Quasi grandi. Novelle dai Monti Sibillini al mare Adriatico

Quasi grandi. Novelle dai Monti Sibillini al mare Adriatico

Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo di Quasi grandi. Novelle dai Monti Sibillini al Mare Adriatico, scritto da Marco Squarcia, illustrato da Giada Piattoni ed edito da Le Mezzelane, che ringrazio per la copia.


Questa non è una storia, ma solo l’inizio di una magica avventura! Raccontando le imprese di Marco e Andrea, due fratellini di sette e cinque anni, Marco Squarcia prende per mano grandi e piccoli e li accompagna alla scoperta del magico territorio dei monti Sibillini, ricchi di leggende e di storie misteriose. I personaggi che i due bambini incontrano, molti dei quali sono animali parlanti, insegnano, a loro e a tutti noi, a guardare da vicino tutte le creature, perché ciascuna di esse è portatrice di un messaggio che, se ascoltato, può contribuire alla propria crescita interiore. Un libro per i bambini, che gli adulti che leggeranno loro con piacere, pieno di fantasia e divertimento, perché, si sa, senza divertimento non esiste crescita. Età di lettura: da 5 anni.


Marco ed Andrea sono due fratelli curiosi, di sette e cinque anni, e mentre un giorno stanno giocando, nella camera dei genitori, a misurare le rispettive altezze usando una pila di libri, ecco che ne scoprono uno … diverso, particolare, che, all’apertura, li porta magicamente via, in un mondo fantastico.

Nel cuore di Montefortino, c’era una volta e c’è ancora, il bosco Arancione, un luogo incantato dove la Regina Sibilla regna in pace sulle sue ancelle, le Fate Sibilline. La Regina è una Fata capace di grandi incantesimi e di predire il futuro; un giorno, una delle sue ancelle viene salvata da un Orso che, a discapito della propria stazza, ha un solo desiderio nel cuore: essere accettato dagli umani. Salvando la Fata, ottiene un incantesimo dalla Regina e diventa l’Orso Anselmo, amico dei bambini e protettore del bosco. Purtroppo, però, gli uomini non sono tutti come i cuccioli che ha incontrato nel bosco … A questa scena assistono i due fratelli, magicamente catapultati poi nel lago di San Ruffino, vicino ad Amandola, dove incontreranno una rana salterina di nome Karina, nuotatrice e saltatrice provetta! La rana racconta ai due fratelli la leggenda che lega le sorti drammatiche della principessa greca Fillide a quel luogo. Purtroppo, Karina, pur essendo una rana molto bella, soffre di solitudine per via del suo carattere un pò arrogante e vede in Marco ed Andrea la possibilità – finalmente!- di avere veri amici e dei tifosi all’annuale competizione delle rane! Karina, presuntuosa e anche un pò furbetta, non sa ancora che trovarsi nei panni della perdente, dopo aver umiliato sempre tutti, sara’ una lezione difficile da apprendere.

A Montefiascone Appennino, Marco ed Andrea assisteranno al più incredibile spettacolo di magia: durante la bellissima sagra ” Sapori d’autunno”, tra bancarelle piene di ceste di frutta, zucche e quant’altro, si esibisce Arturo, un falco smeriglio diverso da tutti gli altri. Lui, infatti, è stato salvato dall’umano Antonio che gli ha insegnato l’arte della magia, ma, soprattutto, il potere dell’amore.
Nel meraviglioso “Balcone dei Sibillini” è l’incanto del cielo stellato a fare spettacolo: qui, non ci sono mai nuvole, e le stelle hanno il potere di esaudire i desideri dei bambini. Accorrono visitatori da terre lontane fino a che un folletto dispettoso ed invidioso della felicità dei bimbi, getta un incantesimo sul paese e quindi fa piovere per giorni e giorni. Sara’ grazie all’intervento della Regina Sibilla che il folletto capira’ le conseguenze delle proprie azioni.

Ludovico è un pagliaccio di quarant’anni che ama far ridere il suo pubblico e ha dovuto lottare contro tutto e tutti per realizzare questo suo sogno, ma nel suo lavoro ci mette amore e per questo viene apprezzato da tutti. Tuttavia, nonostante l’aria gioiosa, Ludovico, pur vestito da clown, percepisce un’atmosfera di tristezza insolita e greve, che solo Andrea, Marco e gli altri bambini riusciranno a scalfire. Falerone è un paese doppiamente fortunato, sia perché è situato nei pressi di Falerio Picenus è uno dei siti archeologici più importanti delle Marche, la regione in cui vivono appunto Marco ed Andrea, sia perché vicino ad esso scorre un bel fiume, il Tenna. Qui, in una scuola particolare, ci sono i colori birichini che si lasciano usare solo dai bambini!

Già, perché talvolta, diventando grandi, si perde la gioia di inventare e di usare la fantasia ed è questo che può accadere quando si fanno le cose senza più passione.

Tra formiche golosone e una macchina da scrivere decisamente speciale, incontriamo Mattia, un bambino che deve imparare ad addomesticare la sua rabbia, ritroviamo personaggi che fanno da filo conduttore a queste storie, ma, soprattutto, visitiamo con la potenza della fantasia una parte delle Marche, raccontate in modo accattivante. Ho letto questo libro con mia figlia di quasi sei anni, e ci siamo divertite ad immaginare quei luoghi e personaggi, soprattutto la Regina Sibilla e le sue magiche fate!

Dopo tante avventure, i due fratelli riescono a tornare a casa, arricchiti dalle storie che hanno ascoltato e vissuto: dove mai sarà questo luogo magico e pieno di tesori? Con un linguaggio chiaro e semplice, l’autore ci guida in un viaggio, che è primariamente fisico e geografico attraverso un territorio ben preciso – il suo- che ci narra e ci rivela, ma è anche un viaggio di crescita per i protagonisti e i lettori. Ognuno dei protagonisti delle varie storie, siano essi animali dai tratti umani o creature magiche, ha in sé qualcosa di distintivo che lo rende diverso, speciale, e proprio in virtù di questo, può insegnare qualcosa ai giovani lettori; la gentilezza, la bontà, vengono sempre premiate, e il contesto territoriale ha reso queste storie ancor più preziose. Amicizia, rispetto per la natura, un bene enorme da preservare, perseguire i propri sogni, incantarsi davanti alla bellezza di un paesaggio: questi alcuni dei temi qui narrati; i messaggi che l’autore lancia attraverso le sue parole sono ricchi di valori positivi e di ritorno ad osservare la natura, la propria terra, con lo sguardo puro e incontaminato dei bambini. E’ palese l’amore che l’autore nutre per la propria terra, assolutamente adatta a far da cornice a favole capaci di arrivare immediatamente al lettore; nel volume sono presenti delle illustrazioni che i piccoli lettori possono anche colorare, per riempire con la propria fantasia le suggestioni ricreate.

Condividi:

Leave comment

Your email address will not be published. Required fields are marked with *.