Reaver vol.1 – Sei guerrieri per un inferno

Reaver vol.1 – Sei guerrieri per un inferno

Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo di Reaver vol.1 – Sei guerrieri per un inferno, di Justin Jordan e Rebekah Isaacs (traduzione di Stefano Menchetti), ed edito da Saldapress, che ringrazio per la copia.


Nelle terre del selvaggio continente di Madaras è giunta una minaccia che deve esere fermata a tutti i costi. Per impedire la fine di ogni cosa, l’Impero sceglie sei tra i peggiori criminali rinchiusi nelle sue prigioni e affida loro una missione suicida. Perché solo i pazzi, gli assassini e i mostri possono salvare il mondo! Sei guerrieri per un inferno è il volume 1 di Reaver, la nuova serie fantasy scritta da Justin Jordan e disegnata da Rebekah Isaacs per Skybound, presentata da saldaPress in un’elegante edizione cartonata.


Undici anni dopo il Patto, Madaras è un continente ancora in conflitto, attraversato da una guerra sanguinosa che si gioca sia sul campo di battaglia, sia nelle oscurità della magia, esistente e praticata in questo universo dai tratti cupi e angoscianti. Dopo aver perso l’ennesima battaglia, il colonnello Travvos e gli Imperiali decidono di affidarsi proprio ai servigi di uno strano stregone, Marris, che sembra avere in mente un piano per capovolgere le sorti della battaglia, anticipando finalmente le mosse avversarie. Vengono così assoldati alcuni criminali, persone che ormai non hanno alcuna scelta o che addirittura sperano di morire, gravati dalle colpe di tradimenti e morti, tante morti. Il gruppo è quantomai eterogeneo e sin dalla prima apparizione si intuisce quanto questa polifonia di voci avrà un peso sulla riuscita della storia, unitamente al mondo fantasy decisamente accattivante che gli autori hanno costruito. Ash è un sergente che nel momento clou della battaglia ha abbandonato gli amici a morire, Rekala è una mangiapelle, Breaker una gigantesca e terrificante macchina assassina chiamata “Il figlio del Diavolo”, Styrian è una spia e un “assassino di bambini”, anche se non viene – per ora – ben approfondito il suo passato, infine Marris è uno stregone che si accompagna alla guerriera silenziosa Thes, sua guardia del corpo. La loro missione? Infiltrarsi all’Incudine, nel cuore del territorio nemico, e uccidere l’Ordito, una sorta di stregone estremamente potente, la cui magia, per funzionare, ha bisogno di un sacrificio e di un prezzo.

Durante il viaggio, il gruppo inizierà a conoscersi, pur con reticenze dovute alle rispettive provenienze e alla fama che alcuni personaggi hanno; dovranno, tuttavia, collaborare per salvarsi reciprocamente la pelle dal momento che sono vincolati a un accordo decisamente particolare. Dopo aver sventato un attacco a sorpresa, dovranno recuperare degli oggetti peculiari necessari a Marris che permetteranno loro di entrare nella fortezza nemica. La magia – e tutto nel mondo – , come Marris non cessa di sottolineare, ha bisogno di un prezzo: “e il prezzo sarà sempre più alto di ciò che si ottiene“. Questa sorta di regola sempre reggere davvero l’intera società che si rivela essere spietata e cupa, carica di morte e avvezza alla violenza: la magia è potere, e chi la controlla avrà libero accesso alla conquista, inarrestabile, del mondo, fosse pur soltanto abitato da macerie. La natura umana, insomma, si rivela essere folle e assetata di potere; non solo, quando arriveranno all’Incudine, tutti i piani verranno messi in pericolo da una serie di rivelazioni e colpi di scena che non risparmiano macabri tradimenti e morti.

Le tavole evocano perfettamente paesaggi mortiferi e carichi di pena e tormento: ci sono scene violente, arti mozzati e sangue, c’è un linguaggio a tratti crudo e a tratti irriverente; i personaggi sono ben caratterizzati e tramite le loro interazioni il lettore può intuire qualcosa di più sulla stratificazione sociale del mondo creato, un mondo comunque in cui l’elemento fantasy, la magia, si inserisce alla perfezione. Marris e Thes, l’enigma incarnato, Rekala, la mangiapelle che ha ancora tanto da dire e da dare a questa storia (sì, è il mio personaggio preferito!), Styrian e la sua irriverente presunzione, Ash e il suo bisogno di sentirsi importante e di riscattarsi, Breaker, che ispira terrore e agonia: un gruppo di protagonisti mossi da interessi personali, alcuni più facilmente intuibili, altri più subdoli e perversi, che si muovono sullo sfondo di una guerra destinata a perdurare nel tempo e mietere ancora tante vittime.

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