Review tour: Tenebre e ossa

Review tour: Tenebre e ossa

Buongiorno, lettori! Oggi Review Tour dedicato ad un’ uscita molto attesa: Tenebre e ossa (Grishaverse), scritto da Leigh Bardugo (traduzione di Roberta Verde) ed edito da Mondadori nella collana Oscar Fantastica. Ringrazio la Casa Editrice per questa lettura in anteprima.


L’orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell’esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei. Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d’Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell’amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente. Subito viene arruolata dai Grisha, l’élite di creature magiche che, al comando dell’Oscuro, l’uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l’intera corte. Alina, infatti, è l’unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.


Alina è una giovane orfana per la quale l’unica persona importante è l’amico Mal, orfano come lei. I due crescono insieme e insieme affrontano la vita nell’Esercito, lei cartografa e lui tracciatore. Alina è segretamente innamorata del suo amico ma non si sente bella, anzi, si descrive come scialba. Arrivati nei pressi della Faglia d’ombra assieme al loro reggimento, Alina è preoccupata per la guerra ma al tempo stesso è attratta dall’incredibile bellezza che irradia potere dei Grisha che le sembrano irraggiungibili. Eppure, proprio durante l’attraversamento terrificante della Faglia, scatta qualcosa di incomprensibile in Alina: Mal è in pericolo, attaccato dai voraci volcra, temibili creature che si aggirano nella malsana oscurità della Faglia. Per proteggere l’amico, Alina evocherà un potere che non sapeva nemmeno di avere.

Una luce intensa e poi il nulla. Lo smarrimento, la confusione, la paura. Che cosa è successo? Perché tutti improvvisamente la guardano con un misto di apprensione e curiosità? Alina si trova catapultata in una nuova vita, separata da Mal e con una nuova parte di sé da gestire, una parte davvero considerevole: è una Grisha! E non una qualunque, una decisamente speciale. Alina non riesce a crederci né ad adattarsi facilmente alla nuova vita di Corte: come non mancano di ricordarle, le è una contadina. Difficile conciliare l’immagine che ha di sé, la sua umiltà, con il potere, con la bellezza estetica dei Grisha. Ad aiutarla, almeno in parte, ci sarà Genya: grazie a lei, Alina verrà informata sui segreti e pettegolezzi di Palazzo, sulla gerarchia sociale all’interno dei Grisha, complessa quanto gli intrighi di corte.

Affascinata dall’Oscuro, spaventata dai suoi fallimenti, amareggiata per la distanza con Mal, Alina è un personaggio decisamente ben riuscito: è una ragazza che cerca di trovare il proprio posto nel mondo, con le sue fragilità, sottoposta a una serie di pressioni sociali e personali non indifferenti. Vuole riuscire. Vuole conquistare il suo posto, il suo acciaio, il suo amplificatore. Vuole sentirsi finalmente parte di qualcosa, dopo essersi sentita abbandonata. E perché allora non può essere il mondo dei Grisha? Magari proprio assieme all’Oscuro. Chi è? Misterioso, carismatico, potente … impossibile cedere al suo fascino. Ma come afferma lui stesso: il desiderio rende deboli. Cosa desidera Alina? Cosa vuole l’Oscuro?

Tra addestramento fisico, momenti di aggregazione, paure e turbamenti, questo romanzo si è rivelato una lettura scorrevole e piacevole! L’autrice è sempre puntuale nelle sue descrizioni, specialmente per quanto attiene ai costumi e alle ambientazioni; il mondo dei Grisha è interessante e stratificato. Ravka è un mondo in guerra e l’elemento del potere rappresentato dai Grisha è senza dubbio importante, è qualcosa che potrebbe scuotere gli equilibri. I Grisha si dividono in diverse categoria sulla base del potere che possiedono e della materia che riescono a plasmare; ognuno di loro “serve” a qualcosa, per l’Oscuro. Come userà o come ha usato questi poteri?

Alina riesce a crescere come personaggio e mi è piaciuto il suo percorso, la consapevolezza di sé che cresce e sfocia nel finale, apertissimo. Alina non accetta di essere mera pedina in un gioco più grande di lei, e quando arriva a questa comprensione, quando elabora il potenziale che ha, cambia di nuovo tutto. Cosa accadrà ora a lei e a Ravka? Il mondo seducente dei Grisha improvvisamente appare diverso, pericoloso: tra tradimenti e bugie, Alina deve capire di chi potersi fidare e soprattutto deve fare i conti con l’influenza dell’Oscuro e con le conseguenze delle sue scelte. La disillusione fa male, la manipolazione anche: sarà abbastanza per piegare Alina Starkov?

Ho letto il romanzo tutto d’un fiato, catturata dalla capacità narrativa della Bardugo che qui coinvolge con la narrazione in prima persona: Alina riesce a farsi apprezzare, e tramite il suo sguardo meravigliato ci approcciamo ad un universo incredibile. Molto deve ancora essere raccontato e approfondito, sia sul passato di Alina, sia sul potere dei Grisha … e io non vedo l’ora di scoprirne di più!

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