Il libro della giungla

Il libro della giungla

Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo del volume Il libro della giungla, scritto da Rudyard Kipling ( traduzione di Ottavio Fatica), illustrato dallo studio MinaLima Design ed edito da L’ippocampo Edizioni, che ringrazio per l’invio della copia.


TRAMA


Il terzo volume della nuova serie di classici per ragazzi rivisitati in versione deluxe da MinaLima Design è questa splendida edizione integrale del capolavoro di Rudyard Kipling. Ci trasporta nel cuore della giungla indiana, con illustrazioni dai colori incantevoli e nove elementi interattivi che delizieranno i giovani lettori, compresa una pianta della città perduta dove le scimmie conducono Mowgli, un pieghevole che spiega nel dettaglio le Leggi della giungla, una freccia rotante con la danza degli elefanti, un quadrante con i movimenti ipnotici del serpente Kaa e una mappa del percorso di Kotick per trovare una nuova strada.


La raccolta di storie che compone Il libro della giungla contiene alcuni dei riferimenti che hanno popolato, e popolano, l’immaginario comune; considerato uno dei classici della letteratura per l’infanzia, viene pubblicato in una versione magnifica e ricercata, divenendo una piacevole lettura – o rilettura- anche per un pubblico adulto. Le storie raccolte hanno come protagonisti celebri animali antropomorfi, umani, tra cui il famigerato Mowgli, e contengono tutte una morale: il tratto che potrebbe unire le varie storie è la voglia di rivincita, di rivalsa, che accomuna molti dei personaggi qui raccontati.

I primi tre racconti sono appunto dedicati a Mowgli, il cucciolo d’uomo allevato da Babbo Lupo e Mamma Lupa, che viene catturato dalla terribile tigre Shere Khan la quale lo rivendica come sua proprietà; ma la famiglia di lupi è di ben altro avviso e decide di crescere Mowgli come un loro figlio. Tuttavia, la diversità del cucciolo comporterà una difficile accettazione da parte del Branco, nonostante parli a suo favore l’orso Baloo e paghi il suo prezzo la pantera Bagheera, nata anche lei nel mondo degli umani. La vita di Mowgli è destinata ad essere divisa tra queste due parti di sé: troppo umano per i lupi, troppo lupo per gli umani, è scacciato da entrambe le comunità, che come gli farà notare Fratello Grigio, non sono in fondo così diverse tra loro. Il suo rapporto con i maestri Baloo e Bagheera, differenti tra loro come atteggiamento verso di lui, gli garantiscono la conoscenza della Legge della Giungla cui tutti devono sottomettersi e seguire. Le avventure di Mowgli sono diventate iconiche: il cucciolo d’uomo ha un conto in sospeso con la tigre ed è destinato a pagarlo.

Gli altri racconti hanno sempre come protagonisti animali e umani, dalla foca bianca alla mangusta che combatte contro i serpenti; sono storie di resilienza e di amicizia, storie di crescita e di valori positivi che sopravvivono alla patina del tempo. Le storie mettono al centro l’importanza del rispetto per l’ambiente e per l’equilibrio tra le specie: la natura, nel suo lato selvaggio, ha le sue regole che devono essere rispettate, le sue gerarchie e i suoi rituali; al tempo stesso, l’autore non disdegna di dare qualche lezione di morale alla razza umana. Storie di libertà, storie che parlano del superamento dei propri limiti e delle proprie difficoltà, calate in un’ambientazione esotica, riprodotta dai meravigliosi disegni, miniature ed elementi interattivi disseminati nel testo. Il volume si va ad aggiungere ad una collezione preziosa di storie per grandi e piccini, che non perdono mai il proprio valore ma anzi, crescono con la crescita del lettore.

Perdetevi tra le mappe del viaggio della foca bianca, tra la danza degli elefanti e il giornale di viaggio, seguite Mowgli nella sua giungla, nella sua crescita, personale ed umana, nella lettura di un classico la cui influenza travalica il cinema e la televisione, e tocca anche il movimento scout.

Ricorderò che cosa ero. Basta
con corda e catena.
Ricorderò la mia possanza
e gli intrighi forestali.
Non venderò all’uno per un pò
di canna la schiena:
dalla mia gente tornerò.
da chi vive nei covili.
Prima di giorno,
prima di mattino incontrerò
dei venti il bacio intemerato,
dell’acqua la carezza.
Mi scorderò l’anello al piede,
il palo schianterò.
Gli amori rivisiterò
e chi è senza cavezza!

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