Figlia dell'oscurità

Figlia dell'oscurità

Buongiorno lettori! Oggi vi parlo di un romanzo fantasy scritto da Maryon Garreth che ringrazio per l’invio della copia digitale.
Pronti ad immergervi in una storia di amore e di coraggio? Tra angeli, demoni e poteri strabilianti, preparatevi a lottare contro il male immortale.

TRAMA

Reina è un’immortale spietata nata con un grande potere che l’ha resa preda del Signore degli Inferi, che per poterla catturare scatena un’epica battaglia distruggendo ogni cosa a lei più cara.Reina miracolosamente sopravvissuta all’attacco, ha portato avanti in silenzio la sua battaglia contro l’Inferno, ma quando in una notte di caccia ai demoni il suo destino si intreccia con quello di Sam, un angelo guerriero attraente e misterioso, la vita della donna viene stravolta. Un oscuro segreto da secoli sepolto nel passato torna a galla spazzando via ogni sua certezza.Nella lotta contro demoni e mostri che cercheranno di trascinarla all’Inferno in ogni modo, Reina e Sam proveranno a far sopravvivere il loro sentimento, che nonostante una passione ardente e sfrenata sembra ormai destinato a finire.

La storia che ci narra l’autrice è  un inno all’amore e alla femminilità, intesa come forza vitale, come spinta primitiva dell’essere. Mi ha colpita  il rapporto intenso e coinvolgente tra Reina e Lilith, le due voci narranti della storia. Lilith, immortale costretta a vivere tra i mortali, genera figlie femmine sempre umane, che segue da lontano per proteggerle da se stessa. Quando un giorno incontra il bellissimo angelo Protettore, la passione divampa tra loro, tra mondi opposti e difficilmente avvicinabili: il loro incontro genera una figlia, e per la prima volta Lilith accetta il rischio di esporsi, di dare vita ad Ella, una creatura speciale per la vita della quale si muoveranno poteri oscuri e antichi.
Lilith, determinata e ostinata, va a cercare un’ altra creatura potente che le deve qualche favore e prova a cercare rifugio dai demoni che la stanno cercando: ma la sicurezza di Ella richiede sacrifici enormi.
Se Lilith ha conosciuto l’amore ma esso era impossibile, Ella ne viene attratta in giovane età ed è un amore puro e devoto, fino a quando il male si intrufolerà perversamente nella sua vita e porterà alla generazione di Reina, l’altra voce narrante della storia.
La presenza di due archi temporali diversi – il tempo attuale con Reina, la reminiscenza di un passato per Lilith- è ben tratteggiata e delineata, non suscita quindi problemi di sovrapposizione nel lettore, che riesce anzi a destreggiarsi tra luoghi e tempi. Anzi, questo offre un giusto contesto per  la storia che, parlando appunto di esseri immortali, necessita di andare indietro nel tempo per spiegare il presente. Inoltre, rende più chiare le dinamiche tra i vari personaggi.
L’autrice attinge al mondo della mitologia per raccontare la sua storia: oltre all’antica lotta tra bene e male, tra angeli e demoni, tra creature buone (seppure con “sangue” cattivo e viceversa), troviamo riferimenti alla profezia delle Sibille e alla stregoneria al femminile legata a tradizioni – mi verrebbe da dire – più celtiche e tribali. Sono presenti sirene ed elfi, e vi è l’elemento magico che pervade tutta la storia.
L’autrice però si spinge oltre e piega alla sua storia le leggende e le figure mitologiche, senza per questo snaturarle. Creature della notte, vampiri, demoni, ninfe e angeli dalle spade di fuoco: il mondo è popolato da ogni genere di specie che coabita con gli umani; è chiaro come in un contesto simile vi sia il bene e il male, in ogni razza.
Reina e Lilith sono legate in modo viscerale e profondo, hanno un rapporto che si basa sicuramente su tanta fiducia pur rimanendo entrambe decisamente indipendenti; stupisce in positivo l’enorme capacita’ adattiva di Lilith che non soffre il passaggio alla modernita’ ma lo accetta. Due donne , due femmine, sensuali e letali, terribilmente “umane” nel lasciarsi andare ai sentimenti. Anche Reina si innamora perdutamente e ama la sua famiglia seppure la ricorda poco. Quando dei demoni stanno torturando e uccidendo delle ragazze, Reina si trova costretta ad affrontare verità e ricordi sepolti, dimenticati o volutamente nascosti da chi la ama, per proteggerla. Tenace e ostinata, pero, Reina non si arrende: chi è davvero? Cosa le è successo? Qual è il ruolo del bellissimo Samael nella sua vita?
E perché qualcuno la chiama “figlia dell’oscurità”? Il suo sangue cela un qualcosa di oscuro, ma nelle sue vene scorre anche una discendenza angelica: le due anime in perenne lotta in ognuno di noi, luce ed ombra.  Forte, leale, caparbia: Reina è una protagonista femminile di carattere, consapevole di se stessa e dai saldi principi; non ha mai preso in considerazione l’idea di votarsi al male, e farebbe di tutto per difendere coloro che ama. L’autrice la rende autentica proprio grazie alle sue passioni umane: nell’innamorarsi, Reina avvicina ancora di più il lettore al suo sentire, al suo mondo interno.
Reina deve accettare il suo destino e scoprire chi è  davvero, anche se fa male.
E deve amare, anche se fa male. Liberare i ricordi significa anche comprendere il proprio passato, proprio quando una nuova guerra è alla porte e l’oscurità più malvagia la reclama. Questa volta però il fronte dei combattenti è unito per proteggere Reina, e impedire al male di riversarsi nel mondo.
Ritroverà Samael, angelo della giustizia, bellissimo e legato a lei da un passato che li ha segnati … la chimica tra loro due è tangibile: protettivo, geloso, mascolino nella sua essenza, Sam è un angelo carnale, passionale e vitale.
Una storia di amore, di desiderio che va oltre i confini dell’esistenza, raccontata con coinvolgimento crescente: pagina dopo pagina, il lettore è trasportato nelle vite dei personaggi, empatizza per loro.
Un finale struggente che mi ha provocato qualche lacrima, lo ammetto, a riprova che l’amore è  forza e mai debolezza e dove c’è tenebra, deve necessariamente esistere anche luce.

“Sarò anche nata dall’oscurità, ma quelle che porto dentro sono le mie tenebre e finchè avrò un alito di respiro non ti cederò mai il potere”

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