Review Tour: ThunderHead

Review Tour: ThunderHead

Buongiorno, lettori! Oggi Review Tour dedicato ad una delle uscite che più attendevo: ThunderHead, Libro 2 della Trilogia della Falce, scritto da Neal Shusterman (traduzione di Lia Tomasich), edito da Mondadori nella collana Oscar Fantastica. Ringrazio la Casa Editrice per questa lettura in anteprima.


In un mondo che ha sconfitto fame, guerre e malattie, le falci decidono chi deve morire. Tutto il resto è gestito dal Thunderhead, una potentissima intelligenza artificiale che controlla ogni aspetto della vita e della società. Tranne, appunto, la Compagnia delle falci. Dopo il loro comune apprendistato, Citra Terranova e Rowan Damisch si sono fatti idee opposte sulla Compagnia e hanno intrapreso strade divergenti. Da ormai un anno Rowan si è ribellato ed è fuggito, diventando una vera leggenda: Maestro Lucifero, un vigilante che mette fine alle esistenze delle falci corrotte, indegne di occupare la loro posizione di privilegio. Di lui si sussurra in tutto il continente. Ormai divenuta Madame Anastasia, Citra è una falce anomala, le sue spigolature sono sempre guidate dalla compassione e il suo operato sfida apertamente il nuovo ordine. Ma quando i suoi metodi vengono messi in discussione e la sua stessa vita minacciata, appare evidente che non tutti sono pronti al cambiamento. Il Thunderhead osserva tutto, e non gli piace ciò che vede. Cosa farà? Interverrà? O starà semplicemente a guardare mentre il suo mondo perfetto si disgrega?


Maestro Lucifero, come un fantasma vestito di nero, persegue la sua idea di giustizia e purificazione tra le fila delle Falci corrotte o che contravvengono alle rigide, seppure poche, regole della loro Compagnia; temuto e terrificante, è un’ombra nella notte, senza, apparentemente, scrupoli né vincoli. Eppure, la sua compassione avrà un prezzo inimmaginabile nelle sorti del mondo così come le Falci lo conoscono.

Simili a divinità, dinanzi a loro si aprono porte, vengono regalati jet privati: benefici scaturiti dal terrore primordiale della spigolatura, l’unica vera morte in questo mondo del futuro dove è possibile ritornare, ringiovanire, tranne se, appunto, si viene spigolati da una Falce. Questa posizione comporta rispetto misto a tentativi di guadagnarsi immunità, una dispensa dalla morte stessa. Ma all’interno, la Compagnia delle Falci sta vivendo un momento di profonda crisi e una spaccatura insanabili, le cui conseguenze potrebbero essere devastanti. Vecchia guardia contro nuovo ordine, rifondazione e cambiamento contro attenersi alle regole: spigolare, uccidere, è un lavoro o una vocazione? E in quanto lavoro, può essere svolto con piacere? La linea di confine tra questi concetti è sottilissima e facilmente malleabile: in seno alle Falci, c’è chi si schiera apertamente verso un nuovo mondo, verso una maggior libertà di scelta da parte delle Falci, con più autonomie, diciamo. Cosa comporterebbe questo scenario?

Madame Anastasia, nominata Falce da poco, ha tanto da digerire e metabolizzare: il suo nuovo ruolo, gli insegnamenti della sua mentore Madame Curie, le vicende che riguardano Rowan; ma a ciò si aggiunge la possibilità di essere diventata, insieme a Madame Curie, il bersaglio di un attacco. Chi può volere delle Falci morte? Perché? Una serie di attentati alle loro vite convince le due a “nascondersi”, almeno fino al Conclave. La loro vita è davvero in pericolo e si intreccia pericolosamente alla missione alquanto particolare del giovane Greyson, la cui vita estremamente solitaria l’ha portato ad avvicinarsi al Thunder Head, genitore , confidente, unico amico. Che piani ha in serbo per lui?

Tra rivelazioni e colpi di scena, torniamo nel mondo della perfezione, in cui la morte è stata sconfitta, in cui governa il Thunder Head, con la separazione tra stato e Falci. Il Thunder Head, infatti, ha compreso, dopo essere stato creato dagli uomini, che vita e morte devono rimanere appannaggio di quell’umanità che ama e protegge: ma quanto è difficile osservare tutto senza poter di fatto intervenire? Come può permettere che gli esseri umani siano così malvagi e corrotti? Nonostante le bolle di autonomia – esperimenti che il Thunder Head concede – la società, che lui ha preservato e di fatto salvato da un’estinzione certa, gli pone continuamente interrogativi: come fa a restare in silenzio davanti al male? Ogni capitolo è introdotto da una riflessione del Thunder Head stesso che apre spiragli su di esso, sulla creazione del mondo, e sui suoi pensieri: come si coniuga coscienza e consapevolezza? Il ThunderHead è un Dio? E se lo è, che tipo di divino è stato e vorrà essere: severo o flessibile?

Ancora una volta, l’autore è riuscito a trascinarmi nella storia con il suo stile descrittivo e capace di creare un mondo tanto affascinante quanto angosciante: la solitudine del Thunder Head, cui fa eco quella di Greyson, gli interessi personali e gli intrighi politici della Compagnia delle Falci, che qui si spingono ad un livello ancor più profondo, mi hanno catturata. Il cuore stesso dell’organizzazione della società viene minato e attaccato, minacciato e scosso: cosa farà ora il Thunder Head? Il finale lascia chiaramente tante domande e apre tante ipotesi: tra tecnologia del futuro e religione, chi governa davvero il mondo? Un secondo volume che non ha disatteso le mie aspettative, grazie anche all’introduzione sia dei pensieri del Thunder Head stesso, sia grazie al ritorno e all’introduzione di personaggi nuovi le cui trame si intrecciano a formare un disegno accattivante.

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