La rosa dei venti -1 Le gocce di Lazhull

La rosa dei venti -1 Le gocce di Lazhull

Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo del primo volume della saga fantasy La rosa dei venti: Le Gocce di Lazhull, scritta da Mirko Hilbrat, che ringrazio per l’invio della copia.

TRAMA

La Legione dell’Ovest si muove alla continua ricerca delle Gocce di Lazhull, lasciando dietro di sé una sanguinosa scia di morte. Kruna, il Regno della Notte Eterna, viene assediato con l’intento di recuperare una delle magiche pietre. Intanto nel Reame d’Ametista si svolge il Cerberus, un triennale evento atto a celebrare l’alleanza dei regni più importanti delle terre del Grimorio: Alexandria, Nazela e Reghanor. Rion viene scelto come candidato per l’imminente sfida e, mentre resta coinvolto nel vortice degli eventi che lo circonda, nel cuore del ragazzo s’insinuano una dopo l’altra innumerevoli domande prive di risposta: Chi era prima di arrivare ad Alexandria? Chi tentò di ucciderlo lasciandogli un’indelebile cicatrice sulla schiena? Chi è la misteriosa figura in nero che incontra nei suoi sogni? L’intricato mosaico che compone La Rosa dei Venti si plasma in un antico e misterioso passato, attraverso lo Stigma di un mondo, Zaurel, e di tutti coloro che vi sono legati.

Si narra che, nel lontano giorno della Genesi (o Geneas), un’ Eclissi cambiò le sorti del mondo di Zaurel, portando alla luce l’esistenza di altri mondi e di altre dimensioni da cui arrivarono nuove creature. Tra di esse ve ne furono di immonde e terribili, ma anche di buone, che si allearono con elfi e uomini, ma una serie di tradimenti mise in pericolo l’esistenza stessa di Zaurel e il suo equilibrio … per proteggere questo mondo, si pensò di aprire un portale alla ricerca degli Uranus, gli unici in grado di aiutare, ma non fu così: alla chiamata solo una creatura rispose, una creatura chiamata La Bestia che assoggettò al suo potere malefico tutte le creature più oscure. Per fermare la Bestia, quattro tra i potenti cercarono di fermare il male con ogni forza e sacrificio, a favore delle libertà, creando la Rosa dei Venti, potentissimo artefatto e sigillo …

Il tempo è passato: nella capitale del Reame d’Ametista facciamo la conoscenza del giovane Rion, allievo della prestigiosa Accademia dei Cavalieri d’Ametista; il ragazzo, dagli intensi occhi viola, è scosso di notte da un sogno che lo turba, nel quale si vede all’interno di una grotta, senza memoria e senza capacità di uscita. Finalmente, qualcuno lo salva per miracolo, ma al risveglio dal sonno, prendendo contatto con la sua realtà, Rion resta sempre “solo Rion”, un ragazzo forte, leale, determinato, ma senza passato. Da circa un anno è stato salvato dal capitano Berill, che lo ha iniziato alla vita militare e che proprio all’inizio della storia, lo richiama per comunicargli di essere stato scelto come uno dei tre rappresentanti per il reame d’Ametista ai famigerati Cerberus, che vedranno sfidarsi anche i ragazzi dei due territori alleati, Reghanor e Nazela. In occasione di questo evento, che celebra il Patto dell’Alleanza tra i tre territori, Rion riceverà anche l’investitura a Cavaliere, suggellando un percorso individuale e di crescita. Affiancato dal Tenente dell’Ombra e da Edgar, il ragazzo inizierà la sfida del Labirinto, pensata per questi Cerberus, in cui le loro menti verranno abilmente manipolate dalla potenza di alcuni maghi per tastarne le possibilità. Quando, dinanzi a tutta la popolazione, proprio il figlio del Re di Reghanor, concorrente anch’egli, rivelerà la sua natura malevola e la sua affiliazione al tremendo Signore dell’Ovest, ecco che le trame verranno svelate e nessuno sarà più al sicuro. Il mondo ormai è sull’orlo di una guerra: il perfido Signore dell’Ovest, infatti, sta cercando di radunare le Gocce di Lazhull, pietre magiche la cui ubicazione è stata ben nascosta dai custodi ma che ora viene disvelata. Nessuno è al sicuro dalla smania di potere del Signore dell’Ovest, che si avvale dei suoi Arconti per soggiogare e manipolare le volontà dei suoi avversari, oltre che iniziare un massacro ai danni di tutte le popolazioni e le creature. Dopo aver sottratto la prima Goccia al potente Re degli Elfi, distruggendo l’intera popolazione rimasta di elfi oscuri, il Signore dell’Ovest procede contro il regno della Notte Eterna, per sottrarre la goccia alla principessa Desma. Questo regno è popolato da vampiri, ed è governato da Morgan, che ha spodestato il vecchio re; la sua sete di sangue e potere infatti ha trovato terreno fertile con le promesse sinuose architettate dal Signore dell’Ovest. Egli sa parlare al cuore avido di chi macchina nell’ombra, ma a lui si contrapporranno le forze del Bene. Parallelamente, seguiamo soprattutto nella seconda parte, le vicende di Alandra, principessa del regno degli Elfi, riuscita a scampare per miracolo alla battaglia che ha visto il suo popolo soccombere; portata in salvo da una misteriosa organizzazione, chiamata E.D.E.N., la giovane principessa verrà scelta per un compito davvero sorprendente e legato ad un artefatto magico di incommensurabile potere. Dolce, coraggiosa, vitale, Alandra soffre per la perdita della sua famiglia e del suo amato tutore e sente gravare su di sé il peso della responsabilità; ma, come spesso accade, è il destino a chiamare e a scegliere, e sceglie lei proprio per la purezza del suo cuore e dei suoi intenti. In un mondo abitato da creature abietti e da personaggi che mirano al potere, la lotta tra luce ed ombra, tra bene e male, è molto presente e infiamma i cuori più puri.

La storia si articola su più piani narrativi permettendo una visione globale ma ben approfondita dei singoli scenari tratteggiati dall’autore; tante sono le creature e le forze in gioco, così come tanti sono i territori che prendono vita e forma. Il suo è un mondo variegato e ricchissimo di particolari, che non annoiano il lettore ma ne stimolano l’interesse e la curiosità; è evidente la grande competenza dell’autore in materia di fantasy, genere da cui attinge a piene mani per scenografie e creature, oltre che per archetipi e topos letterari. Ma l’autore ha saputo rendere la sua storia decisamente originale e intrigante. La geografia politica e il tessuto sociale creati sono coerenti e affascinano il lettore, assieme all’accurata psicologia dei tanti personaggi che ci mostra. Pienamente inserite in un contesto fantasy, troviamo la tematica dell’eroe e del destino, declinato in diverse sfumature nel romanzo. E’ eroe Rion, eroe senza cognome e senza memoria, che pure si batte e non ha paura di affrontare la morte e il sacrificio pur di proteggere chi ama. Non a caso diventa Cavaliere, come Paladina è la sua amica Diamanda, bellissima guerriera, che affronta la battaglia per difendere chi ama dal male. Interessante la dinamica relazionale che coinvolge Rion, Diamanda e la bella principessa Syria di Nazela, che lungi dall’essere la classica damigella in pericolo mostrerà un carattere determinato e avrà un ruolo fondamentale nella storia.

A che cosa servono le gocce del lago Lazhull che il Signore dell’Ovest cerca ad ogni costo? Che segreto nascondono? Che potere hanno?

Il romanzo è ricco di personaggi che si muovono su una scacchiera più ampia che si ricollega, nell’epilogo, alla storia iniziale, a quella rosa dei venti che da il titolo alla saga stessa; lungi dall’essere risolutivo, il finale pone interrogativi e domande al lettore, aprendo scenari e riflessioni. Uno dei miei personaggi preferiti è Kalina, Arconte del Signore dell’Ovest, una donna bellissima, sensuale, dotata di due ali; convinta di portare il marchio del tradimento, scoprirà alla fine della storia che in realtà è lei ad essere stata gabbata da coloro che considerava suoi compagni. Tanti sono i personaggi degni di nota in questo romanzo, sulla cui psicologia l’autore non lesina; sono tutti personaggi che pur avendo tratti fantastici restano profondamente umani nelle loro fragilità, e questo li rende credibili e interessanti. Penso a Mortis, figlio del Re di Reghanor, penso al suo odio e alla sua frustrazione, alle sue gesta spregevoli mosse da un desiderio profondo e troppo radicato in lui: essere visto ed amato dal genitore, primeggiare, ai suoi occhi. Penso a Syria che fa promesse e si lega a Rion; penso ai sacrifici di tutti per tenere unito Zaurel. Cosa muove l’animo umano? Cosa ci spinge verso determinate azioni? Quando un romanzo lascia spazio per questi spunti di riflessione e spinge il lettore a chiedersi: cosa avrei fatto al suo posto, credo che ciò sia importante.

Destino, fama, gloria, potere, amore: ognuno deve scegliere per cosa combattere e da che parte stare. Il male cerca di ramificarsi, in una guerra di conquista e riconquista che mira a non fare prigionieri, ma tante sono le verità taciute e i segreti che devono venire a galla. Ho apprezzato molto il modo originale in cui viene affrontata la magia, qui Stigma, e la complessa stratificazione organizzativa, politica e sociale del mondo creato dell’autore. Mi è piaciuta l’idea dei Cristalli e l’attenzione che l’autore ha posto su ogni aspetto della vita del suo mondo. Un mondo complicato e affascinante, narrato con una penna scorrevole ed accattivante che cattura il lettore dall’inizio alla fine. Tra tradimenti, battaglie epiche, elfi, vampiri, manufatti magici e un mondo sul baratro, l’autore ci guida in una storia che ci invita a riflettere sull’impatto del potere sull’animo umano e non.

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