Un anno con Shakespeare

Un anno con Shakespeare

Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo del libro Un anno con Shakespeare, a cura di Allie Esiri (scrittrice ed ex- attrice britannica), edito da Neri Pozza Editore, che ringrazio per la copia.

Lasciatevi catturare dalla poesia di Shakespeare, dalla caratura dei suoi personaggi e dalla loro caleidoscopica intensità emotiva: giorno dopo giorno, pagina dopo pagina, riviviamo tramite le sue parole, le storie che tanto amiamo.

William Shakespeare scrisse almeno trentasette componimenti teatrali, centocinquantaquattro sonetti e un paio di poemetti. A quattro secoli di distanza dalla sua scomparsa, la sua imponente opera continua a parlare in modo diverso a ogni nuova generazione, motivo per cui la sua poesia non è mai fuori luogo, in nessuna epoca. Questa antologia offre una selezione dei suoi capolavori, proponendo un estratto per ogni giorno dell’anno e dando voce non solo ai personaggi e ai brani più noti e più amati, ma anche alle opere meno conosciute, come i poemetti che in epoca elisabettiana furono dei bestseller, ma di cui forse in pochi hanno sentito parlare. Ogni brano citato, corredato da un commento di Allie Esiri, offre la possibilità di entrare nella vita di ciascun personaggio ed esaminarlo da ogni angolazione, così che il lettore si troverà a vivere, giorno dopo giorno, i dilemmi di Amleto, i finti stupori di Viola, la feroce determinazione di Macbeth e la sconvolgente disonestà di Iago persino verso sé stesso. Un libro per gli estimatori del Bardo, ma anche per chi decida di accostarsi per la prima volta alla sua opera, per trascorrere qualche ora del giorno all’insegna della saggezza, dello spirito e della poesia di uno dei più grandi geni dell’umanità.

Un viaggio lungo un anno, ogni giorno dedicato ad un frammento dell’immensa opera di Shakespeare, lascito ereditario importante di uno dei più amati autori della letteratura mondiale. Un libro che delizia e stuzzica sia il lettore avvezzo all’opera di Shakespeare sia il neofita che vuole approcciarsi alla sua poetica.
Sedotta dalla copertina meravigliosa, ho aperto il libro alla ricerca delle mie date speciali, alla ricerca di parole conosciute ed amate, ma, soprattutto, di quelle che mi erano ancora ignote, poichè la curatrice dell’opera introduce la stessa proprio con questo intento: conoscere Shakespeare anche in quelle opere meno note al lettore, e ammirare la potenza della parola, che riesce ad arrivare pur sotto la forma di un estratto. La tematica del tempo non è estranea all’opera dell’autore, ci fa notare la curatrice, anzi, citando lo stesso Shakespeare, leggiamo “il Tempo è il re degli uomini: è insieme il genitore ed è la loro tomba e dà loro quel che vuole, non ciò che essi desiderano” ; ogni giorno dell’anno è corredato da una citazione dell’autore in relazione alla data stessa, a cui l’autrice offre e regala un cappello introduttivo e contestualizzante che spiega proprio questo rapporto e ci riporta ad usi e costumi dell’epoca dell’autore. Sono presenti, inoltre, delle illustrazioni all’inizio di ogni mese.

Tra poemi e sonetti, tragedie e commedie, ci aspetta un anno intero da dedicare alla grandezza e alla lirica dell’autore: possiamo scegliere se leggerlo tutto d’un fiato, o se partire da un punto preciso dell’anno e poi ritrovare il nostro personale filo all’interno del calendario ( che è il metodo che ho adottato). Un libro che accompagna con le sue parole alla scoperta e riscoperta di un autore cardine della letteratura, e riporta, nella vita del lettore, la poesia. Potrete ricercare quei brani a voi più cari e lasciarvi travolgere dall’emozione, oppure aprire a caso, in un giorno qualunque dell’anno, per scoprire cos’ha in serbo per voi William Shakespeare.

Nella parte finale del libro, troviamo un’utile sezione rappresentata dalle sinossi delle opere di Shakespeare divise per genere letterario: commedie, drammi storici, tragedie, poemi narrativi, ed una cronologia della vita e dell’opera del drammaturgo che, con la sua innovazione linguistica e stilistica, ha influenzato ed influenza, tutt’ora, teatro, scrittura, cinema. Il suo lascito è talmente vasto e profondamente radicato nella nostra cultura che parlare di Shakespeare è parlare di noi stessi, è ricordare il momento del primo approccio alle sue parole, è scavare nella memoria collettiva che ha forgiato con i suoi versi e con le sue storie, pietre miliari dell’arte. Fine conoscitore dell’animo umano, l’autore ne ha saputo sempre cogliere gli aspetti di luce e di ombra, le fragilità e le responsabilità, i momenti felici e quelli ombrosi, lasciando alle generazioni successive personaggi di spessore e calibro che appartengono all’ immaginario collettivo. Otello, Amleto, Lady Macbeth, Ofelia, Antonio, Cleopatra, Caterina, solo per citare alcuni dei suoi personaggi di cui il teatro e, a seguire, il cinema continuano a narrare vicende e pene interiori. La forza dell’autore è quella di aver reso immortali le sue parole, che hanno superato la prova del tempo e della modernità: attualissime ancora oggi, le sue opere si prestano a letture più aderenti all’originale, e a rivisitazioni, sulla base del sentire che cambia. In molti leggendo Shakespeare, hanno immaginato di essere il/la protagonista delle sue opere ed in questo vi è una grande eredità, ovvero aver saputo smuovere l’emozione, creando un collegamento empatico tra realtà e finzione. Protagonista egli stesso di opere a lui dedicate, dal cinema alla televisione, al teatro, ha da sempre affascinato il suo enorme pubblico.

Sarebbe morta prima o poi.
Sarebbe venuto il momento per quella parola …
Domani, e domani, e domani,
striscia così, col suo misero passo, di giorno
in giorno, fino alla zeta del tempo scritto;
e tutti i nostri ieri han rischiarato
ad altri pazzi
la strada della polverosa morte.
Spegniti, spegniti breve candela!
La vita non è che un’ombra vagante, un povero attore
che avanza tronfio e smania la sua ora
sul palco, e poi non se ne sa più nulla.
È un racconto fatto da un idiota,
pieno di grida e furia,
che non significa niente.


Macbeth, Atto 5 Scena 5


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