Review Party: Il re malvagio

Review Party: Il re malvagio

Buongiorno lettori! Oggi Review Party dedicato ad un’altra attesissima uscita di settembre. Esce, infatti, oggi: Il re malvagio di Holly Black, seguito de Il principe crudele, entrambi editi da Mondadori. Ringrazio la Casa Editrice per la possibilità di leggere in anteprima questa novità che aspettavo  sin dall’ultima pagina del primo libro!!!

TRAMA

Per tenere al sicuro il fratello più piccolo, Jude è stata costretta a legare a sé Cardan, il re malvagio, mettendogli a disposizione, in cambio, il proprio potere, indispensabile per mantenere saldo il trono. Ma per la ragazza la convivenza con lui non è affatto semplice, visto che alla già difficile situazione della corte, dove le alleanze sono tutto tranne che stabili, si somma l’estrema imprevedibilità di Cardan. Quest’ultimo, infatti, incapace di liberarsi della fascinazione che prova per Jude, fa di tutto per umiliarla e comprometterne la credibilità. Inoltre, qualcuno di molto vicino alla ragazza sta per tradirla, minacciando la sua vita e quella di chiunque lei ami. Venuta a conoscenza del pericolo imminente, Jude, sempre in lotta coi suoi sentimenti per Cardan, si lancia alla ricerca del traditore…

Sono passati cinque mesi dal finale al cardiopalma del primo romanzo e ritroviamo una Jude alle prese con le conseguenze delle sue azioni: reggente nell’ombra, deve fronteggiare minacce e problemi provenienti da ogni dove: in veste di maniscalco del Sommo Re Cardan, e di membro della Corte delle Ombre, Jude deve districarsi tra affari di stato, politica interna, spionaggio e … deve proteggere se stessa dal rapporto estremamente complicato con il bellissimo Cardan. Lo ha costretto ad un patto ma il loro rapporto è perennemente ai ferri corti, in bilico su un filo sottilissimo che entrambi tirano dalla loro parte, o ci provano.

Tu sei la mia punizione più cara

Cardan non perde occasione per gettare addosso a Jude le proprie responsabilità costringendola a guardare un regno che fa della dissoluzione il suo tratto distintivo; il Popolo fatato sta festeggiando il nuovo Re degli Elfi da cinque mesi, con festeggiamenti che diventano via via più dissoluti, all’insegna di balli sfrenati e di vino. Quando, dopo l’ennesima festa, Cardan viene ferito nei suoi appartamenti, Jude capisce che nuove e pericolose trame si stanno ordendo alle sue spalle. Lei, Cardan, la sua famiglia, Farnia, sono tutti in pericolo. Una nuova minaccia si avvicina dal mare, il Regno degli Abissi chiede più potere, convinto della debolezza del regno di Cardan e del suo scarso ascendente. Tutti dubitano di lui, e quel potere che dovrebbe legarlo alla terra, sembra faticare ad emergere perché egli stesso non ci crede abbastanza; il peso del suo passato, dell’infanzia difficile e fredda che ha vissuto, si riflettono sull’uomo che è diventato. Non farà mai nulla per proteggere Jude da lui ed umiliarla quando può: difendersi dai sentimenti ambigui che prova per lei è il suo lavoro principale, ormai. Jude, dal canto suo, è impegnata su così tanti fronti ma non riesce in alcun modo a dimenticare quel bacio bellissimo – per quanto odiato – che si sono scambiati; e le parole che Cardan le rivolge, pur sotto effetto dell’alcol, la torturano, la spingono verso desideri pericolosi. Jude è un personaggio ancor più complesso in questo secondo romanzo: determinata e spietata, fa della “giocoleria” un vero e proprio stile di vita; viene da chiedersi come faccia a non perdersi tra le bugie che racconta e che si racconta, come faccia a non perdere l’orientamento tra le varie cose da cui deve proteggere tutti.
Deve fare i conti con alleanze che non aveva considerato e soprattutto con il peso cocente del tradimento: l’autrice costruisce uno scenario imprevedibile in cui il lettore, come Jude, deve tenere sotto controllo talmente tante cose che, di fronte al colpo di scena, si trova del tutto impreparato; e proprio come la ragazza mortale, si arrabbierà per non aver capito alcune macchinazioni e soffrirà per le pugnalate al cuore. Perché nonostante Jude possa, ancora, compiere scelte sbagliate agli occhi del lettore, omettendo, manipolando, tramando in modi i cui scopi non sono immediatamente chiari, ha un cuore grandissimo che chiede di essere amato e protetto: e quando si lascerà tentare dall’idea di lasciarsi andare a quei sentimenti legittimi e normali, mostrando la sua fragilità, verrà colpita e sanguinerà, e noi con lei. Se nel primo romanzo le sue trame le si ritorcono contro vincolandola ad un ruolo che non aveva previsto ma a cui si adatta, qui sarà la sua persona ad essere messa sotto scacco: nel momento in cui lascia che i suoi sogni più intimi, più “puerili” come dice lei, vengano alla luce e si permette di sperare, di sorridere, di essere felice … tutto le si rivolta contro, il mondo ride di lei.
Tradita e sola, Jude apprenderà nel modo peggiore quanto il potere corroda e tenti l’animo umano, e sebbene lei abbia agito cercando di tutelare la sua famiglia, capirà che davvero nel mondo magico non ci si deve fidare di nessuno. La fiducia è un qualcosa di fragile e delicato, e romperla ha conseguenze inimmaginabili: cosa farà adesso Jude? Cosa è disposta a sacrificare, a perdere, per riprendersi la sua vita? Lei che credeva di non aver nulla da perdere, scoprirà invece quanto cosa essere “umani”.
L’ambientazione che ci regala l’autrice è quella di un mondo magico incantato ma crudele, spietato, pronto ad una guerra di potere, per affermare chi ne abbia più diritto non sulla base di merito ma di conquiste; un mondo fatto di contraddizioni, dove una potenziale minaccia viene accolta con un ballo in maschera, dove la mortalità di Jude viene ribadita e il suo ruolo continuamente svilito, dove le promesse vanno fatte lontano da testimoni perché le parole, i vincoli e i patti, possono rappresentare un’arma nelle mani sbagliate. Jude e Cardan sono due personaggi complessi ma a tratti simili: entrambi lottano con le unghie e con i denti per affermare il proprio posto nel mondo, entrambi devono fare l’impossibile per essere presi sul serio, per essere considerati credibili; le loro due specie sono destinate all’odio reciproco, ma cosa accade quando quell’oggetto d’odio genera attrazione? La loro chimica è innegabile e ammetto di aver aspettato con un sorriso sulle labbra i momenti della storia in cui i due interagiscono, e ne avrei voluti di più!
Lo stile della Black è serrato ed incalzante e la sua penna riesce a descrivere in modo preciso senza risultare pesante, così il mondo magico abitato da creature fatate che spesso hanno atteggiamenti tremendamente umani, riescono ad essere credibili; l’attenzione per il dettaglio e una trama ben congegnata rendono il romanzo avvincente e scorrevole. L’utilizzo della prima persona incarnata da Jude permette l’osservazione dal suo punto di vista che rimane, comunque, quello di una outsider in un mondo sfavillante e pericoloso, dove nessuno è al sicuro da intrighi e magie; Jude, come pure la sua gemella, sono consapevoli della loro non appartenenza a quel mondo, ma di fatto sono cresciute lì, in quella famiglia che ormai considerano come la loro vera famiglia e la cui approvazione ricercano ad ogni costo, ognuna sulla base della sua personalità. Jude sa di essere stata plasmata da Madoc, Gran Generale del Sommo Re e l’uomo che l’ha cresciuta come un padre, ma sa anche che non verrà mai accettata in quel mondo … a meno che, non diventi potente. Ed il potere è il filo conduttore di questa storia, dall’inizio al finale inatteso.

Il potere è la capacità di ottenere quel che si vuole. Il potere è la capacità di essere colui che prende le decisioni. E come si ottiene il potere?

… Il potere è di chi se lo prende. 

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