Review Tour: I giorni del ferro e del sangue

Review Tour: I giorni del ferro e del sangue

Buongiorno, lettori! Oggi Review Tour dedicato al romanzo I giorni del ferro e del sangue, scritto da Santi Laganà ed edito da Mondadori; il volume è in uscita oggi 16 giugno, ringrazio la Casa Editrice per questa lettura in anteprima.

TRAMA

Patrimonio di San Pietro, 960 d.C.Sul trono papale siede un adolescente perverso e corrotto, ciò che resta dell’Italia indipendente è allo sbando dilaniata da lotte intestine e le campagne sono una terra di nessuno dove la violenza e il sopruso la fanno da padroni. Anna è una contadina di quindici anni che conduce un’esistenza misera e asservita. Quando la sua famiglia viene trucidata e l’ultimo fratello rapito per essere ridotto in schiavitù, decide di continuare a vivere per inseguire quell’ultimo brandello di affetti e, sorretta da una volontà indomita, inizia una dolorosa peregrinazione per terre sconosciute e ostili, tra aiuti misericordiosi e feroci violenze. Nel suo tormentato cammino incontrerà un cavaliere dall’oscuro passato e un improbabile presente, un vecchio dall’aria mansueta che nasconde insospettabili risorse e un giovane vagabondo sfrontato e generoso: una strana compagnia con cui cercherà di farsi giustizia fin dentro i palazzi più segreti di Roma. Ambientato in uno dei periodi meno conosciuti e più bui della nostra Storia, I giorni del ferro e del sangue è un affresco senza filtri né retorica di un’epoca brutale quanto affascinante, ma anche la straordinaria parabola di una memorabile protagonista: una giovane donna che nel più maschilista dei mondi non si rassegna a un destino già scritto e tenacemente lotta per conquistarsi il diritto a una vita migliore.

L’ anno Mille è alle Porte e la vita di una giovane ragazza sta per essere sconvolta: in una notte, dei loschi figuri armati e affamati, hanno ucciso suo padre e i suoi fratelli minori, e portato via Martello, l’amato fratello. In un posto sperduto, nel più miserabile dei villaggi, cercavano proprio lei, su ordine del nuovo Papa, Giovanni, viziato e avvezzo ai piaceri della carne. Anna, così si chiama la fanciulla, è riuscita miracolosamente a scappare e a trovare riparo da un prete amico del padre il quale, non stupendosi affatto dell’ignoranza insita in quei luoghi rurali, spiega alla ragazza chi era l’uomo che ha ucciso la sua famiglia, il valvassore, e perché: da qualche tempo, giovani ragazzi e ragazze, sani e di bell’aspetto, vengono prelevati e portati a Roma. Sono tempi difficili, corrotti, e Anna sa di non potersi fidare di nessuno, al tempo stesso sa di non poter lasciare Martello al suo destino, qualunque esso sia. Anna paga lo scotto di essere giovane e molto bella in un mondo che fa della lussuria, della delazione, della depravazione, il proprio tratto distintivo; costretta a fuggire, Anna incappa nella sua prima brutta esperienza, ha solo sedici anni ed è cresciuta con una famiglia modesta in un luogo modesto, lontano da intrighi e pettegolezzi, dall’infamia della violenza, che però purtroppo abita nel mondo e di cui le toccherà fare esperienza nel peggiore dei modi. Affidata ad una famiglia di contadini, una piccola comunità di fittavoli delle terre dei preti, in cui dovrà inserirsi e lavorare sodo, dimostrando la propria tempra e le proprie qualità di cacciatrice e boscaiola; l’inverno rigido porta nella vita della ragazza l’agghiacciante scoperta di un nuovo cadavere e la necessità di una nuova fuga. Ancora una volta, Anna, nella sua ingenuità crede di poter essere davvero libera in un mondo opprimente e malvagio, libera di girare da sola tra i villaggi, libera di perseguire il suo scopo e la sua vendetta: ma è una donna, e viaggiare sola implica accendere negli uomini il desiderio.

L’incontro con un oste è illuminante: non è necessario mostrarsi disponibili per elicitare determinati istinti, anzi, basta essere donna, solo quello. Anna non può cambiare la sua natura. Arnolfo è un cavaliere sui generis, salva Anna perché non riesce proprio a tollerare certe violenze e certe bassezze, tuttavia non si lascia, inizialmente, intenerire dalla fanciulla, che vorrebbe viaggiare con lui per un tratto, diretta prima dal valvassore e poi a Roma per la sua vendetta; Arnolfo, poi, si lascia convincere e i due, rocambolescamente, riescono ad arrivare a quel valvassore, lasciandosi alle spalle una scia di sangue e morte. Nel loro percorso, incontreranno diversi personaggi, quali Ezio e Furio, ad esempio, ma soprattutto si relazioneranno con la devastazione morale del periodo in cui la storia si svolge: un’epoca dura in cui i preti possono avere concubine, giovani bambine, sottratte a situazioni di vita desolate. E nell’ombra si aggirano persone che tramano contro lo stato delle cose, contro il Papa Giovanni, come lo stesso Arnolfo che decide anche per questo motivo di allearsi con Anna.

Ma le peripezie non sono finite: proprio quando sembrano essere vicini a scoprire dove possa trovarsi Martello, ecco che una nuova violenza separa il gruppo. Anna viene fatta prigioniera, violentata ripetutamente e brutalmente. Chi può averle fatto questo? Chi può aver ridotto Arnolfo in fin di vita? Bande senza dimora, longobardi, saraceni: tanti i malviventi che si aggirano, soprattutto attorno a Roma, la grande città, la meta di tutti i personaggi della storia. Separati, Ezio, Furio e Arnolfo, insieme, credendo Anna morta, mentre la ragazza, dal canto suo, crede che i suoi amici siano morti, compiono un viaggio e un percorso che comprende intrighi e giochi di politica, violenza, e rivelazioni, per arrivare alla corrotta città.

Anna, resiliente, tenace, è costretta a maltrattamenti che provocano nel lettore rabbia, di fronte a un mondo che non solo non è stato capace di tutelarla ma ha goduto sadicamente nell’esporla alle brutture della vita. Si vende, pur di sopravvivere, in un mondo maschilista. E a fare da contorno le intricate vicende legate alla Chiesa e alla politica, gli equilibri in bilico, in un periodo in cui il papato e il clero erano elementi fondamentali del potere, e le figure ecclesiastiche erano implicate in ogni attività, lecita o meno. L’ordine allora è a rischio: un Papa giovane, vizioso e viziato, mal voluto da tutti e belligerante. Cosa fare per riportare tutta la situazione sotto controllo?

Un romanzo intenso e accattivante, che racconta storie violente e di riscatto, con una voce narrativa potente ed asciutta; lo stile dell’autore non ha bisogno di orpelli per consegnare al suo lettore il proprio messaggio. L’autore tratteggia un’ambientazione e dei personaggi forti, credibili, vividi, assolutamente plausibili e che coinvolgono, emozionano il lettore. La penna dell’autore è a tratti cruda, quando serve per raccontare la brutalità disgustosa del mondo tratteggiato, a tratti più intima e morbida, per raccontare i dolori, le angosce, le paure e le speranze che comunque i personaggi nutrono; lo sguardo dell’autore è credibile proprio nel suo narrare in modo disincantato un periodo oscuro e terrificante. La discriminazione verso le donne, considerate alla stregua di schiave e serve, e verso i poveri, i diversi, i disagiati, colpisce dritto allo stomaco del lettore e suggerisce riflessioni che non si limitano a quel preciso periodo storico ma possono abbracciare anche il nostro tempo contemporaneo, purtroppo. Tra ignoranza, povertà, odio, superstizione, potere temporale e cupidigia, cui si contrappone la forza quasi dirompente e devastante dell’amore, di una fede in Dio ancora pura e lontana dalla corruzione, il valore dell’amicizia, la speranza nel futuro e in un destino che non serbi solo dolori e tormenti, l’autore ci racconta una storia toccante proprio perché plausibile.

«Mio padre mi diceva sempre che l’amore e la morte sono le uniche cose che non si possono comprare o comandare. E che trattano tutti, ricchi e poveri, potenti e servi, alla stessa maniera.»

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