Review Tour: Mirika – La principessa dei Mondi vol. 2

Review Tour: Mirika – La principessa dei Mondi vol. 2

Buongiorno, lettori! Oggi Review Tour dedicato al secondo volume della trilogia La principessa dei MondiMirika, scritto da Monica Brizzi ed edito da Genesis Publishing. Ringrazio la Casa Editrice e l’autrice per avermi fornito la copia digitale del romanzo e per avermi permesso di partecipare al Review Tour!

TRAMA

Lei è una principessa. Lui il capo dei ribelli.
E stanno tornando. Il mondo è in pieno caos. La Terra cerca di non soccombere alle perdite che conflitti, sfruttamento delle risorse e cambiamenti climatici hanno causato. Mirika, intanto, si fa umiliare dal sovrano che spadroneggia su entrambi i pianeti.
Ciò nonostante, le cose stanno per cambiare. Perché Niris sa cosa la aspetta e non può in alcun modo sottrarsi ai suoi doveri. Mentre cerca di capire come gestire ciò che è diventata con ciò che prova per Max, il suo nome diventa leggenda, a fianco di quello del capo dei ribelli e dell’intera sezione che gestisce, H.
Da una città all’altra, tra numeri, perdite e nuove conoscenze, Max e Niris sono pronti per la loro nuova missione.
Mirika è il secondo avventuroso volume della saga romance-distopica La Principessa dei Mondi. Siete pronti a ritrovare i tanto amati personaggi de La Terra?

Ritorniamo sulla Terra e ripartiamo da dove ci eravamo interrotti alla fine del primo volume, con il saluto struggente tra Max e Niris. La principessa, infatti, ha preso la decisione di allenarsi con Uko, cosa che Max ha vissuto come un allontanamento da lui. Tre mesi sono passati, tra muscoli, meditazione e Max sempre presente nei pensieri della nostra ragazza. Tre mesi: cosa sarà successo nel mondo? Come avrà reagito Nantius, fratello di Niris e Re di Mirika, alla diffusione del video in cui la ragazza si mette totalmente a nudo? E la Terra, come avrà reagito? Tanti gli interrogativi che si agitano nella mente di Niris, ma su tutti, domina la voglia di sapere se riuscirà a ricucire il rapporto complicato con Max.

Max e Niris, complessi, magneticamente attratti l’uno dall’altro, avvolti da una gravità tutta loro che gli impedisce di stare troppo lontani ma al tempo stesso terrorizzati dalla rispettiva vicinanza: in una parola, li ho amati. Ho sofferto con loro, mi sono emozionata, tesa nello struggimento del loro incontro, sfogliavo le pagine assetata di momenti tra loro due. Mi sono beata dei loro baci, infervorata quando nelle discussioni faticavano a capire il punto di vista dell’altro, per eccesso di sentimenti. Ho apprezzato la scelta di continuare ancora la narrazione della storia in prima persona, tramite la voce di Niris e ho apprezzato l’evoluzione del suo personaggio che cresce e matura senza perdere quelle caratteristiche che la rendono unica: Niris non è una che si nasconde, non è la principessa che ha bisogno di essere salvata né ha necessità che certi suoi spigoli vengano evidenziati da altri. No, Niris è ben consapevole dei propri limiti e difetti, talvolta scherniti con del sarcasmo, talvolta no: l’autrice ci lascia intuire quanto però queste sue difficoltà siano un peso per lei, soprattutto in relazione alla nuova storia con Max, che prende una piega decisamente fisica. Tra i problemi di comunicazione – che nulla devono alle lingue diverse dei due giovani quanto piuttosto sono legate a propensioni caratteriali – e pregressi traumi, la vicinanza sembra essere qualcosa di dolorosamente desiderato dai due, e anche da me, se posso dirlo! Qui non posso che dare all’autrice il giusto merito per aver saputo descrivere dei passaggi intimi e davvero delicati con una grazia ed un’eleganza che nulla hanno tolto alla carnalità del momento, anzi, lo hanno reso ancor più unico.

Il momento tanto atteso è arrivato, il destino sta per compiersi, la guerra, con il suo tributo di sangue e morte, bussa alle porte dei nostri personaggi: si è davvero preparati al suo orrore? La cura e l’amore di Niris per Mirika e per la Terra traspaiono da ogni suo gesto; il suo desiderio di proteggere e salvaguardare gli innocenti è destinato a scontrarsi con la dura realtà della conquista. L’autrice approfondisce ulteriormente la trama, aprendo nuovi ed interessanti scenari sul mondo apocalittico che ha creato.

Oltre alla trama, oltre alla suspence, la cosa che mi ha colpita di più è l’incredibile capacità dell’autrice di far entrare il lettore nella storia, nella pelle della sua Niris, al punto da diventare tutt’uno con lei e sentire come sente lei. I suoi dubbi, le sue fragilità, ancor più che nel primo romanzo, emergono con forza e rendono la principessa un personaggio affascinante ed in crescita, che colpisce in un panorama letterario dove troppo poco spazio viene dato all’approfondimento emotivo e psicologico dei personaggi; con Niris, questo rischio non si corre, lei eviscera i sentimenti e ci porta di riflesso a riflettere.

La mia angoscia altro non era che il mio modo di dirmi che avevo bisogno di pensare a me stessa, di capire di cosa avessi bisogno.

Disposta a tutto per quel qualcosa che le è così caro e che inizia a capire solo ora nella sua vita, deve decidere cosa fare ora che le carte in tavola sono state disposte, ora che tutto sembra puntare verso una sola direzione: l’amore riuscirà a trionfare? L’autrice, sadicamente, ci lascia in un momento campale di una storia che si rivela essere molto più complessa di quanto i personaggi stessi si aspettavano: potere, intrighi, alleanze, si stanno configurando dinanzi allo sguardo ignaro di Max e dei suoi ribelli. Il destino del mondo intero è nelle mani di Niris: cosa accadrà?

Sei la Principessa dei Mondi, ormai. Parlano di te come fossi l’unica speranza.

Ognuno dei personaggi che incontra, e anche molti di quelli che restano sullo sfondo, hanno una propria idea di chi sia Niris, ma nessuno si sofferma più di tanto a chiedersi, o a chiederle, come lei stessa si senta. Le viene chiesto implicitamente di compiere atti violenti, uno più di tutti, dando, ovviamente per scontato, che lei accetterà, ma qualcuno ha chiesto a Niris come si senta al riguardo? E’ un mondo difficile, la guerra è impellente, e tutti stanno preparandosi ad essa: apparentemente Niris sembra strana, con la sua necessità di fare “schermo“, con il suo inneggiare al “bianco” che possa aiutarla a gestire lo stress, ma in realtà la sua è una reazione normale ad un mondo non normale, che fa della violenza il suo nuovo linguaggio. Inoltre, Niris troppo facilmente decide di abbracciare il ruolo sociale della vittima, della cattiva se vogliamo, ma la realtà è che la Terra stava già morendo, prima ancora di Mirika; certo, per una personalità come quella di Niris, è doveroso scoprire quanto il suo popolo abbia influito nel velocizzare il processo di distruzione.

Niris però è tanto altro: è curiosità, è bellezza, è stupore e meraviglia. Ed è amore, quello puro e devastante che prova per Max, un personaggio altrettanto difficile da interpretare, che a me ha ricordato l’immobilità di un vulcano pronto ad esplodere, teso anche lui nello sforzo di fare la cosa giusta. Tante volte nel corso della narrazione, avrei voluto scuotere prima una e poi l’altro e dirgli: ma lasciatevi andare! Solo che Niris e Max hanno il loro ritmo, e forse è proprio questa loro danza che mi ha fatta emozionare così tanto.

Con uno stile accattivante ed incalzante, l’autrice ci guida in una storia da cui risulta difficile staccarsi: il suo acume nel descrivere i sentimenti umani, la sua prosa pulita ma diretta, rendono il romanzo piacevole e scorrevole da leggere. La sua capacità di rendere i personaggi tridimensionali e coerenti, affrontando paure e angosce primitive e comuni a molti, si sposa bene con una trama più ampia e appartenente al genere distopico.

In attesa, trepidante, di scoprire cosa accadrà nel capitolo conclusivo della saga, vi rimando al link in cui parlo del primo volume: http://vivianasbooks.it/2019/05/22/la-principessa-dei-mondi-la-terra-vol-1/.

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