83500

83500

Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo di 83500, un romanzo che contiene richiami alla distopia e al thriller, scritto da Michela Monti ed edito da Triskell Edizioni, che ringrazio per l’invio della copia.

TRAMA

ReBurning Prison, carcere di massima sicurezza, anno 2020 circa. Melice Redding è una condannata a morte, ma non ricorda il perché. La causa dell’amnesia è la separazione da sua figlia appena partorita e per questo Mel entra in stato di shock. 
Grazie a Gabriel uscirà dalla catatonia e, sempre grazie a lui, avrà la possibilità di tornare indietro, prima che il crimine per cui è condannata venga commesso. 
Melice viaggia nel tempo per rivivere il suo passato senza nessun ricordo dell’arresto, senza condizionamenti. Tutto procede regolarmente, fino alla notte di Halloween.

Essere te stessa è tutto quello che puoi fare. Quante volte vuoi morire?

Melice è una detenuta, i suoi giorni sono contati, la sua morte, certa. I suoi contatti limitati, i suoi pasti sorvegliati, la prigione strettamente controllata. Ma Melice è diversa dalle altre detenute: lei non sa chi è, non sa perchè è lì. Gli ultimi dieci anni della sua vita le sono totalmente preclusi da un’amnesia terribile: mente? Finge? O davvero non sa chi è? Una cosa solo ricorda: Sadie, la sua bambina, data alla luce tra sangue e dolore, e smarrita nelle pieghe del tempo e della condanna. Il suo pensiero ossessivo le agita il sonno, e difatti quando dorme strani sogni di frammenti lontani le cadono addosso; Melice anela a tali ricordi ma al tempo stesso li rifugge, troppo effimera la gioia che le provocano, troppo dura la realtà della sua morte imminente. Pungolata da un cyborg tanto bello quanto irritante, Melice proprio non riesce a ricordare il suo crimine, e non si riesce a scollare da quell’unico motore che la tira avanti per inerzia: sua figlia. Gabriel, detto Gab, è sicuramente il personaggio più controverso del romanzo, almeno per me: fastidioso, arrogante, presuntuoso … è affascinato da Melice o dalla situazione in cui si trova? Cosa vede in lei da spingerlo a punzecchiarla, a torturarla con sentimenti umani che lei sente di non poter più provare? Vuole spingerla a vedersi in modo diverso, ma siamo sicuri che stia agendo bene? Quanto è interessato il suo fine, e perchè? Domande che l’interazione del tutto particolare tra Gab e Melice stimolano nella mente del lettore. Quando a Melice verrà data una possibilità incredibile, il lettore si troverà catapultato in un futuro, che traspariva dai sogni della ragazza stessa ma che ora acquista tutto un altro significato. La famigerata seconda possibilità, qui portata all’estremo, ci darà l’opportunità di scoprire chi era Melice e, soprattutto, scoprire il suo crimine.

Tornando indietro nel passato, il lettore si troverà dinanzi una Melice sicuramente diversa rispetto a quella emersa nella terribile prigione: più sfrontata ed agguerrita, sempre con la battuta pungente e pronta, Melice è una ragazza che ha sofferto tanto nella sua giovane vita. La sua famiglia è decisamente fuori dagli schemi, e seppur benestante, questo non le ha garantito una crescita serena, anzi: Melice ha provato tanta solitudine e cova dentro di sè (ma anche fuori) un gran desiderio di ribellione. Uno dei suoi atti di protesta nei confronti del padre è legato alla scelta del campo di studio, che è l’architettura a discapito di un genitore avvocato; ha una migliore amica che è quasi una sorella per lei, Belinda della Bea, che studia medicina. Il rapporto tra le due è qualcosa di molto profondo pur presentando dei tratti che talvolta al lettore appaiono poco chiari: tanti litigi e tante frasi fuori posto e fuori luogo, così come le reazioni che entrambe le ragazze hanno di fronte a questi momenti. Ma, come spesso accade, le ragazze riescono ad esserci nel momento di più autentico bisogno. Melice, infatti, ha recentemente deciso di seguire il suo cuore: dopo un incontro inizialmente negativo, la ragazza si innamora di Richard, amico del suo fidanzato storico. La cosa avrà dei risvolti dolorosi ma necessari, quando entrambi i ragazzi decideranno di vivere il loro amore. Il carattere di Melice, complesso e ricco di sfumature, le impedisce di lasciarsi andare completamente alla nuova storia senza provare al tempo stesso un senso di colpa dilagante; d’altro canto, il trasporto e il desiderio di intimità che prova per Richard sono molto forti in lei. Anche nel suo rapporto con Richard emergono due individualità ben strutturate e complicate; i personaggi di questo romanzo non scelgono mai la via più facile, nè sono scevri da atteggiamenti contraddittori e discussioni animate. E’ questo che li rende coerenti con loro stessi, nelle loro fragilità che spesso vengono mascherate dal sarcasmo o dal facile ricorso a parole grosse; sono maturi per la loro età giovane ma, proprio come accade nella realtà, sbagliano e si pentono.

Quando tutto sembra filare per il verso giusto e il lettore si chiede quando Melice compirà il suo preannunciato passo falso, ecco che l’autrice, sapientemente, introduce un colpo di scena terribile e violento, trattato con una penna elegante ed empatica, che francamente mi ha scossa ed emozionata. Melice soffre, e tanto, chiudendosi in una nuova solitudine, più atroce per certi versi rispetto a quella infantile, fatta di urla, pianti e strazio. Accade l’impensabile, però: un raggio pallido di sole colora la sua vita e per quella vita, Melice ci riprova. La seguiamo in un processo di crescita ed evoluzione, che la porterà, per sua ammissione, a rivalutare le proprie priorità … tuttavia certe cose non cambiano e i segreti, persino quelli che vorremmo nascondere anche a noi stessi, sono destinati a vedere la luce. Impreparata alle conseguenze di verità taciute, Melice dovrà fare i conti con i ricordi, con il passato, ma soprattutto con il suo futuro. Un finale decisamente aperto per una storia che incolla alle pagine il lettore e lo catapulta in un racconto stratificato che parla di ricerca di se stessi, di crescita personale e di un futuro dal sapore apocalittico.

E se potessimo correggere un nostro errore, lo faremmo? Guardarsi in faccia e rendersi conto che, pur senza volerlo, la partita è stata giocata secondo la stessa modalità, ma ammettere anche che, data la posta in gioco, non c’era altro che si potesse fare: questo è ciò che accade a Melice in un romanzo che ha tratti di distopia, nella futuristica visione della prigione e dei cyborg, nella possibilità di tornare indietro nel tempo, del thriller, con la curiosità che assilla il lettore nel risolvere il mistero sepolto nella memoria di Melice, e , infine, parla di amore – amori.

Ci guardiamo già colpevoli, già nudi nell’anima.

Un amore fortissimo, certo, ma sarà pronto a superare se stesso per il bene della verità? La caduta del mito, il crollo delle certezze: in uno sgretolarsi continuo di muri, Melice deve capire che la vera forza è dentro se stessa.

E un amore puro, reale, immenso, come quello tra madre e figlio, che assume una centralità fondamentale nel romanzo, lasciando il lettore con riflessioni intime. Una madre che ama, a prescindere da tutto; che grazie alla nuova vita, rinasce ella stessa.

Hai scelto me, giovane anima? Questa è la madre che vuoi?

L’autrice tratta con competenza e sentimento il tema dell’abbandono, della violenza, del lutto, e della gravidanza in un romanzo scritto con un ritmo incalzante e accattivante.

Anche se in alcuni momenti i comportamenti e le reazioni dei protagonisti mi sono apparsi poco chiari e dettati da caratteri sicuramente complessi, ho apprezzato il modo in cui l’autrice ha saputo tenere alta la tensione narrativa, fino al momento topico della storia in cui ha rimesso nuovamente in discussione tutto, con le parole finali di Melice, la quale comprende che è arrivato il momento di accettare la realtà. Fragile e ostinata, Melice è una protagonista di cui si coglie un atteggiamento che definirei “arrabbiato” verso la vita che le ha tolto tanto; forse, proprio quel Gab che sembra tanto spietato, è l’unico ad aver colto di lei gli aspetti più nascosti, che mi aspetto saranno eviscerati nel prossimo volume della serie! Gab con il suo piglio talvolta feroce nel modo di relazionarsi a Melice, sarà la chiave di svolta della storia?

Tu sei viva e non lo sai. Sei più viva e più forte di tutte, qui.

Condividi:

Leave comment

Your email address will not be published. Required fields are marked with *.