Toto e il Mago di Oz

Toto e il Mago di Oz

Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo del libro Toto e il Mago di Oz, scritto da Michael Morpurgo (traduzione di Marina Rullo), illustrato da Emma Chichester Clark ed edito da Il Battello a Vapore, che ringrazio per l’invio della copia.

TRAMA

Quando un tornado si abbatte sulla loro fattoria in Kansas, Toto e la sua padroncina Dorothy provano a nascondersi per non essere trascinati via, ma la furia del vento li trasporta nella misteriosa terra di Oz. Qui, dove regnano un improbabile mago e due streghe malvagie, Dorothy e Toto incontrano una serie di personaggi straordinari, destinati a diventare amici e compagni di avventure: uno spaventapasseri convinto di non avere un cervello, un uomo di latta che desidera ardentemente un cuore, e un leone senza coraggio, almeno a parole… Michael Morpurgo, maestro della letteratura per ragazzi, ci regala una sorprendente riscrittura del grande classico di L. Frank Baum, in cui le avventure di Dorothy nel paese del Mago di Oz sono raccontate dal punto di vista del suo cagnolino Toto, e magnificamente illustrate dal tratto inimitabile di Emma Chichester Clark.

Il vivace cagnolino Toto è cresciuto ed ora è il padre di una nutrita cucciolata composta da sette cagnolini; uno di loro, in particolare, ama ascoltare il padre raccontare le storie alla sera, specialmente la storia dell’incredibile avventura che ha vissuto con la padroncina, ora cresciuta, Dorothy. E’ piccolo Toto, il più incantato ascoltatore di Toto e anche l’unico cucciolo a non addormentarsi durante la storia: ama ascoltarle fino alla fine, perché è in quel momento di pace, quando i fratellini dormono, che può avere l’attenzione e l’affetto del padre in modo quasi esclusivo, e con lui, assopirsi.

Toto racconta spesso ai figli le proprie avventure e questo diviene l’espediente per una divertente rilettura del classico di Baum che ha appassionato tanti lettori e che è entrato nelle case di tanti bambini attraverso le versioni cinematografiche. Il narratore è quindi il cagnolino di Dorothy e i due, a causa di un fortissimo tornado, vengono trasportati in un mondo altro dove vivono i Munchkin, strani personaggi tutti vestiti di blu; abbandonato il ventoso Kansas, i due si trovano davanti ad un nutrito gruppi di Munchkin e una strega buona che li ringrazia perché la loro casa si è spiaccicata su una crudele strega, di cui restano solo un paio di bellissime (e famose) scarpette rosse, date in dono proprio a Dorothy, assieme a un bacio della strega che le garantirà protezione. Da qui, Dorothy e Toto, compiranno un lungo viaggio verso la Città di Smeraldo per incontrare il fantomatico e spaventoso Mago di Oz, l’unico in grado di riportarli a casa. Il pensiero della famiglia, di zia Em e di zio Henry, non abbandona mai Dorothy: è solo grazie alla presenza di Toto, suo migliore amico, che la bambina si fa forza e come dice sempre lei “cuore in alto e gambe in spalla!”

L’avventura procede e ben presto il duo verrà affiancato da celebri personaggi, mentre percorrono la strada di mattoni gialli: lo spaventapasseri convinto di essere senza cervello, il boscaiolo di latta senza più un cuore per un incantesimo della strega cattiva e un leone grande, grosso ma codardo. Insieme, supereranno ostacoli e paure, per giungere dal Mago di Oz: qui, però, troveranno una spiacevole sorpresa ad attenderli poiché il mago li manda a compiere una missione apparentemente impossibile. Solo unendo le forze, solo grazie al cuore, al coraggio e al cervello di tutti, il gruppo si salverà e sconfiggerà il male, ma ancora una volta, il Mago di Oz si rivelerà un pugno di fumo, un’illusione, una bugia bella e buona. Come faranno Dorothy e Toto a tornare a casa? E i nuovi incredibili amici ad ottenere ciò che li ha spinti ad intraprendere quest’avventura? Sarà proprio quel Mago imbroglione a farli riflettere – e di conseguenza, far riflettere il lettore – che spesso le idee che si hanno su se stessi sono sbagliate, e che cambiando punto di vista, tutto assume una nuova prospettiva. Così, il leone si è dimostrato coraggioso nell’aiutare i propri amici, e lo spaventapasseri ha ragionato fuori dagli schemi, il boscaiolo ha mostrato una bontà d’animo impossibile da avere senza possedere un cuore. Tutti avevano già le qualità che volevano richiedergli, ma per Dorothy la cosa è più complessa … solo scavando nel passato del presunto mago, avrà l’intuizione che finalmente li riporterà a casa. Ma come dimenticare un’avventura simile? Impossibile, sia per Dorothy che per Toto, il quale la utilizza dopo tanto tempo come storia per i suoi figli.

Il volume è magnificamente arricchito da illustrazioni dai toni pastello, evocative di ciò che accade nel capitolo e nella storia, e rendono la lettura piacevole: ci si sofferma a commentare le immagini, ad anticipare cosa può succedere e ci si perde sulla strada di mattoni gialli, ripercorrendo una storia senza tempo che parla di amicizia, di famiglia e di valori positivi. Toto è un narratore inedito e divertente, adatto a guidare il pubblico in un’avventura che parte dal Kansas e conduce nel mondo della fantasia, dove abitano creature terribili e papaveri che fanno addormentare, dove una terribile strega viene sconfitta e il bene trionfa sul male, dove una bambina e il suo cane, uniti in un legame sincero, crescono, senza mai perdere il ricordo delle proprie radici.

Casa è sempre casa ed è il posto più bello del mondo.

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