Review tour:Il grande libro dei racconti di Sherlock Holmes

Review tour:Il grande libro dei racconti di Sherlock Holmes

Buongiorno, lettori! Oggi partecipo al Review Tour dedicato al volume Il grande libro dei racconti di Sherlock Holmes, a cura e con una introduzione di Otto Penzler (traduzione di Enzo Verrengia), edito da Mondadori nella collana Oscar Draghi. Ringrazio la Casa Editrice per questa lettura.


Il più grande investigatore di tutti i tempi vide la luce dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle nel 1887 ed è stato protagonista di quattro romanzi e oltre 50 racconti, che non sono bastati a narrarne tutte le vicende. Quella lacuna viene colmata da altri scrittori tutti di grande calibro che si sono cimentati con il personaggio da cui è nata la letteratura poliziesca. Da Neil Gaiman a Stephen King, passando per Anne Perry, Antony Burgess e molti altri, sono in tanti ad aver voluto regalare nuove vite all’investigatore di Baker Street. I loro racconti sono riuniti in questo volume.


In pochissimo tempo, il personaggio letterario di Sherlock Holmes diventa per il pubblico non solo immediatamente riconoscibile ma anche reale, e domina quindi l’immaginario di lettori e anche di scrittori, come dimostrano i tanti racconti raccolti in questo volume. I tratti fisionomici, la caratterizzazione psicologica, l’inimitabile Watson, hanno fatto di Sherlock un personaggio iconico, conosciuto in tutto il mondo; nato a gennaio del 1854 nel North Riding dello Yorkshire, risolve in giovane età il suo primo caso, e dopo la laurea decide di cercare un coinquilino per dividere con lui l’altrettanto famigerato appartamento al 221B di Baker Street. E’ in questa occasione che conosce Watson e comincia la loro grande amicizia; Watson stesso è il primo a raccogliere e raccontare, spesse volte anche contro il parere di Holmes, le avventure del suo amico. Fisicamente prestante, arguto, intelligente e colto, pratica pugilato, scherma e si batte degnamente con il suo storico nemico, Moriarty.

Uno studio in rosso è il primo romanzo in cui compare come protagonista, e venne pubblicato per la prima volta nel 1887; in totale, Conan Doyle scrisse circa sessanta racconti con protagonista Holmes, ma la produzione letteraria che ha raccontato questo personaggio è ben più ampia. Nell’introduzione scopriamo che lo stesso autore non è riuscito a resistere alla ghiotta tentazione di scrivere delle parodie sul suo personaggio. E che dire ovviamente della notevole influenza che Sherlock Holmes ancora possiede? Su di lui sono state girate serie tv e film ma come spesso accade c’è stata anche qualche voce fuori da coro e non stupisce che tra i detrattori ci sia proprio il suo creatore, Conan Doyle, desideroso di sperimentarsi con altro tipo di romanzi. Della sua nascita, dice:

Allora, per semplice diletto, iniziai a lavorare su una storia, conferendo al mio investigatore un’impostazione rigorosamente scientifica, in modo da poter risolvere i suoi casi attraverso il ragionamento. A livello intellettuale, lo aveva già fatto Edgar Allan Poe con monsieur Dupin, a differenza del quale, però, Holmes disponeva di un immenso bagaglio di rigorose conoscenze a cui attingere grazie alla sua formazione scientifica. Con questo intendo dire che a lui bastava osservare la mano di un uomo per capire che tipo di attività esercitasse, come pure da una semplice occhiata ai suoi pantaloni ne deduceva il carattere. Era pragmatico e metodico, e il successo nella risoluzione di un delitto non doveva dipendere dalla fortuna ma dalle sue qualità.

Influenzato dalle letture dell’epoca, Conan Doyle inizia quindi a pensare ad una serie di libri che però avesse delle caratteristiche: “un ciclo in cui ogni episodio si potesse leggere indipendentemente dagli altri, anche se ciascuno era collegato a quello precedente e a quello successivo dai personaggi principali“. Da quel momento, Sherlock Holmes assume la sua peculiare forma e Conan Doyle scrive diversi racconti con lui come protagonista, pur avvertendo una certa pressione dovuta alla notorietà che le sue Avventure andavano acquisendo. Stanco e spaventato dall’idea di restare imbrigliato in queste trame, decide di porre fine alla vita d’inchiostro del suo detective, non immaginando lo scalpore e lo sconcerto che avrebbe suscitato nei suoi lettori! Severo giudice di se stesso e della sua opera letteraria, comunque l’autore si lascia aperto un piccolo spiraglio … Sherlock ha lasciato tanti appunti, magari … da cosa nasce cosa!

La raccolta di racconti inizia proprio con due “auto-parodie” ad opera dello stesso Arthur Conan Doyle in cui emerge la dinamica sempre stimolante tra Sherlock, maestro di deduzione, e Watson, definito dal primo una specie di libro aperto su cui leggere emozioni è fin troppo facile. Si passa poi ad una serie di racconti, tra parodie, rivisitazioni e tributi, in cui Holmes è l’assoluto protagonista, che il curatore ha diviso in diverse sezioni. Valore aggiunto all’opera, a mio avviso, è l’introduzione che il curatore fa di ogni scrittore, dando una cornice sia al lavoro individuale sia collocandone il racconto dedicato a Sherlock Holmes. Tale approfondimento illumina circa l’influenza del personaggio che ha ispirato, stimolato, autori diversissimi tra loro per formazione e provenienza geografica, tutti però affascinati dalla deduzione scientifica di Holmes e dal suo personaggio così finemente tratteggiato. Ogni autore, ovviamente con il proprio stile, riesce a rendere personale il personaggio di Holmes e l’ambientazione, senza snaturare quegli elementi distintivi che hanno reso celebre la storia; in alcuni romanzi Holmes è presente solo “in spirito”, in altri è bonariamente preso in giro, in altri ancora si esce dal leggendario 1985, e con la sua figura, per sincero affetto e per sfida personali, si sono confrontati autori e autrici più o meno famosi ma anche autori di altre saghe “gialle” altrettanto fortunate. Tra firme famose, come King, Gaiman e Moorcock, preparatevi a compiere un appassionante viaggio nel mondo di Sherlock Holmes, provando a risolvere misteri e casi e a ritrovare tutti i personaggi che hanno reso celebre il detective.

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