Caoineadh. La dama urlante

Caoineadh. La dama urlante

Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo del romanzo “Caoineadh. La dama urlante“, scritto da Eva D’Amico ed edito da I.D.E.A. Immagina Di Essere Altro, che ringrazio per l’invio della copia.

TRAMA

Aibhill, giovane nipote della capo villaggio, è una caoineadh molto dotata che sta terminando la sua istruzione. Ignara dei segreti che hanno portato Daoine, capostipite della sua specie, a svelarsi agli uomini e ben lontana dal comprendere a pieno la dualità tra la magia della Madre (intesa come forza naturale della vita) e il potere della Signora (allegoria della morte, come forma inevitabile e necessaria per l’equilibrio di tutte le cose), sarà costretta a intraprendere un viaggio al seguito della scorta reale. Durante tale percorso sceglierà di redimere il suo popolo agli occhi degli uomini, nonostante il lampante odio di questi ultimi nei suoi confronti. Non sarà facile la strada che la porterà a raggiungere il suo obiettivo; dovrà subire angherie e sopportare le catene ai polsi, sventare un intrigo ai danni del principe ereditario e convincere il rampollo dell’Accademia di magia di Auril che lei non è il nemico ma un valido alleato.

Aibhill è una giovane Caoineadh molto potente, nipote della capo villaggio , da cui e’ stata cresciuta come una figlia; la ragazza, infatti, non sa chi sia suo padre e sua madre è morta dandola alla luce. E’ cresciuta con i racconti delle donne del villaggio, in particolare dell’anziana Sophie, sulla potenza della sua giovane madre ma toccherà a lei, in un’avventura che sicuramente non aveva previsto né immaginato, andare alla ricerca delle sue origini, che sono strettamente legate al suo futuro e al suo destino. Aibhill è una fanciulla semplice ma assolutamente la sua semplicità non deve essere scambiata per superficialità: come tutte le Caoineadh, rispetta ed ama la Natura, da cui trae il suo potere, in una forma di scambio equilibrato e profondo che sta alla base della filosofia di vita delle Caoineadh. Tacciate di essere streghe dagli uomini che non solo non le capiscono, ma ne hanno paura, sono state costrette a vivere ai margini, in una foresta, perché tanti anni prima, proprio la morte del vecchio Re si è inspiegabilmente intrecciata alla presenza di una Caoineadh.

L’attuale erede al trono è il giovane Arzhel, affiancato dal suo fidato Generale ed amico Eleison, mentre sul trono regna, ancora per poco, lo zio del ragazzo in sua vece; nel regno c’è timore per le “streghe” e tale timore si concretizza nella bizzarra presenza a palazzo proprio di Aibhill dalla chioma di fuoco e dagli occhi smeraldini, e di sua zia. Cosa ci fanno al cospetto del re e dell’erede? Perché il re Lothar le ha convocate, lui che ha sempre cercato di “proteggere” il nipote allontanandolo dalla vita attiva e dalla guerra? come mai ha cambiato idea e adesso vuole affidargli una missione, innocua? E se è davvero così innocua, come mai ha chiamato una Caoineadh e un mago, suo nemico naturale, per affiancarlo?

Inizia per Aibhill, per il mago Ejnar, per l’erede Azrhel e per il suo Generale Eleison un viaggio fatto di ostacoli e di pericoli imprevisti, durante il quale ognuno di loro verrà a conoscenza del proprio destino. Per ognuno di loro è previsto un impervio percorso interiore di crescita, che coinvolgerà in maniera particolare la bella Aibhill: ella conoscerà le sue origini ma soprattutto dovrà accettare il fatto di essere stata messa l mondo per un particolare motivo. Come sempre, nella lotta tra le forze del bene e del male, c’è un prezzo da pagare … Aibhill avrà il coraggio di saldare il suo debito con l’equilibrio delle forze? Riuscirà il nostro gruppo a salvare il regno? Tutti sono chiamati ad affrontare i propri demoni interiori e a capire dove sta davvero la verità; ognuno di loro reagirà a modo suo, secondo il proprio temperamento e la propria inclinazione. Alcuni rapporti saranno destinati a consolidarsi, alcune vite destinate a spegnersi e altre ancora scopriranno connessioni imprevedibili. Tra tutti i percorsi di crescita, ho apprezzato particolarmente quelli dedicati ai personaggi di Eleison, un giovane uomo pieno di ferite interiore, e di Ejnar, che finalmente sarà libero di scegliere per se stesso. Interessanti anche i tanti personaggi comprimari, ben delineati e caratterizzati, aiutano il lettore ad avere uno sguardo complessivo sulla storia.

Un romanzo fantasy avvincente ed auto-conclusivo, che ci guida in una storia di magia, di potere, di amore e rispetto per la natura; tante le tematiche che l’autrice tratta con uno stile originale ed interessante. E’ innegabile il suo studio e il suo attento interesse per la connessione potente tra magia e mondo naturale; ho apprezzato la scelta di un potere al femminile, che si trasmette tra donne e che si lega al concetto di Madre Terra, ma al tempo stesso non esclude il maschile, coinvolto nella figura di un Padre benevolo e accogliente. Il tema della dualità, dello scontro tra forze, dell’accettazione di sé e dell’equilibrio, fanno vibrare pagine scritte con uno stile poetico e suggestivo. La scelta dell’autrice di utilizzare tanti punti di vista quanti sono i protagonisti mi ha personalmente stranita all’inizio della narrazione, ma, nel corso della storia, la sensazione iniziale di disorientamento è sparita. I personaggi risultano ben tratteggiati e per tutti loro è previsto un percorso di maturazione, di comprensione di sé, che mi ha colpito; il finale, poi, mi ha commosso ed emozionato positivamente. Mi è piaciuto molto come l’autrice ha trattato il rapporto con la magia: intenso e struggente il motivo per cui le nostre Caoineadh vengono chiamate “dame urlanti” ed il loro rapporto con la sofferenza umana e la morte. L’autrice si è ispirata a storie mitologiche e di folclore, che le sono servite per orchestrare una trama originale e interessante; la sua penna è capace di regalare momenti di grande intimità ed introspezione, e di rendere anche le scena di azione, con un linguaggio coerente con il genere di riferimento.

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