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Buongiorno, lettori! Oggi Review Tour dedicato al romanzo Middlegame, scritto da Seanan McGuire (traduzione di Benedetta Gallo) ed edito da Mondadori nella collana Oscar Fantastica. Il romanzo è in uscita il 21 luglio; ringrazio la Casa Editrice per la possibilità di leggere questo volume in anteprima!

TRAMA

Ecco Roger. Ha un vero dono per le parole, comprende istintivamente ogni linguaggio e sa che è il potere delle storie a regolare i meccanismi dell’universo. Ed ecco Dodger. È la sorella di Roger, la sua gemella per la precisione. Anche lei ha un dono, per i numeri: sono il suo mondo, la sua ossessione, il suo tutto. Qualunque cosa le si presenti alla mente, Dodger la elabora con il potere della matematica. I due fratelli non sono propriamente umani, anche se non lo sanno. Non sono neanche propriamente divini. Non del tutto… non ancora. E poi c’è Reed, esperto alchimista, come la sua progenitrice. È stato lui a dare vita ai gemelli. Non si potrebbe definirlo il loro “padre”. Non proprio. Ma come tutti i genitori, per i due ragazzi ha un piano ambizioso: far sì che raggiungano il potere assoluto, e poi reclamarlo per sé. Diventare “dei in Terra” è una cosa possibile. Pregate soltanto che non accada.

California e Massachusetts, due fusi orari diversi, due bambini dall’apparenza ordinaria: lei odia l’ortografia, lui detesta la matematica. E all’improvviso, nella mente di lui, Roger, la voce di lei, Dodger, che risolve i problemi di matematica: è barare? Non lo è se è una voce nella testa a suggerire le risposte, sostiene lei. Come possono riuscire a parlarsi nella mente e a vedere la realtà dell’altro, a sentire, a percepire anche qualche sensazione? Entrambi adottati, entrambi geniali, entrambi isolati, proprio per la loro genialità, più lei che lui perché una ragazzina brava in matematica è meno accettata di un ragazzino bravo con le parole. Eppure. Hanno un legame, a partire dai nomi che fanno rima, e che nei documenti dell’adozione erano immodificabili, unica clausola quasi ridicola. la loro routine diventa svegliarsi presto per sentirsi, per parlarsi, per sorreggersi: raramente si interrogano davvero su quello che definiscono un legame quantico. Quello che non sanno – ancora – è che il loro essersi “trovati” è un bene e un male, una minaccia e una condanna, per qualcuno: un paradosso, e di paradossi la loro storia sarà piena zeppa.

Roger e Dodger, costretti a separarsi, a ritrovarsi da grandi per subire ancora una volta un successivo allontanamento e poi ritrovamento, non sono del tutto umani, come scopriranno; tale scoperta ha effetti devastanti, su di loro e su chi li ha aiutati a scoprirlo. Chi sono davvero? Gemelli con lo strano DNA … che comunicano in qualche modo assurdo, che si cercano, che quando si toccano e “giocano” con parole e numeri, rischiano di distruggere il mondo. La verità sembra essere assurdamente contenuta in un libro per bambini che parla di due bambini, Avery e Zib e di una Città impossibile raggiungibile solo tramite una strada improbabile. Ma che connessione ha questa storiella con la vita di Roger e Dodger?

Il loro è un mondo in cui esiste l’alchimia, un’arma potente che si fonda su sangue, omicidi e morte (esempio lampante: la mano della gloria, che necessita la volontà di uccidere) in cui la più grande alchimista mai esistita aveva in mente un progetto ambizioso e pericoloso, guidata dalla Dottrina dell’Ethos, ovvero incarnare quella dottrina, quelle forze cosmiche, in soggetti, e aprire quella Città impossibile a tutti, un luogo in cui vincere la morte, un luogo di speranza. Ma il mondo degli alchimisti ha rifiutato la sua visione, contrastandola e lei, in un ultimo tentativo di salvare la sua conoscenza l’ha riversata proprio in quella storia per bambini e ha creato il potente successore ed alchimista Reed. James Reed ha portato avanti il progetto della sua mentore spogliandolo però di quell’universalità che l’aveva nutrito, pervaso da mire di conquista e di potere a tutti i costi. Morte e sangue, orrore, creature manipolate, assemblate, emulanti l’umanità … coppie di bambini, di esperimenti, tutto per incarnare quella Dottrina che gli permetterebbe di giungere al potere supremo, controllando ovviamente le coppie di forze cosmiche.

Eppure, Reed brama e teme al tempo stesso la manifestazione della Dottrina e quindi continua a mantenere un controllo sulle vite di Roger e Dodger, fino a quando la situazione esplode. Il rapporto tra i due fratelli è qualcosa di intenso, di toccante e di profondo, che esula dalla comprensione di chiunque ne sia al di fuori: crescono, evolvono, maturano, e catturano completamente il lettore. Uno non può vivere se l’altro muore: sostegno, supporto, centro di tutto il loro mondo. Una capace di piegare al suo volere il Tempo, l’altro capace di plasmarlo con la forza delle proprie parole: in mezzo, il destino del mondo, un potere così grande che cadendo in mani sbagliate potrebbe essere deleterio per tutti. Roger e Dodger vorrebbero poter avere una vita normale, ma per poter arrivare ad avere anche solo la possibilità che ciò accada, dovranno lottare contro Reed e la crudele Leigh, aiutati da Erin, la quale vuole vendicarsi dell’aberrante mondo reclamato dall’alchimista. Una storia per bambini che nasconde il segreto del dominio del mondo e due fratelli che si amano sopra ogni cosa, determinati e pronti a tutto pur di salvare il loro mondo.

Una storia ambiziosa, sapientemente costruita e gestita, da leggere con attenzione per cogliere non solo le implicazioni chiaramente fantastiche del racconto ma quelle più profonde e sottili, più emotive: l’autrice, infatti, racconta dell’amore fraterno, della solitudine di essere diversi, della speranza di poter davvero cambiare il mondo, non più prigionieri ma liberi del proprio destino. Una filosofia complessa e una visione del mondo decisamente originale, unite ad uno stile incisivo e coinvolgente, e a dei personaggi tratteggiati finemente, dalla psicologia ben delineata, rendono questo romanzo innovativo e affascinante.