da secoli. Ma se è vero, chi sono allora quegli esseri con gli occhi così innaturalmente azzurri e gelidi, nascosti tra le ombre delle foreste, che rubano la vita, o il senno, a chi ha la mala sorte di incontrarli? La fine della lunga estate è vicina, l’inverno sta arrivando e non durerà poco: solo un nuovo prodigio potrà squarciare le tenebre.
Intrighi e rivalità, guerre e omicidi, amori e tradimenti, presagi e magie si intrecciano nel primo volume della saga de “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco”, definita da Marion Zimmer Bradley «la più bella epopea che io abbia mai letto».


Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco si aprono con le tenebre che avanzano e sono destinate ad allungare i loro gelidi artigli per molti, molti capitoli a venire. Il mondo che Martin ha creato è complesso, stratificato, politicamente intricato e richiama, ovviamente, un Medio Evo in cui sono anche presenti elementi fantasy non indifferenti. La lotta per il potere, evocata dal nome del volume e dalla meravigliosa immagine della copertina, è uno dei pilastri della saga: chi siede su quel trono comanda il mondo, e non importa quanto sangue verrà versato per appropriarsene, quante vite dovranno essere spezzate e ingannate, il potere è tutto. Attorno a quel fulcro, ruotano Westeros ed Essos, il primo suddiviso a sua volta in Sette Regni, il secondo ubicato oltre il Mare Stretto e percepito, dagli abitanti di Westeros, come un mondo a parte quasi, lontano ed esotico. Pian piano, la convergenza tra queste due realtà è destinata a restringersi sotto il peso di una minaccia degli Estranei: leggenda o realtà?

Il volume è raccontato da una pluralità di voci: diversi sono infatti i POV (Punti di Vista) attraverso cui la complessa storia viene narrata. Incontreremo Bran, Arya, Sansa, Catelyn, Eddard, Jon, Tyrion e Daenerys: tramite loro seguiremo le vicende sia di Westeros che dell’Essos. Il mondo di Martin è affascinante: le ambientazioni sono sapientemente descritte e popolano immediatamente la fantasia del lettore, stuzzicata da castelli, costumi, tradizioni, religiosità, rituali, quotidianità. Non c’è un dettaglio della vita, della storia, del passato di un mondo, che Martin abbia sottovalutato; al tempo stesso, colpisce la capacità di narrare l’animo umano dei suoi personaggi, così diversi tra loro eppure tutti caratterizzati alla perfezione. E l’umanità che Martin espone è davvero variegata: tantissime sono le tematiche che tramite le vicissitudini dei protagonisti vengono toccate. Lealtà, amore, onore, famiglia, vita, morte. Nel mondo di Martin c’è spazio per tutto, per tutta la gamma dell’emozione, dei sentimenti, ma soprattutto c’è quella lotta vitale, quella spinta umana, tra bene e male, tra buio e luce, che caratterizza a fondo la sua opera. Il confine tra queste due istanze è sottilissimo ma al tempo stesso è un qualcosa con cui tutti si devono confrontare; e il confronto non è mai, mai, scontato. I miei personaggi preferiti sono senza dubbio Tyrion, Eddard e Daenerys: ognuno di loro è impegnato su fronti diversi, esterni ed interni. Sono personaggi che lottano per la possibilità di scegliere chi essere, tutti con nomi importanti e pesanti sulle spalle; ovviamente, ognuno di loro reagirà in modo peculiare a tale responsabilità. Il nome è un onore o un onore? Un peso o una facilitazione? La religione viene incarnata da elementi legati alla sacralità, e da altri più rituali; ogni territorio ha un retaggio culturale e anche religioso ancestrale ma ha anche dovuto “sottomettersi” al potere centrale, e ad una sorta di culto univoco, proprio com’è storicamente avvenuto nei grandi Imperi del passato.

Tra battaglie, segreti, bugie e tradimenti, si dipana una storia incredibile, potente e magistralmente orchestrata; inizia un viaggio epico, carico di emozioni, di simpatie e antipatie. Ho tifato, ho odiato, ho amato, ho pianto, ho accarezzato un metalupo e sperato con le uova di drago. C’è il sogno e la disillusione, c’è rimpianto e colpa, c’è sangue, vendetta, violenza e paura. Il gioco delle alleanze è sempre in bilico così come gli equilibri interni tra le varie fazioni e famiglie; il mondo è un posto pericoloso, esiste qui lo spazio per l’amore? Per la verità? L’esordio di una delle più amate saghe fantasy è magnetico: preparatevi a scegliere da che parte stare.

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