MARY – La ragazza che creò FRANKENSTEIN

MARY – La ragazza che creò FRANKENSTEIN

Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo del libro ” Mary – La ragazza che creò Frankenstein” scritto da Linda Bailey ( traduzione di Eleonora Dorenti) illustrato da Jùlia Sardà ed edito da Rizzoli, che ringrazio per la copia.


TRAMA
Mary è una sognatrice. Immagina cose mai esistite, costruisce castelli in aria. Questa è la sua storia: la storia di come nasce una scrittrice e di come si dà vita a una leggenda. Un racconto da brividi, un antico castello, una creatura senza vita, incredibili scoperte scientifiche e una notte di tempesta. Sono que-sti gli elementi che Mary, a soli diciotto anni, cuce insieme con ago e filo per dare vita a un personaggio indimenticabile e a uno dei più grandi romanzi di tutti i tempi… Frankenstein.


Mary è una bambina che ama due cose: i sogni e le storie. Queste ultime le legge e le scrive e quando vuole sognare va a trovare la sua mamma, o meglio si reca sulla sua tomba; anche sua madre amava scrivere e scriveva dei diritti delle donne, ma è mancata troppo presto. Mary ha un vuoto nella sua vita e la rigidità caratteriale del padre, anche lui intellettuale, allontana i due soprattutto quando si risposa. La sua vita, così come la casa paterna è attraversata dall’incontro con rinomati scienziati e scrittori: una sera, Mary ascolta e si innamora delle atmosfere cupe dei versi di Coleridge.

Ma quel vuoto che sente si tramuta in rabbia e infelicità: Mary va a vivere da una famiglia di estranei in Scozia; qui, i paesaggi immensi sembrano essere il prolungamento ideale dell’immaginazione fervida che possiede, ma casa è altrove, e in famiglia le cose non migliorano, anzi… Mary scappa di casa con uomo! E trascina con sé Claire, la sorellastra! Ha appena sedici anni quando si innamora del poeta Percy Shelley e con lui e Claire, hanno pochi soldi, ma che avventure affrontano in giro per l’Europa! E che bello quel castello di Frankenstein in rovina.

Le frequentazioni di Mary e di Claire sono decisamente interessanti: tra i loro amici c’è Lord Byron e una sera tempestosa assieme al medico Polidori viene raccontata una storia di fantasmi. E tra amici e intellettuali parte la sfida: chi saprà scrivere il racconto del terrore più pauroso? Tutti accettano ma ben presto la noia prende il sopravvento fino a che Mary, sentendo i discorsi di Byron e del marito inerenti delle recenti scoperte scientifiche decisamente inquietanti, ha un’ idea. E che idea! Il seme per una delle storie  più famose di tutti i tempi è stato piantato. Mary inizia a scrivere e dopo nove mesi, a diciotto anni, termina la stesura del suo romanzo, e, dopo qualche porta in faccia, viene pubblicato. Impossibile che a scriverlo sia stata una ragazza così giovane, pensa la critica dell’epoca.

Un romanzo visionario la cui genesi è essa stessa una storia nella storia: la stessa Mary la racconta nella prefazione al suo libro e l’autrice Linda Bailey rileggendola se ne lascia nuovamente stupire, decidendo di farne un albo meravigliosamente illustrato.

E così ho scoperto che nella storia della vita e del genio creativo di Mary si nascondevano molte altre storie.

Mary è orfana, ribelle, intelligente, visionaria, passionale. Ma è anche anche sofferenza, lutto: dopo la madre quando ha appena undici giorni, Mary perde tre dei quattro figli in modi tragici; e il marito stesso annega fatalmente, Lord Byron muore di febbre in guerra, Polidori si suicida. Restano lei e Claire, l’impegno e la passione per le storie che l’ hanno consacrata: Frankenstein o il Moderno Prometeo ha superato la prova del tempo ed è stato il capostipite del romanzo moderno di fantascienza.

“Fu in una tetra notte di novembre…” Lasciatevi trasportare dalle suggestive ed evocative illustrazioni di questo volume e dalla notte che diede vita a un sogno divenuto realtà.

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