Il giardino segreto

Il giardino segreto

Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo del romanzo Il giardino segreto, scritto da Frances Hodgson Burnett , illustrato dallo studio Mina Lima ed edito da L’ippocampo Edizioni, che ringrazio per la copia.


Scoprite il valore dell’amicizia e della famiglia nella storia senza tempo del Giardino segreto, riproposta in un’innovativa edizione integrale, arricchita da delicate illustrazioni ed elementi interattivi firmati dal pluripremiato studio MinaLima. Seguite Mary Lennox nella sua emozionante avventura tra difficoltà, amicizia e felicità. Uno splendido giardino rinasce e si svela ai nostri occhi attraverso sorprendenti pop-up, mappe, porte e chiavi nascoste, lettere segrete… Leggere un classico non è mai stato così entusiasmante! MinaLima Design è stato fondato da Miraphora Mina ed Eduardo Lima, noti per la loro decennale partecipazione ai film della saga di Harry Potter, di cui hanno plasmato l’identità grafica. Dal loro studio londinese hanno continuato a raccontare storie attraverso progetti grafici dedicati all’editoria o a film come Sweeney Todd, The Imitation Game e Animali fantastici.


Mary Lennox, all’inizio del romanzo, non è affatto una bambina amabile: dal viso scavato e dai capelli slavati, ha un’espressione perennemente scostante, bella proprio non è, ed ha un colorito giallognolo, retaggio della sua nascita in India e del suo essere sempre malaticcia. Nata da un importante membro del governo inglese e da una donna bellissima ma decisamente incapace di provare affetto per la figlia stessa, è cresciuta con balie e servitori pagati per dargliele tutte vinte e non disturbare la bella madre; così, a sei anni, Mary è diventata egoista e francamente antipatica. Ma il peggio deve ancora venire: a nove anni, Mary resta orfana a causa di una terribile ondata di colera, ma ancor più orribile ( e per lei intollerabile) è che nessuno nella sua famiglia si sia ricordato di lei, nascosta in camera sua, dimenticata da tutti. Così, sola al mondo, Mary è costretta a trasferirsi prima nella casa del pastore anglicano, ricevendo in regalo dal figlio lo sgradevole nomignolo di Signorina Mary, Bastian contrario, poi viene mandata in Inghilterra dallo zio Mister Archibald Craven, a lei del tutto sconosciuto. Due cose Mary si porta dietro dalla vita di prima, nonostante il brutto carattere: l’amore per i giardini e per i libri. Nel suo viaggio verso la nuova casa, Mary diventa all’improvviso consapevole del ruolo estremamente marginale che ha avuto nella vita dei suoi genitori, e inoltre gli adulti che incontra parlano di lei come se non ci fosse, e non sono mai parole positive. Possibile che lei sia davvero così sgradevole?

L’impatto con l’Inghilterra è del tutto singolare: Mary non conosce ancora la distesa infinita di terra brulla, quella brughiera così tipica e peculiare che alla ragazza ricorda il mare; non solo, tramite lo sguardo accigliato di Mary scopriamo la nuova casa, Misselthwaite Manor, tenuta dal sapore tipicamente inglese. Ma non è soltanto il panorama ciò a cui la ragazza dovrà abituarsi, qui il rapporto con la propria cameriera, Martha, è completamente diverso rispetto a quello che era abituato a vivere in India. Mary deve imparare una serie di nuove convenzioni sociali e deve, finalmente, crescere in autonomia. Abituata a fare sempre un pò come le pare, Mary si aggira per l’immensa tenuta, attratta dai giardini, scopre orti e il canto di un pettirosso che sembra chiamarla.

Il canto dell’uccellino dipinse sul suo volto triste una specie di sorriso.

Qualcosa inizia a cambiare in Mary: la ragazza a cui non importava di nulla, se non di se stessa, scopre che c’è altro oltre lei. La comunione con la natura per lei è salvifica, come potente è la scoperta dell’amicizia. Come un prezioso fiore tardivo, Mary sboccia: il suo sguardo sul mondo, sulla gente, improvvisamente, cambia, e nota la bellezza di un sorriso, ad esempio, si lascia incantare dalla curiosità di un pettirosso, e anche il suo gusto ed appetito cambiano. La brughiera si sta insinuando nella piccola Mary, ma come la tenuta, nasconde segreti … e si sa che i misteri sono il passatempo preferito delle bambine solitarie! Cos’è quello strano rumore che sente? E’ davvero il vento che infuria nella brughiera? Eppure, a Mary sembra tanto il lamento di un pianto. E mentre Mary trova la chiave del suo giardino segreto, scopre la compassione, scopre la fiducia e la gentilezza: la mamma di Martha, che non ha nulla e un sacco di figli da sfamare, le fa un regalo. Mary sperimenta il piacere di donare: e cosa può dare lei se non le esotiche storie dell’India? In cambio, le si apre un mondo incredibile di emozioni, di sentimenti. L’amicizia con Dickon, che nasce dal loro comune amore per la natura e la condivisione di un segreto importante, è talmente spontanea e genuina che è impossibile non lasciarsi coinvolgere, soprattutto perché è palese il cambiamento avvenuto in Mary, ora pronta a lasciarsi andare. Insieme si avventurano nel giardino segreto e Dickon spiega a Mary la forza della natura, la capacità delle piante di resistere al dolore e restituire bellezza. Chi si è preso cura di quel giardino, chiuso negli ultimi dieci anni?

E proprio al momento giusto, l’autrice introduce un nuovo personaggio: Mary ora è pronta a riconoscere quegli atteggiamenti che aveva e che sta cambiando, e ad aiutare, come Martha e gli altri hanno fatto con lei, il cugino Colin in molti modi. Mettendo insieme i tasselli del mistero sul giardino, l’amicizia e la condivisione di interessi porterà Mary, Dickon e Colin a modificare lo scenario di vita di quest’ultimo: i tre ragazzi ridono, giocano, godono della bellezza e dell’aria aperta. Per la prima volta, Colin e Mary si sentono amati, protetti, supportati, da qualcuno che non viene pagato per farlo ma genuinamente si è affezionato a loro.

Con Mary ho ritrovato l’importanza di piccoli gesti che spesso diamo per scontati e invece hanno l’immenso potere di mettere in moto cambiamenti negli altri; Mary, lasciata sola a se stessa, riscopre il prendersi invece cura di se stessa tramite la cura degli altri. E impara quanto possa essere anche lei sensibile, e di conseguenza, ha toccato anche le corde della mia sensibilità. Una storia di rinascita, se vogliamo, proprio come una nuova primavera che spalanca le porte di Mary sul mondo esterno ma soprattutto sul suo mondo interno, reso freddo dalla solitudine in cui viveva, e che ora trova invece florido, ricco di colori, di sensazioni, di capacità emotive. Mary si interessa al mondo e scopre la reciprocità di questo sentimento: lei piace e a lei piace la gente. Una storia adatta a grandi e a bambini che ci insegna il potere enorme dell’amore: Mary, piccolo fiore trascurato, fiorisce quando cambia terreno. Le illustrazioni magnifiche e rigogliose richiamano le atmosfere del libro; gli elementi interattivi, ricchi di colori e di dettagli, rendono questo volume un oggetto da collezionare e sfogliare per perdersi tra le pagine, e ritrovare la bellezza di una storia senza tempo.

Una novità, la cui scoperta è iniziata nel secolo scorso, riguarda proprio il pensiero, il puro pensiero, che è potente quanto una batteria elettrica e può essere salutare come la luce del sole, o nocivo come il veleno. Permettere che un pensiero brutto e triste invada la nostra mente è tanto pericoloso quanto lo sono i germi della scarlattina.

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