Il cristallo della luna
Buongiorno lettori! Oggi vi parlo del romanzo fantasy “Il cristallo della luna“, scritto da Jessica Imhof ed edito da Genesis Publishing, che ringrazio per l’invio della copia digitale del romanzo.
TRAMA
“La Luna sta per sorgere!”
“Per millenni, giorno dopo giorno, la debole luce della Luna veniva oscurata dal Sole. Finché un giorno, poco prima dell’alba, la Luna invasa dalla tristezza per aver passato anni all’oscurità dell’astro, pianse, ma accadde una cosa che la Luna non aveva previsto. Una lacrima cadde sulla terra e si trasformò in cristallo, una gemma che aveva l’energia e l’anima della Luna”.
Questa è la storia che viene raccontata a Kris, un giovane ragazzo di ventidue anni molto curioso e intraprendente, il giorno in cui riceve l’eredità di famiglia. La lacrima caduta sulla terra, il Cristallo della Luna, passato da madre in figlia e da padre in figlio fino a lui. Generazioni trascorse nell’attesa dell’Erede designato, nell’attesa del figlio in grado di legarsi al Cristallo e attingere al potere della Luna.
Kris scoprirà la meraviglia per una nuova sconvolgente realtà piena di potere e magia. Si intreccerà con persone che lo aiuteranno a crescere e ad affrontare la perdita, la frustrazione e la vergogna. Riuscirà Kris a maneggiare forze a lui sconosciute? Ed essere un degno Erede della Luna?
Mentre mostra una grande maturità e competenza emotiva nel nostro mondo, compatibile con la sua età anagrafica, sembra quasi che Kris, quando si ritrova a varcare le soglie di Saar, manifesti alcuni atteggiamenti contraddittori, come se attraversando quel varco si riappropriasse di aspetti e tratti caratteriali più legati ad eta’ precedenti: in un mondo che sembra quello delle favole, torna a galla quel senso di frustrazione ed inadeguatezza che spesso si sperimenta durante l’adolescenza. E’ comprensibile che Kris non si senta parte di quel mondo ma neppure più appartenente al suo di mondo, ma a volte sembra peccare di superficialità nel non comprendere i sentimenti e le necessità altrui, centrato su se stesso e sul suo condivisibile desiderio di tornare a casa. Scaraventato in un mondo “altro”, non possiede gli adeguati strumenti per leggerlo: sta imparando, ma, per forza di cose, il processo di apprendimento necessita di tempo. Arco, spada, cavallo, potere, magia: è tanto da digerire! D’altro canto, i saariani che inconta lo eleggono, dopo qualche piccolo dubbio iniziale, a loro salvatore, riversando sulle sue spalle delle responsabilità che non solo Kris non ha chiesto ma non sa nemmeno come gestire; Atarie e gli altri, hanno talmente paura di offendere in qualche modo Kris e perdere la loro speranza di salvezza da non accorgersi del carico fisico ed emotivo che hanno dato al ragazzo e quando lui sbotta o cerca di difendersi con il sarcasmo, loro lo trattano con condiscendenza … arriverà il punto in cui questa tattica non funzionerà oltre e Kris, al limite della sopportazione, “esplode”, mettendo alla prova le regole che gli sono state imposte.
Anche la rigidità di Nymëa per i sentimenti che prova per Kris, ricambiati e reciproci, esaspera il ragazzo che forse proprio nel rapporto con la bella saariana guerriera vedeva una continuità col proprio mondo: la chiusura totale da parte di lei , lo porterà a scelte drastiche e discutibili. Teso tra questi due mondi, tra il ruolo che gli viene affidato e che fatica ad accettare, Kris deve compiere un enorme atto di fede, prima di tutto verso se stesso. La sua curiosità spesso lo aiuta, altre volta lo limita; la sua impazienza poi rende tutto più difficoltoso. Gli vengono decantati enormi poteri che senza l’adeguato controllo possono significare grave danno per se’ e per gli altri; Kris vuole mettersi alla prova e saggiare i limiti e le potenzialità di tutto ciò, ma al tempo stesso ne prova timore. Entusiasmo e paura, familiarità ed estraneità: Kris si fa portavoce di istanze contrapposte che devono trovare un loro equilibrio.
La penna dell’autrice ha seguito con attenzione il passaggio tra i vari scenari, regalando al lettore suggestive immagini di un mondo fiabesco; si apprezza l’originalità della geografia di Saar nonché la costruzione di un mondo magico coerente. La magia , difatti, in accordo con il genere di riferimento, è fulcro del romanzo: viene qui intesa nella sua accezione di percezione dell’energia insita in ogni essere vivente, nella natura, come nell’uomo; ogni cosa ha un proprio spirito nel mondo di Saar, e l’energia è sempre pura.
Un’anima può essere corrotta, ma la forza vitale rimane pura.
Tramite lo sguardo e le domande di Kris, vengono colmate le lacune del lettore che non conosce questa altra dimensione: l’autrice non lesina in particolari dimostrando una fervida fantasia a cui corrisponde uno stile descrittivo ma non pesante; riesce, inoltre, a narrare le scene più intime ed emotivamente coinvolgenti, a descrivere le grandi ambientazioni paesaggistiche e le scene di guerra. Saar risulta un mondo complesso e ben stratificato, con la presenza di creature originali, stregoni, fate, in un tempo che come Kris sottolinea , assomiglia ad un Medioevo come lo intendiamo noi; l’autrice ha saputo creare un substrato interessante per quanto riguarda la vita sociale, la religione, e la lingua. La lotta tra bene e male è il motore primo di questo romanzo: buoni contro cattivi, ma non solo, la partita qui si gioca sulla questione della conoscenza. Come viene usata? C’è chi la usa per metterla e mettersi al servizio degli altri e chi invece la usa con egoismo, piegando la conoscenza alla smania di potere.
“Il potere non e’ nulla senza la conoscenza, ricordatelo.”
Quando Kris si troverà proprio dove non dovrebbe … si lascerà accecare anch’egli dal canto del potere o riconoscerà la lealtà verso i ribelli? Sarà proprio la sua sfrontatezza a salvarlo o no?
Come reagirà alle terribili manipolazioni che sembrano piovere da ogni parte?
Il suo percorso non è solo un viaggio fisico tra mondi e all’interno del territorio vasto e variegato di Saar, ma è, soprattutto, metafora di una crescita interiore: solo accettandosi davvero, solo aprendo lo sguardo e la mente, potrà tornare a “casa”… ma cosa è per lui “casa”, ora?
Nulla è più come prima: Kris è cambiato, grazie al rapporto con i diversi personaggi che l’autrice gli ha affiancato. Ognuno di loro ha in qualche modo contribuito alla sua formazione e alla sua ricerca, anche se nel momento clou è lui che deve decidere se essere l’eroe che gli altri vedono o se cedere alla leva oscura che hanno i sentimenti negativi.
Kris, pieno di rancore, reagirà con arroganza o no? Dovrà stare attento a trappole sempre più complicate e a capire chi è davvero suo amico ed è disposto ad ogni cosa pur di aiutarlo.
Fiducia, lealtà, speranza… questi i temi e i messaggi che si possono leggere tra le righe del testo: accettare le sfide che la vita mette dinanzi al proprio percorso, accettare il dolore, la perdita e il lutto, ed essere pronti a godere dei singoli attimi, consapevoli che ogni giorno può essere vissuto come un viaggio, un’avventura che, per sua stessa natura, cambierà il viaggiatore.
“Il Saar e il Cristallo della Luna avevano cambiato la sua vita per sempre.”