Omega 9. Carpet dal mare di Angle

Omega 9. Carpet dal mare di Angle

Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo del romanzo Omega 9. Carpet dal mare di Angle, scritto da Tom Garland e Josh Sparda, edito da Bookabook, che ringrazio per questa collaborazione!

TRAMA

In un mondo dominato dagli araldi, creature simili ad angeli, gli umani sono considerati esseri deboli e imperfetti e per questo sono stati confinati in una landa inospitale, abitata da mostri e specie pericolose. Ma negli anni hanno sviluppato una tecnologia avanzatissima e, ora che possiedono armi sofisticate e ali meccaniche, hanno dato inizio ad una guerra per riconquistare il loro posto nel mondo. L’epica battaglia arriva finalmente a una svolta quando scende in campo la famigerata Omega 9, una squadra di nove guerrieri eccezionali, di cui fa parte il giovane Carpet, l’unico essere umano col dono della magia. Ma non tutto è deciso e il destino non ha ancora calato tutte le sue carte…

Il mondo di Gesta è diviso, ormai da tanto tempo: umani ed araldi hanno combattuto una sanguinosa battaglia, il cui esito ha significato l’esilio nel territorio di Seth per la razza umana, considerata inferiore, mediocre e inutile agli occhi degli araldi. Gli araldi, creature dalle ali portentose e la cui struttura sociale è su base matriarcale, sono rimasti su Andalia e non hanno dato peso alla minaccia della “peste” rappresentata dagli umani; guidata dalla terribile Amelia, la regina, Andalia si crede irraggiungibile e soprattutto imbattile, fino a che gli umani insorgono, e lo fanno sotto la guida del governatore Sever Caus, ostinato a voler sconfiggere per sempre quelle creature e a dare agli umani la possibilità di scegliere liberamente dove vivere. In realtà, Caus è mosso da un desiderio di rivalsa e di vendetta – sentimenti che aleggiano in diversi personaggi del romanzo e guidano parte delle azioni degli attori in scena; l’uomo, infatti, nasconde un segreto sul proprio passato personale, un dolore, una perdita per mano di quegli araldi, che ora vuole ripagare con la distruzione totale. Qualcuno che amava gli è stato sottratto, e da allora la sua vita è votata alla vendetta.

La battaglia imperversa tra i territori e scende in campo una squadra d’eccellenza, l’Omega 9, composta da nove tra i migliori soldati nelle varie aree, comandata dall’intrepido Marden, che si è battuto per far inserire ed accettare anche Carpet, giovane ragazzo con qualità inaudite. Egli infatti è l’unico tra gli umani a mostrare capacità magiche, ancora grezze e quindi estremamente pericolose per lui e per gli altri, ma senza dubbio ha un potenziale di cui la squadra necessita. La squadra è composta dallo scienziato Callimaco, dalla dottoressa Celine, da Aisa , Fenix, Zell e Siegfried, oltre che da Carpet e Marden.

La narrazione, declinata in terza persona, si plasma secondo le varie voci dei personaggi che compongono l’Omega 9, compreso l’ultimo e controverso membro, Sparda, araldo d’élite e reietto dal suo stesso sangue, catturato sul campo di battaglia e costretto a sottoporsi agli esperimenti di Callimaco, prima, e fare da maestro al giovane Carpet, dopo. Carpet viaggia con un dono prezioso, trovato nella biblioteca in cui soleva passare del tempo anche se era spesso ripreso dal suo mentore scomparso in circostanze misteriose: ha trovato un diario, che permetterà l’approfondimento della storia di Desmond, l’uomo responsabile della prima guerra contro gli araldi e, di conseguenza, colpevole dell’esilio della sua specie. Come sono andate le cose? Che lascito hanno le parole di Desmond?

Gli umani, a quei tempi, non si sono, però, dati per vinti: a Jafina, capitale di Seth, fiorisce la tecnologia, che si è affinata così come le scienze, la strategia militare, rendendo gli umani una reale minaccia e un popolo avanzato, ostinato a colmare il divario con gli araldi dalle ali piumate.

La commistione tra creature fantastiche, magia e risorse più moderne, quali armi, bombe, treni, è interessante; a ciò, si aggiunge un linguaggio ben adeguato ai vari contesti, coerente con le situazioni e con le voci dei protagonisti. E sono davvero tante e diverse: gli autori sono riusciti a descrivere i loro personaggi, mettendone in luce peculiarità, storie individuali e caratteristiche comportamenti; quello che resta in ombra, è tutto voluto, per giocare al momento opportuno la carta del colpo di scena.

Il romanzo è pieno di scene di guerra, di azione e movimento, che gli autori sono riusciti a ricreare e a descrivere nei dettagli: non ci viene risparmiato il sangue, perché la guerra è cruenta, soprattutto se nasce dal sempre acceso fuoco di vendetta tra due popoli. Gli umani sono stati trattati dagli araldi alla stregua di insetti, da schiacciare e non considerare, un fastidioso ronzio di sottofondo: questo non ha fatto altro che esacerbare in loro un moto di ribellione e di sfida perenne, portandoli a migliorarsi per eccellere e per diventare più forti. Purtroppo, però, come nota la dottoressa Celine (uno dei miei personaggi preferiti), spesso in guerra i buoni propositi di essere migliori rispetto all’oppressore, muoiono sotto i colpi di arma da fuoco. Dall’altra parte abbiamo la complessa ed interessante struttura sociale degli araldi, che spero di rivedere e approfondire nei prossimi volumi della saga perché mi ha davvero incuriosita: la loro storia, la loro religione e cultura, il loro potere, sono elementi stimolanti nella narrazione. Perché gli araldi ce l’hanno così tanto con gli umani? Anche la regina ha la sua dose di colpe ed errori da recriminare, ma per lei è difficile farlo, lei destinata al potere e ad essere, per sua natura, arrogante. La risposta va cercata nel passato. Gli autori sono riusciti a creare anche momenti di grande intimita’ e di riflessione, momenti in cui i personaggi si spogliano delle responsabilita’, si raccontano ed emozionano il lettore: quali ferite, quali fantasmi, hanno dovuto affrontare i membri dell’Omega 9?

La squadra Omega 9 viene richiamata a Jafina proprio nel bel mezzo della battaglia; la descrizione del viaggio di ritorno che compiono i personaggi per giungervi, ci permette non solo di conoscere ed apprezzare l’ambientazione della terra di Seth ma anche di saggiarne la varietà culturale e sociale. Infatti, tramite questo sguardo, ci addentriamo ad esempio nelle difficoltà di città decentrate rispetto alla capitale e lasciate in un certo senso a loro stesse. La capitale Jafina, città che come nota Callimaco è una contraddizione in termini, è enorme e autocelebrativa: vorrebbe nascondersi dall’occhio alato degli araldi, eppure, con la sua stessa magnifica esistenza, sfida quelle creature. Convocati dal governatore, la squadra verrà divisa per affrontare nuove creature e nuovi compiti; si ritroverà unita per la battaglia finale, epica, terribile, dolorosa. Ma non è l’unica guerra che i nostri soldati sono chiamati a combattere: un nemico invisibile e a loro molto vicino sta tramando nell’ombra e li ha, di fatto, usati come pedine per tutto il tempo.

Tra rivelazioni e colpi di scena, gli autori ci raccontano di una guerra secolare per la libertà, per il libero arbitrio, per l’amore; il passato non viene ascoltato, però, anche quando le voci che da esso provengono avvisano che la vendetta non porta mai a nulla di buono. Certi torti sono talmente profondi, sono delle ferite così purulente, che devono essere ripagati, anche se questo significa una guerra senza fine e che prevede la morte di tante persone. L’amore, tuttavia, è destinato a fiorire nei luoghi e nei momenti più improbabili, anche tra specie che si odiano: che sia lo spiraglio per una nuova speranza? Mi e’ piaciuto il modo in cui gli autori hanno trattato l’evoluzione di certe dinamiche e relazioni, che hanno segnato anche il percorso di crescita di alcuni protagonisti, impegnati a trovare la propria strada.
Celine, Sparda, e Carpet, ognuno per motivi diversi, sono i personaggi con cui sono entrata più in contatto: il tormento per essere stato cacciato dal proprio mondo, la paura per un amore improvviso e il desiderio di creare un mondo migliore, l’angoscia dello sguardo altrui che connota come diverso e la voglia di trovare un proprio posto nel mondo, la curiosità, l’accettazione di se stessi. Questi alcuni tratti che mi hanno colpito in loro; le voci dei protagonisti si sono amalgamate bene tra loro, emergendo davvero come una squadra, una famiglia. Ma si sa che in ogni famiglia, c’è un elemento di disturbo … e l’Omega 9 non si esime.

Pur con la presenza di alcuni refusi e di qualche pagina impaginata, diversamente dalle altre, su due colonne (forse un errore, forse una scelta), in questo romanzo ci sono tanti personaggi, un’ambientazione riccamente descritta e facile da immaginare, che attinge al mondo fantasy, dei videogiochi, e lo fa inserendo elementi peculiari e un linguaggio moderno ed incalzante, una trama scorrevole, tradimenti, magia, creature originali e terrificanti, amore, morte, domande, ipotesi e un finale imprevisto.

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