Il sigillo di Aetherea

Il sigillo di Aetherea

Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo del romanzo Il sigillo di Aetherea, scritto da Pietro Ferruzzi ed edito da I.D.E.A. Immagina Di Essere Altro, che ringrazio per la copia.

TRAMA

La Luna Rossa è giunta e con sé ha portato le tenebre. Una nuova Era sta per iniziare nelle Terre di Oppas. Nemici, che per lungo tempo si credeva di aver sconfitto, torneranno per reclamare vendetta. La pace, duratura e non facile, tra le razze di Oppas sta per finire; l’amicizia tra troll e uomini sta per crollare. 
Tre fratelli si troveranno in situazioni difficili e dovranno proteggersi l’uno l’altro, guidati dalla Dea Aetherea cercheranno di aiutare la propria famiglia che sta combattendo contro lo Spettro del passato per garantire a tutti il futuro.

Nella terra di Oppas, termine che significa speranza, si sta vivendo un periodo di relativa pace tra le specie che le popolano, sotto il regno di re Harald del Clan Spaccaroccia; il re ha combattuto per tale pace, una guerra contro un nemico tanto oscuro quanto potente, e per poterne uscire vittorioso si è alleato con amici impensabili fino a quel momento. La sua vita è stata allietata anche da un matrimonio felice, con la nascita di tre figli maschi: Lucas, il primogenito principe delle Terre dell’Arcobaleno, Marek, principe delle Terre dei Laghi, e il più piccolo, Hevron principe della piana dei Miracoli e città di Babel. Purtroppo, la nascita di Hevron ha significato la morte dell’amata moglie e regina, e il figlio minore ha sempre sentito il peso di quella che lui vive come colpa. Ad ognuno di loro è stato affidato un regno, che somiglia in qualche modo alla personalità dei tre principi, i quali amministrano le terre in modo giusto. Lucas è l’unico dei tre ad essere sposato e ad avere anche lui tre figli: Cameron, che ha come modello lo zio Marek, e vuole diventare anche lui esperto nelle armi, Viola, appassionata di erbe e di magia, e la piccola Allison. Marek è un guerriero dalla corporatura massiccia, ma ha un cuore buono ed ha l’animo di un giocherellone; è da sempre innamorato di Azura che però ha scelto di sposare il suo migliore amico nonché suo capo delle guardie e a Marek non resta che struggersi per l’unica donna che il suo cuore abbia mai amato. Hevron, infine, è attratto dalla conoscenza e dagli oggetti magici, che colleziona: in particolare, è stato quasi chiamato, in modo misterioso, da una pietra nera a forma di luna altrettanto avvolta dal mistero, trovata scavando ai piedi di una bianca quercia, cara alla dea Aetherea, divinità dei quattro elementi. I tre fratelli si stanno muovendo dai rispettivi regni per omaggiare un anniversario importante, ovvero i cinquant’anni del regno, quando, ognuno di loro viene attaccato da forze brutali e demoniache, Zarock, Mohr e Scarat, creature note come la Terrifica Triade, proprio nella notte dell’allineamento delle due lune, passaggio che testimonia l’inizio dell’era della luna rossa associata a un’epoca di disgrazie e cambiamenti. Marek sembra essere, tra i tre, quello che è sopravvissuto meglio ai postumi dell’attacco; Lucas e la moglie hanno incontrato la sorte peggiore e i tre figli sono scomparsi, mentre Hevron sembra spossato, stranito, gli accadono strane cose. La guerra contro quest’oscurità demoniaca non è la sola che affligge e spaventa Harald: qualcosa trama nell’ombra, e si serve della ribellione interna ai troll, storici alleati degli umani, per destabilizzare gli animi e accendere la miccia di una nuova sanguinosa guerra.

La narrazione segue le varie vicende dei tanti protagonisti della storia, i quali hanno ognuno il proprio peso e la propria importanza nell’economia della trama: nulla è lasciato al caso, tutto è studiato nel dettaglio per andare a formare un puzzle completo che si compone pagina dopo pagina. Così, le creature della foresta incantata hanno un loro ruolo nell’evoluzione di Cameron, nella scoperta dei poteri di Viola e nella crescita e nell’importanza della piccola Allison: qui i tre fratelli continuano idealmente quel percorso di formazione che avrebbero proseguito sotto la guida degli amati genitori. Quando Allison, predestinata bambina gioiosa, scappa, i fratelli maggiori, ormai grandi, e i due folletti Buck e Puck, che si sono presi cura di lei a causa del suo legame con la dea Aetherea ma poi sono diventati amici dei tre, non possono che seguirla al di fuori da quella foresta che, dapprima luogo del mistero, è diventata per tre lunghi anni casa loro. Allison è stata fatta prigioniera ma il caso – o Aetherea- vuole, che sulla sua strada ci sia anche il gigante Bjorn (chi è davvero, lui?), che si affeziona alla bambina e la protegge, fino a quando, ricongiuntasi con i fratelli e gli amici folletti, il gruppo atterrerà in una buca e Viola ritroverà un diario importantissimo per le sorti del mondo e dell’umanità, il diario di Ragnvald, il più potente mago oscuro esistito. Dalle pagine del diario, tuttavia, emerge, almeno inizialmente, una visione diversa dell’uomo, devoto ad Aetherea e pieno di speranza per la terra di Oppas; ma, con il passare del tempo, la sua voce diviene più cupa, più rabbiosa verso quegli uomini che secondo lui stavano mutilando la terra stessa. Così si avvicina al terribile Thanatos e si lascia sedurre dall’idea di un mondo nuovo; troppo tardi comprenderà il proprio errore. Thanatos è il male, e Ragnvald con l’aiuto di Aetherea proverà a rispedirlo nel luogo reietto cui appartiene; lascia ai posteri un codice per impedire il ritorno di Thanatos, ma chi potrà mai leggerlo? Viola, nonostante le sue competenze, non ci riesce; sarà l’incontro fortuito con Basil – la cui storia personale si collega sia alla perdita dei genitori dei tre principi, sia all’innesto della guerra che sta dilaniando Oppas, a mettere i tre nella direzione giusta. Devono trovare il sigillo della dea, l’anello che permette di comprendere tutte le lingue … proprio lo stesso manufatto magico che possiede Hevron, amato zio di Viola. Ma il viaggio dei ragazzi attraverso la propria terra rivela una storia, una verità, impensabile: le caratteristiche che rendevano quei luoghi un vanto, ora sono perdute, c’è miseria, c’è crudeltà. Nulla è più come lo ricordavano, nemmeno lo zio Hevron che ritiene Viola una bugiarda e la fa imprigionare. Proprio nelle prigioni, però, ritrova – e noi con lei – l’altro zio Marek, deciso ad andare di persona a recuperare il rapporto con il fratello piccolo e arrestato da questi, e l’anziano maestro della ragazza. Finalmente insieme, la missione dei troll, guidati dallo spregiudicato Zathur, acquista un senso: il male vuole tornare nelle terre di Oppas, ma troverà una famiglia, allargata, a combatterlo.

Onore, rispetto, fedeltà, famiglia: questi alcuni degli argomenti trattati in questo epico fantasy davvero coinvolgente, che ricalca alla perfezione il genere di riferimento; c’è evoluzione, c’è crescita nei personaggi, che devono combattere con i propri demoni interiori, con le proprie sconfitte, con le proprie paure, per poter crescere. L’ambientazione è accurata e suggestiva: tra tutte, la mia preferita è quella della Foresta Incantata, luogo ancestrale e archetipicamente connesso alla magia, qui assume anche il ruolo di formazione, di maturazione, di cambiamento. I fratelli entrano bambini ed escono adulti. Ci sono tre fratelli destinati a grandi cose, uniti nel dolore, e poi nel combattere il male, ognuno con la propria personalità; nel corso della vicenda, il lettore conoscerà tanti personaggi, tutti con la propria precisa voce, riconoscibili e credibili, le cui vicende si vanno ad incastrare in un quadro più ampio. La lotta tra il bene ed il male è la colonna portante di questa storia: un male che corrompe, che mistifica, che inganna e che si serve di tutto e tutti, che colpisce negli affetti e nelle debolezze umane. La battaglia per la salvezza incalza, il futuro è incerto, le alleanze traballano. Davvero Oppas è l’unica terra, come crede Cameron?

E’ presente la magia nel romanzo, elemento di cui si fa portavoce ed esperta Viola: una magia bianca, buona, che vuole curare e riparare piuttosto che distruggere. Un regno in bilico, creature magiche, giovani e aitanti principi, amori ribelli, uno stile capace di descrivere la foga e la strategia della battaglia tanto quanto i moti più intimi dell’animo dei suoi personaggi, che risultano credibili: ecco gli ingredienti per un romanzo scorrevole e piacevole da leggere. Tra oracoli e profezie, tra inganni e responsabilità, l’era della luna rossa ha inizio.

Il tramonto è adesso, la notte verrà, il resto forse no.

La prescelta è qui, la sua ombra è qui, il resto arriverà.

Il silenzio è vita, la foresta è vita, il resto arriverà.

L’alba è questa, il sentiero è lungo, il resto apparirà.

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